Come scoprire se una persona ha una polizza vita

Ilena D’Errico

5 Maggio 2024 - 20:54

Ecco quando è possibile scoprire se una persona ha stipulato una polizza vita, chi ne ha diritto e come fare.

Come scoprire se una persona ha una polizza vita

L’abitudine di stipulare polizze vita (caso morte) è molto più frequente di quanto si immagina, complice il fatto che di solito questa informazione non viene condivisa facilmente. Si tratta di una questione strettamente personale, al punto che molto spesso nemmeno gli stessi beneficiari sanno di aver diritto al premio, che rimane congelato. È il fenomeno delle polizze dormienti, che periodicamente si ripete, non senza destare parecchio stupore.

Ma come si fa a sapere se una persona ha una polizza vita? In effetti non si tratta di un’informazione pubblica, anzi riguarda un aspetto molto personale, privato, meritevole di tutela da violazioni della privacy. Senza contare il fatto che conoscere questo dato potrebbe esporre gli intestatari della polizza a rischi severi. La cronaca italiana contiene diversi casi di omicidio per l’incasso dell’assicurazione, anche se molti pensano sia solo una trama da film poliziesco.

Per questo motivo, sapere se una persona ha una polizza vita è possibile soltanto quando non pregiudizievole e sempre a patto che il richiedente abbia un valido interesse al riguardo. Ecco cosa c’è da sapere.

Posso sapere se una persona ha una polizza vita?

Come molti immaginano, non è possibile sapere se una persona ha una polizza vita finché è in vita. Non esiste alcun interesse meritevole dal punto di vista giuridico che possa giustificare una simile invasione della privacy altrui, a maggior ragione quando questo dato potrebbe accrescere ostilità. Per la stessa ragione nessuno ha diritto a conoscere il testamento di un soggetto, se non dopo il suo decesso.

È invece possibile scoprire se un defunto aveva una polizza vita, non perché dopo la morte la riservatezza sia priva di tutela, ma perché sono possibili validi interessi nell’avere questa informazione. In particolare:

  • scoprire se si è beneficiari della polizza;
  • verificare il rispetto della quota di legittima ereditaria;

Meno frequente, ma comunque possibile, c’è poi la necessità di verificare la legittimità del contratto di assicurazione alla luce dell’incapacità di intendere e di volere del defunto. Ne consegue quindi che soltanto il portatore di questi interessi o eventualmente il suo avvocato con procura ha diritto a chiedere e ricevere informazioni sulla polizza vita del defunto.

Oltretutto, a seconda del caso cambiano anche le informazioni cui si può accedere. In particolare, il possibile beneficiario della polizza ha diritto a sapere se è stata stipulata una polizza in suo favore per poterla riscuotere e nulla più. Non potrà ad esempio sapere se ci sono altri contratti, né tantomeno conoscere l’identità dei beneficiari o l’importo del premio.

Gli eredi, in caso di riduzione della legittima, hanno invece diritto a conoscere l’identità dei beneficiari e anche l’importo del premio per poter agire in giudizio e ottenere la restituzione. Questo orientamento è stato confermato più volte dalla Corte di Cassazione, anche se rimangono alcune incertezze riguardo al rapporto tra il premio assicurativo e il patrimonio ereditario. Tendenzialmente, è rilevante soltanto in caso di violazioni di legittima.

Infine, può essere che i familiari del defunto vogliano avviare un accertamento per contestare la validità della polizza per via dell’incapacità dell’intestatario. In questo caso devono però agire in giudizio contro l’assicurazione, da cui non hanno diritto a conoscere dettagli ulteriori rispetto alla sola esistenza della polizza.

Come scoprire se una persona ha una polizza vita

Chi ha ragione di essere potenziale beneficiario della polizza vita di un defunto può avviare una ricerca direttamente dal portale telematico dell’Associazione nazionale tra imprese assicuratrici (Ania) dopo essersi registrati oppure inviando la richiesta all’indirizzo: portaleservizi@ania.it con oggetto “ricerca polizze vita”.

La richiesta può essere anche presentata direttamente alle banche o alle compagnie assicuratrici di cui era il cliente il defunto, avendo cura di notificare dapprima il certificato di morte dello stesso e poi formulando la richiesta in forma scritta (possibilmente entrambe le comunicazioni attraverso raccomandata a/r o pec), così da poter contestare l’eventuale diniego immotivato a fornire informazioni e senza rischiare che il diritto si prescriva. Naturalmente, sarà necessario documentare il proprio diritto, come erede o familiare.

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