Domanda contributi a fondo perduto decreto Sostegni: come calcolare la media mensile di fatturato

Anna Maria D’Andrea

29/03/2021

Domanda contributi a fondo perduto, decreto Sostegni: dal 30 marzo 2021 si può inviare la richiesta all’Agenzia delle Entrate. La media mensile di fatturato e corrispettivi del 2020 rispetto al 2019 è determinante sia ai fini della verifica dei requisiti che per il calcolo del bonus. Ecco quindi come fare per calcolare l’importo.

Domanda contributi a fondo perduto decreto Sostegni: come calcolare la media mensile di fatturato

Domanda contributi a fondo perduto: si apre domani 30 marzo 2021 la piattaforma online dell’Agenzia delle Entrate.

Meritano di essere approfondite le istruzioni per il calcolo della media mensile di fatturato del 2020 e del 2019.

Oltre ad essere un parametro fondamentale ai fini della verifica dei requisiti d’accesso, è questo il dato che consente di calcolare l’importo spettante. Il decreto Sostegni prevede infatti l’applicazione delle diverse aliquote alla differenza tra media mensile di fatturato e corrispettivi del 2020 rispetto allo stesso dato del 2019.

La guida dell’Agenzia delle Entrate, pubblicata il 23 marzo 2021, è un’utile bussola per i titolari di partita IVA che rientrano tra i soggetti beneficiari della misura prevista dal decreto Sostegni, e indica come effettuare il calcolo.

Per calcolare la media mensile di fatturato e corrispettivi dei due anni presi in esame, bisogna innanzitutto determinare l’importo complessivo del 2019 e del 2020, da dividere poi per i mesi in cui la partita IVA è stata attiva.

Domanda contributi a fondo perduto decreto Sostegni: come calcolare la media mensile di fatturato

Oltre al limite di 10 milioni di euro di ricavi e compensi, i titolari di partita IVA potenzialmente destinatari del fondo perduto del decreto Sostegni dovranno verificare a quanto ammonta la perdita media mensile di fatturato e corrispettivi nel 2020 rispetto al 2019.

Il dato dovrà far emergere un calo pari almeno al 30%. Tale requisito non si applica alle partite IVA attivate dal 1° gennaio 2019. Questo è quanto previsto dal decreto Sostegni.

Per determinare la perdita registrata bisognerà quindi calcolare gli importi della media mensile relativa al 2019 e al 2020, partendo dal calcolo dell’importo complessivo di fatturato e corrispettivi conseguiti nelle due annualità.

Conoscere la media mensile di fatturato e corrispettivi dei due anni è inoltre rilevante anche per determinare l’importo spettante: il contributo a fondo perduto è calcolato applicando le diverse percentuali, dal 20% al 60%, alla differenza tra i due dati, relativi al 2020 e al 2019.

Come fare quindi per determinare l’ammontare di fatturato e corrispettivi complessivamente registrato nei due anni, e la successiva media mensile?

Le istruzioni per il calcolo sono contenute nella guida dell’Agenzia delle Entrate ai nuovi contributi a fondo perduto, che analizziamo di seguito.

A tal fine bisognerà innanzitutto tener conto della data di effettuazione delle operazioni di cessione di beni e prestazioni di servizi:

  • per le fatture immediate, bisogna considerare la data della fattura;
  • per le fatture differite, la data del DDT o dei documenti equipollenti richiamati in fattura.

Per i soggetti che hanno attivato la partita IVA tra il 1° gennaio 2019 ed il 31 dicembre 2020, non bisognerà tener conto di fatturato e corrispettivi registrati nel mese di attivazione della stessa. Quindi, se un soggetto ha aperto la partita IVA il 5 maggio 2019, dovrà tener conto esclusivamente dell’ammontare registrato da giugno a dicembre 2019.

Calcolo media mensile fatturato, contributi a fondo perduto decreto Sostegni: come fare passo per passo

Quali sono quindi le operazioni da considerare per determinare l’ammontare del fatturato e dei corrispettivi dei due anni?

Come riportato nella guida dell’Agenzia delle Entrate, le indicazioni da seguire sono le seguenti:

  • devono essere considerate tutte le fatture attive, al netto dell’Iva, immediate e differite, relative a operazioni effettuate in data compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre
  • occorre tenere conto delle note di variazione (art. 26 del Dpr n. 633/1972), aventi data compresa tra il 1° gennaio e il 31 dicembre
  • concorrono anche le cessioni dei beni ammortizzabili
  • gli esercenti attività di commercio al dettaglio e attività assimilate devono considerare l’importo totale dei corrispettivi – al netto dell’Iva – delle operazioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre, sia per quanto riguarda i corrispettivi trasmessi telematicamente sia per quelli soggetti ad annotazione
  • nel caso di commercianti al dettaglio che applicano la ventilazione dei corrispettivi o il regime del margine oppure nel caso delle agenzie di viaggio, poiché può risultare difficoltoso il calcolo delle fatture e dei corrispettivi al netto dell’Iva, l’importo può essere riportato al lordo dell’Iva, applicando la stessa regola sia con riferimento al 2019 che al 2020
  • gli esercenti che svolgono operazioni non rilevanti ai fini dell’Iva, per esempio le cessioni di tabacchi e di giornali e riviste, devono considerare anche l’importo degli aggi relativi a tali operazioni effettuate tra il 1° gennaio e il 31 dicembre.

