Acqua Guizza ritirata dal mercato per presenza di stafilococco: l’allarme del ministero della Salute

Chiara Esposito

04/08/2022

I sintomi e i rischi per la salute quando si contrae lo stafilococco: lotti ritirati per contaminazione batterica.

Acqua Guizza ritirata dal mercato per presenza di stafilococco: l’allarme del ministero della Salute

A seguito di analisi batteriologiche e campionamenti svolti dall’Arta Abruzzo per conto del Sian Asl di Pescara, sono stati ritirati dal mercato dei lotti di acqua naturale oligominerale Guizza. L’annuncio di rischio microbiologico è stato diramato dal Ministero della Salute in collaborazione con la società produttrice e riguarda alcuni lotti prodotti nella sede di Fonte Valle Reale.

La contaminazione batterica registrata nelle confezioni riguarda la presenza di stafilococco, un batterio che può causare anche sintomi gravi, soprattutto nei soggetti fragili. Per questo motivo è importante conoscere in quali forme l’infezione può presentarsi e come è possibile intervenire per limitare i danni alla salute.

Lotti ritirati: come comportarsi

I lotti di produzione contaminati ritirati sono contrassegnati con i codici 10LB2202A e 08LB2208A e provenivano dallo stabilimento di produzione è quello di Gran Guizza Spa, in località Valle Reale, S. S. 17, 65026, Popoli (Pescara).

Tutti i prodotti appartenenti a questi bancali sono quindi stati tempestivamente ritirati dai punti vendita. Il problema si pone soltanto in caso di avvenuto acquisto, eventualità in cui l’azienda produttrice provvederà al rimborso o alla sostituzione del prodotto dove che il consumatore avrà debitamente restituito la bottiglietta all’esercizio commerciale di riferimento.

Le dichiarazioni della società

La società Gran Guizza ha rilasciato alcune dichiarazioni ufficiali in merito all’evento:

«La decisione è stata presa in seguito a dei campionamenti svolti dall’Arta Abruzzo per conto del Sian Asl di Pescara presso il sito produttivo di Popoli che hanno riscontrato la presenza dell’indicatore di contaminazione stafilococco aureo in alcuni prodotti finiti. La società invita a non consumare i prodotti appartenenti ai lotti oggetto di ritiro specificando, inoltre, che gli impianti di Gran Guizza sono progettati, realizzati, collaudati e controllati in conformità ai più stringenti requisiti di sicurezza.»

Nella nota si evidenzia inoltre che «il richiamo si riferisce solo ed esclusivamente ai prodotti menzionati e limitatamente ai lotti indicati» e che all’attivo ci sarebbe una stretta collaborazione con le autorità competenti per l’accertamento delle eventuali cause e la risoluzione della problematica.

Di che batterio si tratta

Le analisi eseguite hanno evidenziato il rischio microbiologico tramite la presenza evidente dello Staphylococcus aureus, una tipologia di stafilococchi, ovvero batteri presenti sulla pelle e nella cavità orale delle persone.

Questo significa che la loro presenza è spesso innocua o utile all’organismo ma ci sono anche casi in cui lo stafilococco aureo può causare sintomi anche gravi, che in genere si presentano con danni della pelle. I ceppi patogeni di Staphylococcus aureus sono infatti particolarmente pericolosi in presenza di lesioni cutanee e immunocompromissione.

Alcuni ceppi sono poi in grado di produrre tossine e conseguenti effetti indesiderati dalla particolare incidenza nei soggetti fragili tra cui rientrano anche gli anziani e i bambini poiché tendono a disidratarsi più facilmente e a essere in generale più vulnerabili alle infezioni.

I sintomi da tenere sotto controllo

Il caso dello stafilococco è particolarmente insidioso poiché si tratta di un batterio che può causare un’ampia gamma di sintomi, non sempre immediatamente riconducibili all’infezione stessa.

L’intossicazione alimentare da stafilococco aureo può causare episodi di nausea, mal di testa, dolori addominali forti e frequenti, diarrea, febbre e spossatezza. Queste manifestazioni tipiche dell’intossicazione si risolvono in genere in maniera spontanea nel giro di 24 ore anche se può permanere una sensazione di diffusa stanchezza.

Solitamente a proteggere l’organismo dagli effetti indesiderati di questo batterio sono le barriere protettive di pelle e mucose. Qualora però il batterio riuscisse a permeare ulteriormente, una volta dentro l’organismo, si possono verificare episodi sintomatologici anche molto gravi. Le infezioni più acute possono causare encefalite, endocardite, artrite settica e febbre alta con conseguente di ricovero in ospedale.

Per combattere le infezioni da stafilococco aureo in quel caso vengono somministrati, anche per via venosa, degli antibiotici che tuttavia non sempre fanno effetto per via del fenomeno dell’antibioticoresistenza.

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