Bonus 150 euro insegnanti pagato a novembre: serve l’autocertificazione?

Teresa Maddonni

24 Ottobre 2022 - 20:34

Bonus 150 euro: arriva, per gli insegnanti con contratto a tempo indeterminato e determinato, con lo stipendio di novembre. Il pagamento è automatico, ma restano dubbi sull’autocertificazione.

Bonus 150 euro insegnanti pagato a novembre: serve l’autocertificazione?

Il bonus 150 euro per gli insegnanti, come anche per il personale Ata della scuola, viene pagato con lo stipendio di novembre a chi è assunto con contratto a tempo indeterminato, quindi a coloro che sono di ruolo, e a tempo determinato, quindi ai precari.

Il bonus 150 euro del decreto n.144 del 23 settembre 2022 (decreto Aiuti ter) agli insegnanti, come accaduto per il bonus 200 euro lo scorso luglio, viene riconosciuto in automatico con la busta paga del prossimo mese, ma non è ancora chiaro, come sottolineano anche i sindacati dopo le ultime istruzioni dell’Inps in merito, se sarà necessaria un’autocertificazione.

Indicazioni sulla dichiarazione da presentare i dipendenti le hanno ricevute con la circolare 116 del 17 ottobre seguita dal messaggio del 20 ottobre con il fac-simile del documento.

D’altronde per l’indennità una tantum pagata a luglio l’autocertificazione non è stata necessaria il che potrebbe indicare che lo stesso potrebbe avvenire a novembre, ma è anche vero che i requisiti prima previsti ora cambiano con il bonus 150 euro e si restringe la platea dei beneficiari.

Vediamo allora, per il bonus 150 euro insegnanti, se l’autocertificazione è necessaria o meno.

Bonus 150 euro insegnanti pagato a novembre: autocertificazione sì o no?

Per avere il bonus 150 gli insegnanti, come anche gli altri dipendenti, non devono presentare una specifica istanza, ma l’indennità una tantum viene riconosciuta in via automatica previa dichiarazione del lavoratore dipendente di non essere titolare delle prestazioni come pensione o reddito di cittadinanza per esempio, prestazioni per le quali l’Inps già eroga direttamente la medesima misura prevista dal decreto Aiuti ter.

Come sottolinea il sindacato Flc Cgil, con la circolare 116/2022 del 17 ottobre “l’Inps non ha espressamente escluso dalla presentazione di tale dichiarazione i dipendenti pubblici.” E ha aggiunto:

“Si attendono a tal proposito novità. Auspichiamo che come avvenuto in occasione della precedente indennità una tantum di 200 euro, vengano emanate specifiche disposizioni finalizzate a chiarire che non sono tenuti a rendere la dichiarazione i dipendenti delle amministrazioni centrali o delle altre amministrazioni i cui servizi di pagamento siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’economia e delle finanze NoiPa.”

In una nota del 24 ottobre sempre il sindacato ha ricordato che “a completamento della circolare 116, l’Inps, con il messaggio 3806 del 20 ottobre 2022 trasmette un fac-simile di dichiarazione (Allegato n. 1), che costituisce solo uno strumento di supporto, personalizzabile e non vincolante.”

E conclude Flc Cgil:

“Anche in questo caso l’Inps non fa alcun riferimento all’esclusione da tale adempimento dei dipendenti pubblici i cui servizi di pagamento siano gestiti dal sistema informatico del Ministero dell’economia e delle finanze NoiPa.”

Tra quei dipendenti pubblici rientrano anche gli insegnanti. Dunque alla luce di queste osservazioni non è ancora chiaro se l’autocertificazione debbano produrla anche gli insegnanti che prendono il bonus 150 euro in automatico. Come sottolineato dal sindacato si attendono ulteriori e più chiare indicazioni dall’Istituto.

Bonus 150 euro insegnanti: nessuna autocertificazione per i precari

Gli insegnanti precari che a oggi non hanno ancora un contratto con la scuola (sono frequenti i ritardi nell’attribuzione delle supplenze da parte degli uffici scolastici provinciali) non devono produrre l’autocertificazione per il pagamento del bonus 150 euro.

Gli stessi potrebbero trovarsi in disoccupazione, e quindi riceveranno il pagamento riconosciuto ai titolari a novembre della Naspi, oppure rientrare tra i “lavoratori stagionali, a tempo determinato e intermittenti che, nel 2021, hanno svolto la prestazione per almeno 50 giornate e che hanno avuto un reddito derivante dai suddetti rapporti non superiore a 20.000 euro per l’anno 2021.”

Per queste categorie, quindi anche per alcuni insegnanti, il bonus 150 euro viene erogato a domanda dall’Inps.

Ricordiamo che i requisiti per ottenere il bonus 150 euro come prescritto dall’articolo 18 (Indennità una tantum per i lavoratori dipendenti) del decreto Aiuti ter, anche per alcuni precari della scuola, sono i seguenti:

  • una retribuzione imponibile nella competenza del mese di novembre 2022 non eccedente l’importo di 1.538 euro;
  • non essere titolari del bonus 150 euro ad altro titolo (articolo 19).

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