Auto elettriche, sì o no? Info su risparmio, autonomia e inquinamento

Michela Del Zoppo

29/11/2017

Conviene comprare auto elettriche? Quali sono gli elementi da tenere in considerazione al momento della scelta? Tutto quello che c’è da sapere prima di acquistare un’auto elettrica

Auto elettriche, sì o no? Info su risparmio, autonomia e inquinamento

Le auto elettriche erano il futuro, ma oggi stanno diventando il presente: molti automobilisti si chiedono se questo tipo di veicoli sia davvero conveniente e in che misura rispetto alle automobili a benzina o Diesel.

Vediamo una serie di fattori, che pochi consumatori tengono in considerazione, ma che hanno importanza notevole nel momento in cui si valuta l’acquisto di un’auto elettrica. Alcuni di questi fattori sono di tipo pratico e logistico, altri sono socioeconomici.

L’autonomia delle auto elettriche

Uno dei fattori fondamentali nel momento in cui si valuta l’acquisto di un’auto elettrica è tenere il conto dell’autonomia e del numero di colonnine di ricarica presenti nella propria zona. Quanti chilometri è in grado di percorrere il veicolo con una ricarica?

I costruttori stanno dando risposte sempre più esaustive, grazie a batterie più grandi che garantiscono fino a più di 300 km con una ricarica completa.

Le stazioni di ricarica, attualmente, sono poche e questo è uno dei fattori che possono limitare l’utilità di un veicolo. Studiare i percorsi abituali o verificare la presenza di stazioni di ricarica lungo il tragitto sono misure preventive fondamentali per spostarsi con la propria auto elettrica in tutta tranquillità.

La situazione socioeconomica

Non meno importante è considerare il contesto in cui si vive: le condizioni socioeconomiche del proprio paese sono ottimali per utilizzare un’auto elettrica? L’Unione Europea, ad esempio, è molto sensibile ai temi dell’inquinamento e del cambiamento climatico, motivo per cui i dirigenti UE hanno dichiarato apertamente che quella elettrica sarà l’auto del futuro. Non solo: l’impegno è quello di lavorare affinché il futuro diventi realtà quanto prima.

Paesi come la Norvegia hanno annunciato l’intenzione di proibire la circolazione di automobili alimentate con combustibili fossili entro il 2025. In Francia, Macron vuole scoraggiare man mano la vendita di auto a benzina entro 2040, mentre Olanda e Germania pensano di compiere questo passo addirittura in anticipo. Il resto del continente si sta adeguando a queste misure, nonostante resistenze e differenze tra i vari stati membri.

Di fronte alla lentezza delle istituzioni pubbliche italiane nel recepire le novità di questo settore, non c’è da stupirsi che a farsi strada siano i privati.

Un esempio è il consorzio IONITY, formato da case produttrici automobilistiche principalmente tedesche, che vuole arrivare ad aprire ben 400 stazioni di ricarica su tutto il territorio europeo entro il 2020. Non solo le stazioni IONITY saranno compatibili con tutti i modelli di auto elettrica ma lo stesso gruppo sta invitando apertamente altre imprese del settore ad unirsi alla joint-venture.

Il risparmio

Oltre al costo del veicolo, la sua autonomia o la disponibilità dei punti di ricarica, un punto a favore dell’auto elettrica è il risparmio nella manutenzione rispetto ad una a benzina o Diesel. Il risparmio si gioca sul fatto che non ci sono gas di scarico, quindi il motore resta sempre pulito. Inoltre, nella maggior parte dei Paesi le sovvenzioni statali incentivano l’acquisto dei veicoli elettrici.

Purtroppo in Italia gli incentivi sono a discrezione dei produttori e agevolazioni come l’esenzione del bollo per i primi anni sono su base regionale, quindi diverse a seconda del luogo. In ogni caso le auto elettriche non subiscono alcuna restrizione al traffico, quindi via libera nelle fasce ZTL e nelle giornate anti-inquinamento.

Le auto elettriche inquinano?

Le auto elettriche non emettono CO2, e sono prive di tubi di scappamento. Ad esclusione delle polveri sottili dei freni - con l’elettrico meno stressati - questi veicoli non sono inquinanti.

Tuttavia, alcuni studi hanno calcolato le emissioni di anidride carbonica di tutto il ciclo di vita di un’auto elettrica di taglia medio grande e sono risultate maggiori rispetto ad un’auto a benzina di segmento A. Questo significa che dal momento dell’estrazione delle materie prime - litio, cobalto e altri minerali per le batterie gravano molto sull’ambiente e sulla società - fino allo smaltimento delle vetture, un’elettrica inquina più di un’auto tradizionale di piccola taglia.

Questo non deve scoraggiare il progresso elettrico, perché a differenza dei motori termici, quelli a zero emissioni possono in futuro essere sostenuti da batterie realizzate con risorse rinnovabili.

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