Abbattimento alberi, le regole da seguire per evitare multe

Ilena D’Errico

3 Maggio 2024 - 23:31

Le regole da seguire per l’abbattimento degli alberi che si trovano nella proprietà privata, sul suolo pubblico oppure nel giardino condominiale (e cosa rischia chi non le rispetta).

Abbattimento alberi, le regole da seguire per evitare multe

Gli alberi hanno un’importanza fondamentale per l’ambiente e l’ecosistema, che tutti i cittadini sono chiamati a tutelare per il benessere collettivo. Prima di abbattere un albero o anche solo potarlo bisogna quindi assicurarsi di non violare alcuna regola al riguardo e di agire nel rispetto della legge, posta proprio in tutela di questi interessi.

Molti sottovalutano le conseguenze legali dell’abbattimento di un albero, una condotta che può in realtà portare a multe, accuse penali e anche sanzioni condominiali. Bisogna infatti distinguere la normativa a seconda del luogo in cui si trova l’albero in questione, che può essere una proprietà privata all’interno di un condominio o meno, oppure appartenere al suolo pubblico.

Premettendo che la cura del verde rappresenta un interesse primario e condiviso, non si può negare che alcuni alberi possano comportare fastidi. Dagli impedimenti più leggeri, come la riduzione della luce sul proprio giardino, a quelli più severi che riguardano la sicurezza. Vediamo quindi quali sono le regole da seguire per evitare multe e quando servono dei permessi appositi.

Abbattere alberi nella proprietà privata

Siamo abituati a pensare di avere un controllo quasi totale sulle proprietà private, ma non è così. Sebbene i poteri del proprietario siano molto estesi, come giusto che sia, non devono comunque scontrarsi con gli interessi collettivi e pertanto prioritari, e in una certa misura nemmeno con quelli dei singoli che possono essere intaccati.

Insomma, anche se un albero si trova nella proprietà privata non è sempre possibile abbatterlo, perché fa comunque parte del verde comunale. Senza contare che alcune aree possono comunque essere sottoposte a vincoli paesaggistici o storici, non importa se appartenenti a un privato.

Di conseguenza, prima di accingersi a potare o abbattere l’albero bisogna consultare attentamente il regolamento comunale e inoltrare una richiesta all’ufficio competente del proprio Comune. La domanda deve indicare il numero di alberi che si vuole abbattere, la motivazione, il tipo di albero e il suo diametro. Una volta ricevuta l’autorizzazione dal Comune o in ogni caso dopo 30 giorni dall’invio della domanda (per la regola del silenzio-assenso) si può procedere con l’intervento. Bisognerà quindi avere cura di inviare la richiesta tramite raccomandata a/r o pec, indirizzandola all’ufficio ambiente o del verde del comune.

Un altro aspetto determinante è l’accuratezza delle motivazioni (malattia, pericolo di vario genere per l’incolumità altrui, vicinanza rispetto al fondo vicino e così via) supportate dai documenti a disposizione, come foto e dichiarazioni. Di solito, l’approvazione è comunque subordinata a una perizia tecnica sul posto.

Ci si mette così al riparo dalle sanzioni contenute - eventualmente - nei regolamenti comunali e regionali, che variano a seconda della località toccando cifre anche piuttosto elevate. Naturalmente, non sarà possibile potare o abbattere l’albero in caso di diniego da parte del Comune.

Nel caso in cui l’albero costituisca un pericolo immediato bisogna fare il possibile per mettere in sicurezza l’area, per esempio con cartelli e transenne, e contattare la Polizia locale, la Protezione Civile, i Vigili del Fuoco o il numero verde apposito istituito dalla Regione.

Nei casi di estrema e comprovata urgenza è ammesso l’abbattimento non autorizzato, purché segua comunicazione al Comune con richiesta di sanatoria. Quest’ultima deve essere corredata da una perizia tecnica e dalle prove a disposizione, ma bisogna comunque avere cura di non abbattere alberi sottoposti a vincoli.

Ovviamente, bisogna comunque incaricare una ditta specializzata, che sia informata sulle specifiche richieste del Comune (anche sulla conservazione del materiale vegetativo e sull’eventuale obbligo di sostituzione della pianta).

Abbattere alberi in condominio

Le regole viste sopra per l’abbattimento degli alberi nella proprietà privata valgono anche per i condomini, i quali devono però accertarsi di rispettare anche il regolamento condominiale riguardo all’utilizzo dei beni comuni. Per il loro abbattimento è quindi necessaria la delibera all’unanimità dell’assemblea condominiale, salvo che l’albero costituisca un pericolo immediato.

In quest’ultimo caso, è sufficiente che partecipino all’assemblea condomini che rappresentano almeno due terzi del valore complessivo dell’edificio, con il voto favorevole superiore alla metà dei millesimi. In attesa del voto o dell’autorizzazione, l’amministratore è tenuto a mettere in sicurezza l’area con l’utilizzo di transenne.

Abbattere alberi sul suolo pubblico

Non è possibile in ogni caso abbattere o potare un albero che si trova sul suolo pubblico. Questa necessità deve essere segnalata al Comune e, in caso di presunto pericolo, anche al Corpo forestale dello Stato. Violando le regole si rischia l’accusa per il reato di danneggiamento aggravato, punito con la reclusione da 6 mesi a 3 anni. Si aggiungono poi le sanzioni pecuniarie previste dall’ente locale, l’eventuale richiesta di risarcimento per il danno procurato allo stesso e la sanzione da 5.000 a 100.000 euro se l’albero era di tipo monumentale.

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