Volatilità ai minimi in Europa e Italia, ma attenzione alla mean reversion

Alessio Trappolini

16 Aprile 2019 - 10:54

Quello sviluppato dai mercati in questa fase è l’ambiente ideale per improvvise e imprevedibili fiammate di volatilità, sintetizzata dal fenomeno della mean reversion. Ma intanto si sale sia in Europa che in Usa

Volatilità ai minimi in Europa e Italia, ma attenzione alla mean reversion

Il periodo di grazia del mercato azionario europeo prosegue anche grazie alla volatilità ridotta al lumicino.

L’indice Vstoxx che monitora la volatilità prezzata dall’Eurostoxx 50 ieri ha chiuso sul livello più basso dal 17 gennaio 2018. Secondo quanto riporta Bloomberg ciò significa che gli operatori finanziari attribuiscono una probabilità del 99,7% che il mercato continui il movimento rialzista in atto anche nei prossimi 30 giorni.

Indice Vstoxx, ieri ha chiuso sui minimi dal 17 gennaio 2018. Fonte: Bloomberg

L’indice Eurostoxx 50 infatti viene da un incredibile rally che ha proiettato le quotazioni sui massimi dal 2 agosto dell’anno scorso. Da inizio anno l’indice ha guadagnato il 15,37% circa. Fra i componenti del basket la miglior performance ad oggi spetta al titolo Airbus (+39%), mentre il podio conta le presenze di AB Inbev (+36%) e LVMH (+33%).

Oltreoceano la situazione è simile ma con alcune differenze. La volatilità implicita sulle opzioni sull’S&P 500 scambiate a Chicago, sintetizzata dall’andamento dell’indice Vix, è bassa ma non ancora sotto ai livelli dello scorso ottobre. Al contempo, la Borsa di New York è prossima a battere i precedenti massimi storici: l’indice S&P 500 viaggia a poco più di un punto di distanza dal precedente picco assoluto a 2.940,9099 punti datato 21 settembre 2018.

In Italia? Volatilità sotto controllo

L’indice FTSE Mib può contare su una performance migliore dell’indice europeo. Da inizio anno il mercato italiano ha guadagnato quasi 20 punti tornando anch’esso sui massimi di agosto 2018. La volatilità dell’indice di Piazza Affari si aggira attorno al 10,26% sugli ultimi 30 giorni, percentuale inferiore alla media delle singole volatilità dei 40 titoli componenti dell’indice che, senza le dovute ponderazioni, arriva al 22,79%.

Stesso discorso su orizzonti più ampi, dove il FTSE Mib incorpora una volatilità del 17,70% (6 mesi) mentre un portafoglio equipesato contenente tutti i 40 titoli dell’indice avrebbe una volatilità media del 31,06 per cento.

Attenzione alla mean reversion

Una situazione come quella descritta in queste pagine potrebbe presto degenerare in una fiammata di volatilità improvvisa e imprevedibile. La volatilità gode infatti della proprietà di mean reversion: ogni qual volta essa raggiunge livelli estremi tende poi a tornare sui suoi passi. Ecco perché ad esempio letture eccessive di volatilità vengono seguite da un repentino ridimensionamento delle fluttuazioni, così come a lettura estremamente basse seguono improvvise fiammate verso l’alto.

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