Voto 18enni in Senato approvato: cosa cambia e da quando

Isabella Policarpio

08/07/2021

Votare a 18 anni alle elezioni per il Senato presto sarà realtà: la riforma costituzionale ha incassato l’ok definitivo al Senato. Potrebbe portare circa 4 milioni di elettori in più.

Voto 18enni in Senato approvato: cosa cambia e da quando

Il voto ai 18enni in Senato si avvicina: nella mattinata di oggi il Senato ha votato a favore dell’ampliamento degli elettori con 178 sì, 15 no e 30 astenuti.

La votazione a Palazzo Madama dà il via libera definitivo alla riforma che consentirà a circa 4 milioni di giovani tra i 18 e i 24 anni ad oggi esclusi dall’elezione di una delle due Camere di partecipare al voto.

Voto 18enni in Senato: cosa cambia e da quando

La legge in questione elimina la differenza sull’età per votare in Senato e alla Camera dei deputati: in entrambi i casi si andrà alle urne a 18 anni e non più a 25, come prevede attualmente l’articolo 58 della Costituzione:

“I senatori sono eletti a suffragio universale e diretto dagli elettori che hanno superato il venticinquesimo anno di età.”

Con l’approvazione della riforma, che verrà promulgata tra 3 mesi per consentire di chiedere il referendum confermativo, il Parlamento abbassa l’età dell’elettorato attivo per i senatori. In questo modo verrà parificata l’età per votare alle elezioni politiche: 18 anni sia per i membri della Camera dei deputati sia per il Senato della Repubblica.

L’obiettivo è coinvolgere i giovani nella vita politica del Paese, facendo aumentare di ben 4 milioni l’elettorato attivo e abbassando l’età media dei votanti; per questo si allinea al progetto di ammettere al voto i 16enni, misura ancora sul tavolo delle ipotesi.

La proposta, presentata congiuntamente da PD e Movimento 5 stelle, nella sua versione originale prevedeva anche l’abbassamento della soglia di età prevista dalla Costituzione per essere eletti come senatori - da 40 a 25 anni - stralciata in un secondo momento.

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