Addio al modello Redditi, cosa cambia con la riforma fiscale

Nadia Pascale

1 Novembre 2023 - 14:49

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Con la riforma fiscale si va verso il superamento del modello Redditi Persone Fisiche, sostituito dal modello 730 già a partire da gennaio 2024, ecco chi potrà utilizzarlo.

Addio al modello Redditi, cosa cambia con la riforma fiscale

Tra gli obiettivi dichiarati dal Governo fin dal primo giorno c’è la semplificazione fiscale e oltre alla previsione di un’unica scadenza per diversi modelli dichiarativi al 30 settembre, si va anche verso l’addio al modello Redditi Persone Fisiche che avrà una portata residuale.

L’articolo 2 della bozza del decreto legislativo presentato il 23 ottobre porta molte novità che estendono l’ambito di applicazione del modello 730 già a partire dal 2024, ciò dovrebbe portare verso un addio all’uso del modello Redditi Persone Fisiche.

Vediamo quali contribuenti potranno scegliere il modello 730 al posto del modello Redditi Persone Fisiche

Addio modello redditi Persone Fisiche, le norme

In base alle nuove disposizioni del decreto legislativo presentato il 23 ottobre 2023, il modello 730 potrà essere utilizzato per la dichiarazione dei redditi di natura finanziaria e per le attività detenute all’estero.

Inoltre l’uso viene esteso anche ai contribuenti senza sostituto di imposta o che pur avendolo preferiscono non effettuare versamenti a debito o a conguaglio attraverso il sostituto in busta paga o sul cedolino della pensione.

Si tratta dei lavoratori che preferiscono utilizzare il modello Redditi Persone Fisiche per questioni di privacy o di gestione della liquidità distaccandosi così dal datore di lavoro per il conguaglio in debito o in credito.
L’articolo 2 infatti prevede che “possono adempiere agli obblighi di dichiarazione dei redditi con le modalità indicate all’articolo 51-bis del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla legge 9 agosto 2013, n. 98 (modello 730) i contribuenti titolari di redditi da lavoro autonomo o assimilati pur avendo un sostituto per il conguaglio."

Il modello 730 potrà essere utilizzato inoltre dai contribuenti che avendo un elevato saldo a credito non possono utilizzare il rimborso in busta paga, ma devono ottenerlo direttamente dal Fisco.

Infine, i contribuenti senza sostituto di imposta che generalmente presentano il modello Redditi Persone fisiche saranno, appunto, attratti al modello 730.

Estensione uso modello 730, istruzioni

I contribuenti potranno utilizzare il modello 730 precompilato e disporre l’invio telematico direttamente all’Agenzia delle Entrate. I soggetti che scelgono tale modalità potranno effettuare il pagamento eventuale con la delega di pagamento con i servizi Pago PA messi a disposizione attraverso il canale telematico dell’AdE.

Inoltre chi termina la dichiarazione con il maturare di un credito a suo favore, potrà ottenere il rimborso più facilmente, infatti, con il modello 730 i rimborsi sono solitamente più celeri.

Ricordiamo che a partire dall’anno di imposta 2024 non vi sarà più l’obbligo per il sostituto di imposta di disporre e inviare la Certificazione Unica, questo perché le ritenute operate saranno immediatamente disponibili nella banca dati AdE in quanto dal 1° gennaio 2024, l’obbligo di fatturazione elettronica è estesa a tutti i contribuenti.

Questa ulteriore semplificazione va ulteriormente a implementare il campo di operatività della dichiarazione precompilata che potrà essere utilizzata da un sempre maggior numero di contribuenti.

Ricordiamo che l’articolo 2 del decreto legislativo presentato il 23 ottobre recita “ può essere presentata anche ”, questo implica che con molta probabilità il modello Redditi Persone Fisiche e il modello 730 continueranno a coesistere, ma ovviamente i contribuenti saranno portati a scegliere quello che appare più conveniente.

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