Con il dollaro in calo, queste valute sono vincenti

Il dollaro è in calo: cosa significa per le altre valute?

Il biglietto verde si sta indebolendo, mentre i tassi di interesse statunitensi si avvicinano a un picco e l’inasprimento aggressivo della Federal Reserve inizia a pesare sulla più grande economia del mondo, affermano gli investitori. Ciò porrà le basi per il rafforzamento di altre valute come lo yen, il kiwi e quelle dei mercati emergenti, tra i quali il real brasiliano e il peso colombiano, secondo AllianceBernstein e UBS Asset Management.

La resilienza del dollaro ha finora confuso gli orsi che avevano avvertito che la valuta era destinata a un declino pluriennale dopo l’impennata nel 2022. Tuttavia, ora c’è una crescente convinzione che possano finalmente avere ragione, poiché l’allentamento dell’inflazione sostiene la causa per la banca centrale degli Stati Uniti concludere la sua campagna di rialzo dei tassi nei prossimi mesi.

In questo contesto, ecco quali valute osservare e perché puntare su di esse.

Quali sono le valute vincenti con il dollaro più debole? Un’analisi

La reazione al raffreddamento dei dati sull’inflazione Usa di mercoledì sembra giustificare l’ondata di chiamate ribassiste contro il biglietto verde. Il Bloomberg Dollar Spot Index è crollato al minimo di 15 mesi, con l’indicatore ora in calo di oltre l’11% rispetto al picco di settembre.

Gli hedge fund si stavano preparando a questa debolezza, essendo diventati venditori netti di dollari per la prima volta da marzo, secondo i dati della Commodity Futures Trading Commission aggregati da Bloomberg.

In tale scenario, gli investitori stanno allineando le loro scommesse su quali valute guadagneranno dal declino del biglietto verde.

Lo yen è visto come il principale beneficiario, con i rialzisti che considerano i timori di una recessione negli Stati Uniti e la riduzione dei differenziali di rendimento sulla speculazione che la Banca del Giappone potrebbe modificare la sua politica ultra-espansiva nei prossimi mesi.

Jim Leaviss, chief investment officer del reddito fisso pubblico presso M&G Investments, che sovrintende a 366 miliardi di dollari, sta vendendo allo scoperto il dollaro contro lo yen.

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“Ci sono molte opportunità valutarie là fuori al momento”, ha detto Leaviss. “Molte delle valute dei mercati emergenti sembrano a buon mercato”.

Nello specifico, ogni valuta del Gruppo di 10 si è rafforzata rispetto al biglietto verde nell’ultimo mese. Lo yen è salito del 4% nelle ultime cinque sessioni, il franco svizzero al massimo dal 2015, mentre l’euro e la sterlina hanno raggiunto il record in più di un anno.

Anche le valute emergenti sono avanzate, con un indicatore MSCI di tali asset in rialzo del 2% quest’anno dopo essere sceso del 4% nel 2022.

Per Shamaila Khan di UBS Asset, è probabile che le valute latinoamericane, comprese quelle di Brasile, Messico, Cile e Colombia, superino le performance. Ognuna di loro si è rafforzata rispetto al dollaro quest’anno, con il peso colombiano che ha guadagnato il 18% rispetto al biglietto verde.

Christian Abuide di Lombard Odier vede guadagnare il real, insieme a franco svizzero, euro e yen.

Cosa aspettarsi davvero sul dollaro?

Gli argomenti a favore di un dollaro più forte non mancano, nemmeno nel contesto attuale. La Fed potrebbe mantenere i tassi più alti più a lungo se l’inflazione non rientra nell’obiettivo della banca centrale. Poi, la valuta di riserva mondiale tende a rafforzarsi a causa dell’avversione al rischio e il peggioramento dei timori di recessione potrebbe stimolare una rinnovata forza del biglietto verde.

Ma, nel complesso, sembra esserci un crescente consenso sul fatto che i giorni migliori del biglietto verde siano finiti per ora.

Il picco dei tassi statunitensi “porta via uno dei supporti per il dollaro”, ha affermato Rajeev De Mello, un veterano dei mercati da 36 anni e gestore di fondi presso GAMA Asset Management, che sta acquistando la rupia indiana e il peso messicano contro il biglietto verde.