Class action: significato, come aderire e quali sono i diritti dei consumatori tutelati

Simone Micocci

29 Maggio 2017 - 11:03

Cos’è una class action e quali sono i vantaggi di agire legalmente in maniera collettiva piuttosto che singolarmente? Ecco una guida completa con tutto quello che c’è da sapere sul significato di class action.

Class action: significato, come aderire e quali sono i diritti dei consumatori tutelati

La class action è un’azione per la tutela dei diritti dei consumatori.

Ad esempio, in questi mesi è stata organizzata un’azione legale collettiva contro la Volkswagen per la vicenda del Dieselgate; in pratica con la class action anziché chiedere il risarcimento individualmente, i consumatori che hanno subito lo stesso tipo di danno si riuniscono tra di loro per difendersi contro una pratica commerciale scorretta di un’impresa (come appunto per il Dieselgate) o di un comportamento della Pubblica Amministrazione.

La class action può essere promossa dal singolo cittadino, ma spesso sono le associazioni per la tutela dei consumatori ad esserne le promotrici. C’è però un aspetto fondamentale da chiarire prima di analizzare nel dettaglio le caratteristiche di una class action, cioè quello per cui l’azione legale collettiva può essere solo successiva al verificarsi dell’evento lesivo. Infatti, questa può essere utilizzata solamente per ottenere un risarcimento.

Un’azione legale preventiva nei confronti di un’impresa è possibile, ma non si tratta di una class action bensì di un’azione di tipo inibitorio la quale può essere promossa anche se il danno non si è ancora verificato, ma solamente da un’associazione per la tutela dei consumatori.

Chi può promuovere una class action e quali sono i vantaggi di un’azione legale collettiva? Ecco una guida completa con tutto quello che c’è da sapere sulla class action per la tutela dei diritti dei consumatori.

Class action: promozione ed adesione

Ci sono diversi soggetti autorizzati a promuovere una class action. Ad esempio, questa facoltà spetta ai singoli consumatori, che possono agire tramite un avvocato (o anche più di uno) al quale conferiscono direttamente il mandato.

Ma il singolo cittadino può decidere anche di farsi rappresentare da un’associazione di consumatori (la quale a sua volta si rivolge ai suoi avvocati). Infine, si può promuovere una class action anche tramite comitati.

L’importante è che il soggetto che prende parte alla class action contro un soggetto privato o pubblico dimostri di averne avuto contatti per scopi personali, non legati allo svolgimento della propria attività professionale.

Quindi, solo i consumatori che hanno acquistato un bene o hanno usufruito di un servizio offerto dall’impresa o dalla Pubblica Amministrazione hanno il diritto di aderire ad una class action per chiedere un risarcimento per il danno procurato.

Sono esclusi dalla class action, invece, i professionisti, gli imprenditori e le società che hanno subito un danno per motivi strettamente legati all’attività lavorativa.

Chi agisce in giudizio deve averne l’interesse: deve quindi essere il titolare del diritto che si intende tutelare con una class action.

Come fare per aderire ad un’azione legale collettiva? Il metodo più diffuso è quello di aderire ad una class action promossa da un’associazione per la tutela dei diritti dei consumatori; ad esempio nel caso del Dieselgate è Altroconsumo ad aver presentato l’istanza.

Anche noi vi consigliamo questo strumento, poiché è senza dubbio il più efficace visto che le associazioni, specialmente le più famose, forniscono un’assistenza legale altamente qualificata.

Aderire ad una class action di questo tipo è molto semplice, basta registrarsi sul sito dell’associazione dei consumatori che ha presentato l’istanza, pagare il costo per l’iscrizione alla class action (che varia a seconda della tipologia della causa) e restare aggiornati sugli sviluppi dell’azione giudiziaria.

Solitamente si aderisce ad una class action prima dell’inizio dell’azione legale, ma è possibile farlo anche nel caso di processo in corso presentando la domanda di adesione al Tribunale di competenza tramite posta elettronica o fax. In questo caso non è necessaria l’assistenza di un avvocato, ma è sufficiente la sottoscrizione di un atto di adesione il quale deve contenere alcune informazioni fondamentali:

  • domicilio;
  • elementi costitutivi del diritto che si intende tutelare;
  • relativa documentazione probatoria.


Questo atto deve essere depositato in cancelleria entro il termine di 120 giorni dalla scadenza di quello previsto per l’esecuzione della pubblicità a carico del proponente.

Diritti tutelati con una class action

Come già anticipato, la class action può essere esercitata contro qualsiasi impresa o ufficio pubblico che abbiano cagionato un danno ai consumatori. Quali sono i diritti tutelati? L’elemento fondamentale è che il diritto tutelato con una class action sia lo stesso per tutti i partecipanti all’azione legale collettiva. Nel dettaglio, si deve trattare di un diritto:

  • contrattuale, anche se stipulato con la sottoscrizione di moduli standard pre-stampati. Si pensi ad esempio ad un’azione legale collettiva contro una compagnia telefonica che ha effettuato un cambio di tariffa senza averne dato la comunicazione ai consumatori;
  • del consumatore finale su un determinato prodotto: come nel caso del Dieselgate;
  • al risarcimento per il danno provocato da una pratica scorretta o da comportamenti anticoncorrenziali.


Questi sono i diritti tutelati; adesso non ci resta che vedere come si svolge l’azione legale collettiva con la quale si richiede il risarcimento per il danno cagionato.

Il procedimento della class action

Per l’avvio della class action è necessaria la notifica dell’atto di citazione. Questa va presentata sia al Pubblico Ministero del tribunale competente che all’impresa o all’ufficio pubblico che si cita in giudizio. Una volta che il Pubblico Ministero procede con la verifica dei requisiti di ammissibilità, l’udienza può avere inizio.

Anche nella prima udienza c’è la valutazione dell’ammissibilità della domanda tramite l’analisi degli atti e la testimonianza delle parti. Se la domanda viene giudicata come fondata, allora il tribunale ammette l’azione legale tramite un’ordinanza, nella quale indica i termini e le modalità per la pubblicità della class action (così tutti i soggetti interessati possono aderirvi), e le fasi della procedura.

Nella stessa ordinanza il Tribunale prescrive le misure per evitare le ripetizioni nella presentazione delle prove e disciplina ogni altra questione di rito.

I vantaggi

Per quale motivo il consumatore dovrebbe aderire ad una class action piuttosto che agire singolarmente contro un’azienda? I vantaggi sono diversi; agendo in maniera collettiva, infatti, si accelera il processo quindi solitamente ci vuole meno tempo per ottenere il rimborso.

Inoltre, con la class action è un unico giudice a decidere per la stessa questione e in questo modo si evitano contrasti e orientamenti differenti.

Prima di concludere però bisogna specificare che l’adesione ad una class action da parte di un consumatore gli impedisce di agire singolarmente. Per lo stesso motivo, invece, chi non vi partecipa ha tutto il diritto di farlo, anche per la tutela dello stesso danno cagionato.

Iscriviti a Money.it