Bonus 150 euro assegno unico: chi ne avrà diritto nel 2023 e come farne richiesta

Simone Micocci

20 Dicembre 2022 - 11:28

Assegno unico, più soldi alle famiglie numerose: da marzo 2023 la maggiorazione per chi ha quattro o più figli salirà a 150 euro. Non serve la domanda, ma ogni nuovo nato va comunicato all’Inps.

Bonus 150 euro assegno unico: chi ne avrà diritto nel 2023 e come farne richiesta

Una nuova maggiorazione dell’assegno unico verrà riconosciuta da marzo 2023 alle famiglie con almeno quattro figli a carico. Un bonus già esistente, ma che grazie alla legge di Bilancio 2023 aumenta di qualche euro: già oggi, infatti, a chi ha quattro o più figli a carico spetta una maggiorazione forfettaria di 100 euro al mese, che dal prossimo anno salirà fino a 150 euro.

50 euro in più che vanno ad aggiungersi alle novità già annunciate nei giorni scorsi, ossia la maggiorazione del 50% riconosciuta nei primi 12 mesi di vita del figlio, o nei primi 36 mesi per i figli successivi al secondo.

Il governo Meloni ha quindi seguito la linea tracciata dalla presidente del Consiglio, la quale a più riprese ha chiesto un potenziamento dell’assegno unico universale con l’intento di riconoscere un sostegno maggiore specialmente alle famiglie più numerose. Ed è per questo motivo che tra gli emendamenti alla legge di Bilancio 2023 ne è spuntato uno, che salvo sorprese dell’ultima ora dovrebbe essere approvato, che aumenta la maggiorazione spettante ai nuclei familiari con quattro figli a carico.

Vediamo di cosa si tratta e quando eventualmente ne bisognerà fare richiesta.

Bonus 150 euro assegno unico figli a carico: chi ne ha diritto?

L’articolo 4, comma 11, del decreto legislativo n. 230 del 29 dicembre 2021 riconosce una maggiorazione forfettaria per i nuclei con quattro o più figli pari a 100 euro mensili per nucleo. Con la manovra che sta per essere approvata tale bonus verrà portato a 150 euro, mentre non cambia la platea dei beneficiari: ad averne diritto saranno tutte le famiglie con quattro o più figli (ovviamente a carico), indipendentemente se minorenni o maggiorenni.

Tale maggiorazione spetta indipendentemente dall’Isee: l’importo è fisso e non è condizionato dalla situazione reddituale della famiglia, così come la maggiorazione riconosciuta ai figli successivi al secondo pari sempre e comunque a 85 euro.

Bonus 150 euro assegno unico figli a carico: come farne richiesta?

La suddetta maggiorazione non va richiesta: sarà l’Inps a riconoscerla in automatico laddove nella domanda in archivio risultino indicati quattro o più figli.

Quindi, chi già nel 2022 ha beneficiato della maggiorazione in oggetto non deve fare nulla poiché sarà riconosciuta in automatico, a fronte di un importo che sale a 150 euro, da marzo 2023.

A tal proposito, ricordiamo che l’Inps ha ufficializzato che per il 2023 entrerà in scena il rinnovo automatico dell’assegno unico. Ciò significa che, a differenza di quanto previsto inizialmente dalla normativa, non bisognerà presentare una nuova domanda per continuare a goderne nel periodo che va da marzo 2023 a febbraio 2024. Basterà aver presentato domanda nel 2022, e che questa risulti accolta, quindi per far scattare il rinnovo automatico.

Sarà comunque compito dell’interessato comunicare un’eventuale variazione del nucleo familiare, come ad esempio la nascita di un nuovo figlio. In tal caso bisognerà accedere all’area personale MyInps, o in alternativa contattare il numero verde o rivolgersi a un patronato, per modificare la domanda già esistente e aggiungere i dati del nuovo nato.

Pensiamo ad esempio a chi ha tre figli: eventualmente alla nascita del quarto figlio bisognerà darne comunicazione all’Inps, così che possa essere riconosciuta la quota spettante al nuovo nato e la maggiorazione forfettaria di 150 euro. Va detto che senza comunicazione l’Inps non provvederà al pagamento delle stesse, anche nel caso in cui dovesse venire a conoscenza della nuova nascita grazie ai documenti in suo possesso.

Le altre maggiorazioni di assegno unico nel 2023

Come detto sopra, la legge di Bilancio 2023 introduce una seconda maggiorazione, in quanto riconosce un incremento del 50% della quota base di assegno unico nei primi anni di età del figlio.

Nel dettaglio, per tutti i nuclei familiari la maggiorazione del 50% spetterà fino al compimento di 1 anno del figlio. Per i nuclei familiari con Isee inferiore a 40.000 euro (ma questo limite dovrebbe essere cancellato) l’incremento del 50% sarà riconosciuto fino ai 3 anni di età, ma solo per i figli successivi al secondo (i quali, ricordiamo, godono già di una maggiorazione di 85 euro mensili).

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