Turismo: i cinesi amano il Made in Italy. Merito (anche) dello shopping tax free

Francesca Caiazzo

06/10/2017

21/11/2017 - 11:32

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In aumento lo shopping tax free cinese in Italia. Nei primi 8 mesi dell’anno, i turisti provenienti dalla Cina hanno speso mediamente 1.052 euro a testa e nel 2016 hanno fatto acquisti per 431 milioni di euro

Turismo: i cinesi amano il Made in Italy. Merito (anche) dello shopping tax free

Sei milioni di cinesi in vacanza all’estero pronti a darsi allo shopping. Molti stanno arrivando in Italia attratti non solo dalle bellezze paesaggistiche, culturali, archeologiche e storiche del nostro Belpaese ma anche dai prodotti Made in Italy.

A ridosso della Golden Week, la settimana di vacanza più lunga in Cina, iniziata l’1 ottobre e che quest’anno terminerà domenica 8, la metà dei cinesi si concederà un viaggio. Senza pensare al portafoglio.

Viaggi e acquisti di qualità grazie anche all’opportunità dello shopping tax free, che in Italia è in aumento.

I turisti cinesi in Italia per lo shopping

Secondo la China Tourism Academy, nella settimana in cui si celebra la nascita della Repubblica Popolare Cinese, circa 710 milioni di persone partiranno per una vacanza all’estero e sono pronte a spendere 590 miliardi di renminbi, circa 75,4 miliardi di euro.

Quasi un terzo del budget a loro disposizione (il 27%) sarà riservato allo shopping.

La buona notizia per commercianti e artigiani italiani, è che almeno 6 milioni di questi turisti cinesi andranno all’estero e molti di loro giungeranno nel nostro Paese, del quale gli stranieri tradizionalmente ammirano il valore e la storia dei nostri marchi, soprattutto se artigianali.

Solo in questa Golden Week, l’aumento di turisti cinesi tra le città dello Stivale toccherà il 17,7% rispetto al +11% della Francia e al +10% della Spagna.

Inoltre, al piacere della rinomata qualità del Made in Italy, va aggiunto il richiamo del shopping tax free che anche in Italia sta facendo registrare ottimi risultati.

In aumento lo shopping tax free cinese

Innanzitutto, per capire le ragioni del fenomeno e analizzare i numeri, dobbiamo spiegare cosa si intende per shopping tax free. In poche parole, si tratta di acquisti effettuati da turisti extra Ue che non pagano Iva o altre tasse locali.

Secondo i dati della società Premier Tax Free, tra i leader in questo servizio, l’Italia è il Paese europeo dove si registra l’aumento maggiore di questo tipo di shopping: dall’inizio dell’anno ha fatto segnare un incremento del 24% che sale al 35% se applicato al solo turismo cinese.

Per avere un’idea dei giro d’affari, Bankitalia ha calcolato che i 280mila cinesi che hanno soggiornato in Italia nel 2016 hanno speso circa 431 milioni di euro.

Dove e cosa acquistano i turisti cinesi

Le mete preferite dei turisti provenienti dalla Cina rimangono quelle tradizionali, con le città d’arte in testa.

Non sorprende, dunque, che siano proprio Milano, Roma e Firenze ad aver registrato, nei primi otto mesi del 2017, un vero e proprio boom dello shopping tax free cinese.

La percentuale più alta di crescita si rileva nella capitale dove gli acquisti senza Iva hanno toccato +48% mentre un leggero calo, dovuto al contenimento dei flussi turistici è stato registrato a Venezia con -1,4%.

Cosa acquistano i turisti cinesi nei negozi delle città italiane? Innanzitutto borse e valigie in pelle: questo settore attrae il 54% delle preferenze a livello europeo, un vero primato.

Ma le loro shopping bag contengono anche gioielli, orologi e capi di abbigliamento.

Ogni cinese che ha visitato il nostro Paese dall’inizio del 2017, secondo rilevazione di Premier Tax Free, ha speso in media 1.052 euro; in Europa meglio di noi ha fatto solo la Francia con una spesa media di 1.686 euro.

Di gran lunga inferiore il valore degli acquisti effettuati in Spagna e Gran Bretagna, che si fermano rispettivamente a 661 euro e 399 euro.

La ragione di questa differenza? La soglia minima di spesa fissata in ogni Paese per usufruire del shopping tax free e che in Italia è di 155 euro.

Fare meglio si può

Le condizioni per fare ancora meglio ci sono tutte.

“Dobbiamo migliorare la comunicazione con la cultura e i negozi dovrebbero colmare alcune carenze tecnologiche. I cinesi amano usare lo smartphone per lo shopping, soprattutto il QR code, con cui ricevono informazioni in store ed effettuano pagamenti, uno strumento ancora molto raro da noi”

spiega Sara Bernabé, country manager Italia di Premier Tax Free.

Dalla sua, l’Italia ha la consapevolezza di essere una meta privilegiata del turismo internazionale anche grazie allo shopping. Inoltre, al momento, è ritenuto un Paese meno a rischio sul fronte terrorismo. Non solo.

“Offriamo più e meglio di altri la dimensione dell’esperienza: occasioni di intrattenimento, ristoranti, un paesaggio magnifico, tutti aspetti che interessano soprattutto i più giovani, i Millennials e la Generazione Z, che costituiscono oltre la metà dei turisti cinesi in Europa”

chiosa Bernabè.

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