Se il calcolo è effettuato ai fini dell’accesso al fondo perduto da parte dell’erede che prosegue l’attività di un contribuente deceduto, dopo il 31 dicembre 2020, la media di fatturato e corrispettivi dei due anni è determinata in relazione alle operazioni effettuate dalla partita IVA del soggetto deceduto.

Nel caso di decorrenza tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020, bisognerà invece considerare ambedue le partite IVA.

Contributi a fondo perduto decreto Sostegni: calcolo media mensile fatturato e corrispettivi 2019 e 2020

Il calcolo dell’importo complessivo di fatturato e corrispettivi dei due anni è fondamentale al fine di determinare le medie mensili dei due anni.

I due importi determinati secondo la procedura di cui sopra, relativi al 2019 e al 2020, dovranno essere suddivisi per i mesi in cui è stata attiva la partita IVA. Come sopra evidenziato, per le attivazioni intercorse tra il 1° gennaio 2019 e il 31 dicembre 2020 non si considera il mese di apertura della partita IVA.

Ecco quindi un utile schema riepilogativo per il calcolo delle medie mensili del fatturato e dei corrispettivi:

Data attivazione partita IVAMedia mensile anno 2019Media mensile anno 2020
Importo complessivo fatturato e corrispettivi e numero di mesi Importo complessivo fatturato e corrispettivi e numero di mesi
Fino al 31 dicembre 2018 Data operazione tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019 - 12 mesi Data operazione tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 - 12 mesi
Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2019 Data operazione tra il primo giorno del mese successivo all’attivazione della partita Iva e il 31 dicembre 2019. Nel caso di attivazione a dicembre, l’ammontare è zero - Mesi a partire da quello successivo all’attivazione della partita Iva. Nel caso di attivazione a dicembre, il numero dei mesi è zero Data operazione tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 - 12 mesi
Esempio: 13 aprile 2019 Nell’esempio: tra il 1° maggio e il 31 dicembre - Nell’esempio: 8 Data operazione tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 - 12 mesi
Tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2020 Zero - Zero Data operazione tra il primo giorno del mese successivo all’attivazione della partita Iva e il 31 dicembre 2020. Nel caso di attivazione a dicembre, l’ammontare è zero - Mesi a partire da quello successivo all’attivazione della partita Iva. Nel caso di attivazione a dicembre, il numero dei mesi è zero
Esempio: 7 agosto 2020 Zero - Zero Nell’esempio: tra il 1° settembre e il 31 dicembre - Nell’esempio: 4
Tra il 1° gennaio e il 23 marzo 2021 Zero - Zero Zero - Zero

Contributo a fondo perduto decreto Sostegni: calcolo sulla differenza della media mensile di fatturato e corrispettivi 2020-2019

Come anticipato in precedenza, il calcolo della media mensile di fatturato e corrispettivi è necessario anche per determinare l’importo del contributo a fondo perduto spettante.

La somma erogata dall’Agenzia delle Entrate è calcolata, secondo quanto previsto dal comma 5, articolo 1 del decreto Sostegni, sulla base della differenza tra l’importo della media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e l’analogo importo dell’anno 2019.

Percentuale fondo perdutoImporto ricavi e compensi
60% della perdita media mensile inferiori o pari a 100,000 euro
50% della perdita media mensile tra 100.000 e 400.000 euro
40% della perdita media mensile tra 400.000 e 1.000.000 euro
30% della perdita media mensile tra 1.000.000 euro e 5.000.000 euro
20% della perdita media mensile tra 5.000.000 euro e fino a 10.000.000 euro

Guardando alle istruzioni operative fornite dall’Agenzia delle Entrate, il calcolo dovrà essere effettuato nelle seguenti modalità:

  • se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è negativa ed è almeno del 30%, a tale importo (preso in valore assoluto) si applica la percentuale prevista in relazione alla fascia dei ricavi/compensi 2019, fermo restando il riconoscimento del contributo minimo se superiore;
  • per i soggetti che hanno attivato la partita Iva a partire dal 1° gennaio 2019, se la differenza tra la media mensile del fatturato e dei corrispettivi dell’anno 2020 e la media mensile dell’anno 2019 è negativa ma inferiore al 30%, ovvero pari a zero o positiva, spetta l’importo minimo del contributo, pari a 1.000 euro per le persone fisiche e 2.000 euro per i soggetti diversi.

A chi ha aperto la partita IVA dal 1° gennaio 2020 è riconosciuto l’importo minimo di cui sopra.

In ogni caso, l’importo massimo del contributo è pari a 150.000 euro.

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