Cosa rischia l’Italia se Svezia e Finlandia entrano nella Nato

Giorgia Bonamoneta

14/05/2022

L’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato potrebbe avere ripercussioni sull’Italia? Ecco quali rischi corriamo e perché non serve allarmarsi.

Cosa rischia l’Italia se Svezia e Finlandia entrano nella Nato

Svezia e Finlandia hanno annunciato di voler presentare domanda di adesione alla Nato ed è lecito domandarsi quali saranno le conseguenze e rischi per l’Italia. A oggi, senza tentare di prevedere il futuro, è difficile immaginare uno scenario nel quale l’Italia sarà direttamente coinvolta oltre il passaggio della votazione di ammissione. Anzi, lo spostamento del baricentro verso Nord dell’attenzione di Nato e Russia potrebbe voler dire che l’Italia e i Paesi del Mediterraneo si vedranno riposizionati in una zona di “minore importanza strategica”.

Non un male per chi teme ripercussioni dirette del conflitto ma, a scavare più affondo, si potrebbe rischiare di subire pressioni su altri fronti, come per esempio da Africa e Medio Oriente. L’incertezza del mercato e la crisi economica e alimentare potrebbero diventare sempre più complesse da gestire e si potrebbero avere ripercussioni sulla stabilità del Mediterraneo stesso.

Inoltre, per non trascurare l’aspetto più esasperante di questo conflitto, non si può fare a meno di citare il solito rischio di tessere del domino di alleanze. L’Italia prima di essere un membro Nato è un Stato europeo e, come si legge all’articolo 42 del Trattato Istitutivo dell’Unione Europea, i paesi dell’Ue sono tenuti a intervenire in caso di attacco militare a un altro membro “con tutti i mezzi in loro possesso”. Infine un problema tutto interno al nostro Paese potrebbero essere le tensione sulla decisione di governo di votare a favore o meno dell’adesione di Svezia e Finlandia. Infatti le nazioni dell’alleanza Atlantico devono votare all’unanimità l’ingresso di nuovi membri.

A mettersi di traverso per l’adesione potrebbero essere diversi Paesi, come la Croazia e la Turchia. Quest’ultima avrebbe diverse motivazione per voler votare contro l’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato. Insomma, di rischi concreti per l’Italia non ce ne sono, ma c’è anche chi, come su Il Fatto Quotidiano, fa notare che per mantenere la sicurezza nel Mediterraneo sarà necessario pensare un’azione coordinata tra i Paesi che si affacciano sul mare.

Svezia e Finlandia vogliono entrare nella Nato, ma cosa rischia l’Italia

L’ingresso di Svezia e Finlandia nella Nato, se dovesse accadere, potrebbe portare a un cambio di scenario nel baltico. La domanda di ingresso serve ai Paesi baltici per assicurarsi una “non aggressione” russa, ma allo stesso tempo è proprio questa azione che rischia di esacerbare i toni. Non che ci siano grandi rischi per i negoziati, tanto che proprio nella telefonata tra i presidenti di Russia e Finlandia Putin avrebbe riferito che le trattative si sono ancorate contro il disinteresse Ucraino.

A preoccupare sull’ingresso nella Nato di Svezia e Finlandia è ovviamente la reazione russa. Nella dichiarazione dell’ufficio stampa del Cremlino si legge che l’abbandono della neutralità (in particolare quella Finlandese che ci ha costruito sopra un modello, chiamato proprio finlandizzazione) sarebbe un errore poiché non ci sono minacce alla sicurezza della Paese.

Secondo il direttore di Repubblica Maurizio Molinari “l’entrata di Svezia Finlandia rassicura ai baltici”, ma soprattutto cambia lo scenario in un mare strategico per la Russia. Per l’Italia il primo rischio di questa adesione sta proprio nel cambio del baricentro dell’attenzione Nato verso Nord, un cambiamento che, secondo alcuni commentatori, lascerebbe scoperto il Mediterraneo.

Perché Svezia e Finlandia potrebbero non entrare nella Nato

Inutile fasciarsi la testa in anticipo, infatti il passaggio da tenere in considerazione - oltre la presentazione ufficiale della domanda previsto per il 16 maggio 2022 dopo le discussioni di oggi e domani - è la votazione per l’ammissione. Questa deve essere ratificata da tutti i Paesi membri e il voto unanime è un ostacolo non trascurabile all’ingresso dei due Paesi nordici. Un Paese più di tutti potrebbe mettersi di traverso: la Turchia.

La Turchia ha diverse ragioni per votare contro l’ingresso di Svezia e Finlandia, primo fra tutti il ruolo di mediatore che ha assunto nel tempo con la Russia. Non è scontata la possibilità di mantenere questo potere. Infatti, in un’ottica che volge verso la fine del conflitto, sarà la ristrutturazione dell’Europa a essere al centro delle trattative tra Russia e Stati Uniti. Il posizionamento della Nato nel baltico e lo spostamento del baricentro verso Nord non mette da parte solo l’Italia, ma anche la Turchia.

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