Reverse charge e detrazione IVA alla luce del Decreto Legislativo 158/2015

Francesco Oliva

12/01/2016

Come cambia la normativa su reverse charge e detrazione IVA alla luce del Decreto 158/2015? Ecco i punti principali.

Reverse charge e detrazione IVA alla luce del Decreto Legislativo 158/2015

Il Decreto Legislativo numero 158/2015 ha riformato la normativa sulle sanzioni amministrative tributarie, ammorbidendole notevolmente in materia di IVA.
Tra i riflessi più significativi della nuova normativa sulle sanzioni amministrative tributarie vi sono certamente quelli legati al reverse charge IVA.

Ecco come cambiano le sanzioni amministrative tributarie in caso di inadempimento degli obblighi derivanti dal reverse charge IVA 2016.

Nuove sanzioni IVA e reverse charge

La nuova normativa introdotta dal Decreto Legislativo 158/2015 modifica anche le conseguenze in caso di inadempimenti legati al reverse charge o inversione contabile IVA.

Le norme introdotte lo scorso anno dal Decreto 158/2015 introducono, in particolare, le seguenti novità in materia di reverse charge IVA:

  • estensione delle sanzioni amministrative tributarie già previste dalla normativa generale anche ai nuovi ambiti applicativi del reverse charge IVA;
  • introduzione della sanzione in misura fissa (da 250 a 10.000 euro), il luogo dell’imposta variabile in percentuale;

Dal 1° gennaio 2016 la sanzione colpisce il cessionario/committente, che è il vero debitore sostanziale dell’imposta, con solidarietà passiva del cedente.
La nuova normativa prevede esplicitamente che rimanga comunque salvo il diritto alla detrazione IVA in capo all’acquirente, purché sussistano i requisiti di legge.
Sulla base di quanto evidenziato nella relazione di accompagnamento al decreto non vi sarebbe neanche l’obbligo di regolarizzare l’operazione (emissione della nota di variazione) da parte del cedente/prestatore.

Stesse regole anche nell’ipotesi contraria, ovvero quando sia stato applicato il reverse charge in luogo dell’IVA.
Rimane anche in questo caso il diritto alla detrazione del cessionario, senza obbligo di regolarizzazione.

Sanzioni e reverse charge IVA: il caso delle violazioni multiple

In ordine al momento in cui viene contestata la violazione, la normativa sul reverse charge IVA prevede l’individuazione della stessa nel periodo di liquidazione considerato.
Di conseguenza, se le violazioni interessano più mesi o trimestri di liquidazioni IVA, saranno applicate tante sanzioni in misura fissa quanti sono i periodi di liquidazione IVA compromessi.
Allo stesso modo, in presenza di più violazioni collegate a singoli rapporti contrattuali si avranno tante sanzioni fisse quante saranno le violazioni.

Reverse charge IVA: guida e novità 2016

La normativa sul reverse charge IVA è in continua evoluzione, per effetto delle novità introdotte a livello comunitario e dell’attività legislativa di recepimento da parte del legislatore nazionale.

Per un approfondimento sul meccanismo di funzionamento del reverse charge IVA i lettori di Forexinfo possono fare riferimento alla seguente guida:

IVA Reverse charge: cos’è, come funziona e quando si applica

In merito, invece, alle ultime estensioni applicative del reverse charge IVA ai prodotti hi-tech è possibile fare riferimento al seguente approfondimento:

IVA Reverse charge 2016 tablet, pc portatili e console. Guida alla nuova normativa

Argomenti

# IVA

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