Causale bonifico, non è obbligatoria, ma è meglio metterla per non rischiare

Patrizia Del Pidio

9 Gennaio 2024 - 14:00

Anche se mettere la causale nella compilazione di un bonifico non è obbligatorio, è consigliabile inserirla per tenere traccia degli spostamenti di denaro. Ecco per quali motivi.

Causale bonifico, non è obbligatoria, ma è meglio metterla per non rischiare

Quando si predispone un bonifico i dubbi che possono sorgere sono tanti e uno riguarda la causale. È obbligatorio inserirla? Cosa è meglio scriverci? La paura di incorrere nei controlli del Fisco, che ormai traccia i nostri movimenti bancari, è sempre presente.

Al giorno d’oggi per i trasferimenti di denaro è raro che si utilizzino i contanti ed è sempre più diffuso l’utilizzo dei pagamenti tracciabili e in particolar modo dei bonifici. Questi ultimi rappresentano una forma di pagamento che non solo è comoda, ma anche trasparente e pratica. Quello che bisogna mettere in conto, però, è che potrebbe far sorgere, come accennato, dei dubbi sul modo giusto per l’esecuzione.

Molti dubbi nascono, appunto, sulla causale, ovvero l’indicazione del motivo per cui si trasferisce la somma.

Bonifico, è obbligatoria la causale?

Quando si esegue un bonifico è obbligatorio inserire la causale? La risposta è no. Non si tratta di un elemento essenziale che deve per forza essere inserito e, quindi, il pagamento viene effettuato anche in mancanza di questa indicazione.

Anche se non è obbligatoria, però, la causale è utile non solo per tenere traccia dei trasferimenti di denaro, ma anche per ricordare le motivazioni legate a quel pagamento in particolare. Ricordiamo, infatti, che ricostruire i movimenti del proprio conto corrente non è solo un’esigenza personale, ma potrebbe essere essenziale in caso di controlli da parte dell’Agenzia delle Entrate.

Con un esempio pratico potremmo dire che se l’Agenzia delle Entrate richiede le motivazioni di uno spostamento di denaro per il quali non si abbia una chiarezza nelle finalità, la mancanza di una causale potrebbe essere un problema per il contribuente che ha eseguito il pagamento. In questi casi, quindi, aver indicato la causale potrebbe assumere un ruolo importantissimo.

La causale non è una giustificazione accertata

Da considerare, però, che non è detto che l’Agenzia delle Entrate, in caso di accertamenti, si obbligata a credere a quello che il contribuente ha scritto nella causale che giustifica il bonifico. Si pensi ad esempio a un contribuente che indica nella causale di un pagamento soggetto a tassazione (come potrebbe essere, ad esempio una vendita) la dicitura “Regalia” per evadere gli obblighi fiscali.

La causale, quindi, potrebbe essere anche un’arma a doppio taglio per due motivi:

  • da una parte vincola il contribuente se dichiara eventi a lui sfavorevoli;
  • dall’altra non vincola il Fisco nel caso che indichi eventi favorevoli al contribuente (in sostanza non è la sola causale a scagionare il contribuente da eventuali sospetti).

Causale non obbligatoria, ma consigliata

Proprio per quanto asserito nelle righe precedenti, è comprensibile che la causale non risulti essere un elemento obbligatorio del bonifico. Bisogna però considerare che si tratta di una informazione che, a distanza di tempo, può aiutare sia il Fisco che il contribuente a “ricordare” la motivazione del trasferimento di denaro.

Ovviamente per essere davvero utile la causale deve essere quanto più precisa possibile sulle finalità del trasferimento di denaro. In alcuni casi, infatti, la causale stessa, precisa e puntuale, potrebbe salvaguardare il contribuente da un accertamento fiscale. Si pensi alla donazione indiretta di un padre a un figlio per comprare casa. Se il bonifico del padre è fatto direttamente alla parte venditrice giustificherebbe l’entrata di somme a un soggetto diverso da quello a cui l’immobile è stato venduto. Se, invece, la donazione indiretta è dal conto corrente del padre a quello del figlio, il beneficiario può dimostrare che si è trattato di una donazione per acquistare un bene per il quale non aveva le somme necessarie.

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