Bielorussia pronta a entrare in guerra: tutti gli indizi

Alessandro Nuzzo

30/06/2022

Convocazioni di massa agli uffici di arruolamento compresi i non idonei e le persone a lavoro. Cosa sta accadendo in Bielorussia.

Bielorussia pronta a entrare in guerra: tutti gli indizi

Da alcuni giorni si registrano degli strani movimenti in Bielorussia. A preoccupare è la notizia che vede una chiamata di massa presso gli uffici di arruolamento per decine di cittadini, compresi quelli che erano stati dichiarati in precedenza non idonei.

Come mai? Che sia il preludio di un’entrata in guerra imminente della Bielorussia? Se gli indizi lasciano pensare a quello, la realtà potrebbe essere diversa.

Richiamate presso gli uffici arruolamento tantissime persone

Diversi testimoni hanno dichiarato di essere stati convocati nei giorni scorsi presso gli uffici di arruolamento e registrazione militare. A preoccupare è il fatto che siano state chiamate anche persone dichiarate in precedenza non idonee, o lavoratrici. Diverse cartoline sono state inviate, infatti, anche ai dipendenti del Byelorussian Steel Works. Oltre 1.000 chiamate anche ai dipendenti dell’impianto chimico Khimvolokne.

Le operazioni stanno avvenendo in varie zone del paese. Testimonianze sono arrivate da Svetlogorsk, Rechitsa, Mozyr, Zhlobin, Yelsk, Khoiniki.

«Siamo stati convocati per incontri individuali con qualcuno del reggimento a cui siamo aggregati, credo. Sono state verificate le nostre informazioni personali, sono state confrontate le foto», ha detto a un’agenzia stampa una persona convocata.

Il fatto di aver ricevuto la convocazione anche se non idonei o lavoratori ha lanciato nel panico la popolazione, convinta che la Bielorussia si stia preparando a un arruolamento di massa per scendere al più presto in guerra.

La versione degli uffici per l’arruolamento è differente

A chiarire la vicenda ci hanno pensato gli stessi uffici di arruolamento che hanno negato che la campagna ha a che fare con la guerra in Ucraina trincerandosi dietro un «solo esercitazioni».

Secondo gli uffici, la convocazione è legata alle esercitazioni e all’addestramento a difesa del territorio. In effetti, dal 22 giugno in alcune zone della Bielorussia sono state annunciate delle esercitazioni militari. Un modo per tenere addestrata la popolazione nel caso di un attacco alla Nazione?

L’esperto militare Oleg Zhdanov si è detto convinto invece che la Bielorussia si stia preparando all’entrata in guerra. «È del tutto possibile che la Bielorussia si stia attualmente preparando a entrare in questa guerra», ha detto. Zhdanov è convinto che Putin stia facendo pressioni su Lukashenko per convincerlo ad affiancarlo in maniera diretta.

D’altronde non si può dire che la Bielorussia non stia dando il suo contributo. Da inizio conflitto fornisce armi all’esercito russo, nonché le infrastrutture militari del proprio paese per attaccare l’Ucraina. Mancherebbe l’ultimo passo della discesa in campo diretta che aprirebbe un nuovo fronte.

«Ha davvero fornito tutte le infrastrutture militari per attaccare l’Ucraina. L’unica cosa su cui si trattiene Lukashenko è l’ultimo passo: l’unica istituzione che non è coinvolta in questa guerra sono le forze armate bielorusse, che ancora non hanno attaccato l’Ucraina», le sue parole.

E intanto la Polonia ha annunciato di aver completato il muro al confine con la Bielorussia. Un muro alto 5,5 metri e lungo 186 km costruito per fermare i migranti che fuggono dalla guerra.

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