VFP1 e VFP4: proroga del periodo di ferma del Decreto Rilancio

Antonio Cosenza

09/05/2020

Decreto Rilancio: tra le novità per le Forze Armate troviamo la proroga dei periodi di ferma e rafferma per VFP1 e VFP4.

VFP1 e VFP4: proroga del periodo di ferma del Decreto Rilancio

Volontari in ferma prefissata: possibile proroga dell’incarico con il Decreto Rilancio.

Come noto, in queste ore il Governo sta lavorando all’approvazione del nuovo provvedimento contenente misure economiche per il sostegno dei lavoratori e delle famiglie rese necessarie dall’emergenza da COVID-19.

Tra i provvedimenti in esame - al momento il Decreto Rilancio è disponibile solamente in una bozza - c’è quello che prevede il prolungamento della ferma dei volontari in ferma prefissata. Una disposizione che però al momento non trova il parere favorevole della Ragioneria di Stato e quindi potrebbe anche essere oggetto di modifica. Ma vediamo di cosa si tratta e cosa potrebbe cambiare per VFP1 e VFP4 nel caso in cui la bozza del Decreto Rilancio venisse approvata così com’è.

Una disposizione che però al momento non trova il parere favorevole della Ragioneria di Stato e quindi potrebbe anche essere oggetto di modifica. Ma vediamo di cosa si tratta e cosa potrebbe cambiare per VFP1 e VFP4 nel caso in cui la bozza del Decreto Rilancio venisse approvata così com’è.

Proroga VFP1 e VFP4: cosa prevede il Decreto Rilancio

L’articolo del Decreto Rilancio relativo alla proroga del periodo di ferma previsto per VFP1 e VFP4 è composto di due differenti commi. Nel primo è previsto il prolungamento della ferma dei volontari in ferma prefissata di un anno, per un periodo massimo di sei mesi.

Questo vale per i VFP1 che terminano il periodo di rafferma, ovvero il prolungamento della ferma, negli anni 2020, 2021 e 2022. Questi possono essere ammessi - nei limiti delle consistenze organiche previste a legislazione vigente - al prolungamento della ferma per un periodo massimo di sei mesi. Questa proroga potrebbe essere rinnovata per un altro semestre, ma solamente per una volta.

Nel secondo comma, invece, si parla dei volontari al termine del secondo periodo di rafferma biennale che negli anni 2020, 2021 e 2022 partecipano alle procedure per il transito in servizio permanente. Ebbene, come previsto dalla bozza del provvedimento questi possono essere ammessi al prolungamento della rafferma per il tempo strettamente necessario al completamento dell’iter concorsuale.

Entrambe le disposizioni non comportano nuovi o maggiori oneri a carico della finanza pubblica, poiché i prolungamenti delle ferme sono disposti nei limiti delle consistenze organiche previste a legislazione vigente, mentre la relativa copertura è assicurata nell’ambito delle risorse per la progressiva trasformazione dello strumento militare in professionale. Nonostante ciò, però, la Ragioneria di Stato non ha dato parere positivo a questa parte del Decreto Rilancio; vediamo perché.

Ragioneria di Stato contro il prolungamento della ferma: ecco perché

La Ragioneria di Stato ha chiesto maggiori dettagli in merito all’intenzione di prolungare eventualmente il periodo di ferma per VFP1 e VFP4.

Come prima cosa la Ragioneria chiede - sia per il primo che per il secondo comma - una relazione tecnica dettagliata riguardo all’impatto che il prolungamento di tali ferme avrebbe sul quadro delle spese di personale. Nella stessa relazione andrebbero evidenziati gli elementi dimostrativi dell’assenza di nuovi oneri.

La Ragioneria di Stato poi non capisce perché, dal momento che la proroga trova giustificazione nella sospensione dei concorsi, debbano essere inclusi anche coloro per i quali la rafferma scada negli anni 2021 e 2022. Tutti dubbi che il Governo dovrà chiarire, in quanto in assenza di tali elementi la Ragioneria di Stato esprime parere contrario.

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