Bce può tagliare i tassi anche con salari in rialzo, la dichiarazione

Violetta Silvestri

27/03/2024

27/03/2024 - 11:54

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I tagli ai tassi Bce stanno arrivando e un aumento salariale non dovrebbe ostacolarli: queste le parole del membro del board Cipollone. Perché sono importanti e cosa suggeriscono?

Bce può tagliare i tassi anche con salari in rialzo, la dichiarazione

L’attenzione nei confronti della Bce sale sempre di più e ogni dichiarazione su tagli dei tassi e previsioni di politica monetaria diventa cruciale.

L’ultima valutazione al riguardo è del membro del comitato esecutivo Piero Cipollone, secondo il quale la Banca centrale europea potrebbe essere in grado di abbassare il costo del denaro “rapidamente” anche se i lavoratori ricevono ampi aumenti salariali per recuperare il ritardo dopo due anni di inflazione elevata.

La questione della spirale salari-prezzi come ostacolo al taglio dei tassi è tra le più rilevanti secondo Lagarde. Ecco perché le dichiarazioni di Cipollone aprono maggiori spiragli all’allentamento sui tassi Bce.

Tagli ai tassi Bce anche con salari in aumento?

Una ripresa dei salari è necessaria affinché l’economia europea in difficoltà riacquisti slancio, considerando che gli aumenti in busta paga dovrebbero moderarsi poi nel tempo. L’inflazione, nel frattempo, si sta ritirando, il che significa che il punto in cui si potrà allentare la politica monetaria si sta avvicinando: questa l’analisi di Cipollone.

Le sue osservazioni sono le più esplicite sui tassi dalla nomina alla Bce a novembre e consolidano il suo status come una delle principali voci accomodanti. Mentre i funzionari di Francoforte sono ampiamente d’accordo sull’avvio dei tagli dei tassi alla riunione di giugno, sembra esserci meno armonia su quanto velocemente dovrebbero scendere i costi di finanziamento poiché l’incertezza sull’inflazione rimane elevata.

La Bce ha segnalato un possibile taglio dei tassi per giugno in funzione di ulteriori buone notizie sui salari e i commenti di Cipollone suggeriscono che il processo sta andando nella giusta direzione.

“La crescita salariale sembra sulla buona strada per moderarsi gradualmente nel medio termine verso livelli coerenti con il nostro obiettivo di inflazione e con la crescita della produttività, in linea con le proiezioni. La crescente fiducia nella tempestiva convergenza dell’inflazione verso il nostro obiettivo rafforza anche la necessità di adeguare i nostri tassi ufficiali”, ha affermato Cipollone n un evento a Bruxelles.

Gli investitori ora si aspettano una prima diminuzione del costo del denaro a giugno, ma sono divisi sulla possibilità che vengano effettuate due o tre ulteriori mosse prima della fine di quest’anno.

La banca nel frattempo ha posto un’enfasi eccessiva sui dati salariali del primo trimestre. I redditi per dipendente sono scesi al 4,6% nel quarto trimestre rispetto al 5,1% di tre mesi prima, ma rimangono ben al di sopra del livello del 3% che la Bce considera in armonia con un’inflazione del 2%.

Tuttavia, Cipollone ha messo in guardia contro un’eccessiva attenzione all’andamento salariale a breve termine, sostenendo che una ripresa dei guadagni delle famiglie serve a sostenere la crescita e che, anche dopo tale recupero, i salari reali sarebbero ancora al di sotto dei livelli giustificati dalla crescita della produttività del lavoro dopo la pandemia.

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