Banco BPM può salire ancora del 27%, ecco i target degli analisti

Claudia Cervi

23 Aprile 2024 - 14:47

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Tra i titoli del Ftse Mib con dividend yield più elevato (+8,8%), dopo aver staccato lunedì il dividendo da 56 centesi, Banco Bpm rimbalza con forza. Cosa aspettarsi secondo gli analisti.

Banco BPM può salire ancora del 27%, ecco i target degli analisti

Banco BPM può salire ancora del 27%, ecco i target degli analisti, sopra i 7 euro. Intesa Sanpaolo ha confermato la raccomandazione “buy” ritoccando al rialzo il prezzo obiettivo a 7 euro da 6,4 euro precedenti.

Anche Bank of America ha espresso fiducia in Banco BPM, elevando il target price da 7 a 7,4 euro e confermando la raccomandazione “buy”. Gli esperti di BofA hanno evidenziato la presenza di Banco BPM in regioni con un alto PIL pro capite come Lombardia, Veneto e Piemonte. Inoltre, hanno citato la possibilità di fusioni e acquisizioni, con Banco BPM in grado di agire sia come acquirente sia come potenziale target. Le previsioni sull’utile netto adjusted sono state aumentate del 6% per il 2024, del 13% per il 2025 e del 15% per il 2026.

Barclays ha anch’essa rialzato il target price a 7,8 euro dai 7 euro precedenti, dopo aver ridotto le stime sul costo del capitale per le banche italiane, tenendo conto di una maggiore visibilità sulla resilienza degli utili.

Sul fronte dei rating, DBRS Morningstar ha rivisto da “stabile” a “positivo” il trend per i rating di Banco BPM e della controllata Banca Akros. I rating a lungo termine sono stati confermati a BBB e quelli a breve termine a R-2 (high). Questo cambiamento riflette i continui miglioramenti della redditività della banca, dovuti a una combinazione di controllo dei costi, basso rischio e aumento dei ricavi grazie a tassi di interesse più alti, fattore che ha incrementato il reddito da interessi netti nel 2023.

La conferma di tutti i rating chiave nella categoria investment grade dimostra la solidità del modello di business di Banco BPM e il suo profilo di finanziamento e liquidità robusti.

Durante l’assemblea degli azionisti del 18 aprile scorso, il CEO Giuseppe Castagna ha sottolineato che la strategia della banca è “stand-alone” e mira a una crescita reddituale sostenibile, con un focus sulla creazione di valore per tutti gli stakeholder e un notevole incremento nelle politiche di remunerazione per gli azionisti.

Nonostante il target price a +27% possa sembrare lontano dal valore attuale, dopo la distribuzione del dividendo di 56 centesimi per azione di lunedì 22 (con un rendimento del dividendo dell’8,8%), il titolo ha recuperato oltre 3 punti percentuali, dimostrando ancora solidità.

Banco Bpm: strategie operative con i Turbo Certificates di UniCredit

Banco Bpm recupera oltre 3 punti percentuali all’indomani dello stacco del dividendo da 56 centesimi per azione. Il titolo dovrà oltrepassare la barriera a 6,42 euro per dimostrare di possedere energie sufficienti per riattivare l’uptrend i direzione dei target a 7 e 7,40 circa. Tuttavia dopo il prolungato rialzo degli ultimi mesi che ha portato a traguardare il target del testa e spalle rialzista disegnato dai minimi del 2016, il titolo potrebbe avere la necessità di raccogliere nuove forze prima di tornare a crescere. Per continuare a sponsorizzare l’ipotesi rialzista, sarà fondamentale la tenuta dei supporti presenti in area 5,40.

Grafico giornaliero azioni Banco BPM Grafico giornaliero azioni Banco BPM Fonte Baha

Per operare long su Banco Bpm potrebbe aver senso utilizzare un certificato Turbo Open End di Unicredit con ISIN DE000HD3YY45. Il certificato ha come sottostante Banco Bpm e presenta una barriera distante attualmente il 18,55%.

Per operare Short, invece, potrebbe essere appropriato utilizzare il certificato Turbo Open End Short di Unicredit con ISIN DE000HD46ZY4, avente una barriera distante il 5,68% come sottostante Banco Bpm.

Ricordiamo che tale barriera corrisponde a un vero e proprio stop loss, intrinseco nel prodotto, toccato il quale si genera automaticamente la chiusura della posizione.

I certificati Turbo Open End di Unicredit, inoltre, eliminano il problema del limite temporale dall’investimento senza però mantenere la presenza del fastidioso effetto compounding. Sono comunque strumenti finanziari complessi: per le operazioni di trading resta importante settare uno stop loss sulla base delle proprie esigenze e delle giuste regole di money management.

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