Perché il Governo Draghi segna la fine della politica? La spiegazione di Rizzo

Martino Grassi

11 Marzo 2021 - 13:18

Il governo Draghi segna la fine della politica italiana, secondo Marco Rizzo, il Segretario generale del Partito Comunista. Ecco perché.

Il governo Draghi ha segnato la fine della politica, ne è certo Marco Rizzo, il Segretario generale del Partito Comunista. Il nuovo premier infatti può godere dell’appoggio di tutti i partiti, in misura più o meno espressa, e “nel momento in cui lo votano tutti è la morte della politica.

Rizzo spiega nell’intervista per Money.it che “non c’è più nessuna differenza, per altro questo lo avevamo già detto nel passato, che differenze non c’erano, che era una sorta di partito unico liberale che stava dentro il modello di sistema”.

Il Governo Draghi segna la fine della politica: parola di Marco Rizzo

La storia politica del nostro Paese è stata parecchio tortuosa negli ultimi decenni, tanto che, precisa Rizzo, “negli ultimi 20 - 30 anni abbiamo già avuto nel nostro Paese delle dinamiche dove l’economia e la finanza entravano nelle vicende della politica.

Adesso, con l’arrivo di Draghi, “l’uomo della lettera della BCE, l’uomo della Troika in Grecia, l’uomo della privatizzazione in Italia, il governatore della Banca d’Italia, della Banca Centrale Europea, Goldman Sachs”, il potere è passato completamente nelle mani delle banche, potendo godere dell’appoggio di tutti i partiti politici.

Tutti i partiti appoggiano Draghi

Il neo premier Mario Draghi può godere dell’appoggio di tutti i partiti, segnando di fatto la fine della politica, dal momento che se “non c’è più nessuna differenza”, si viene a creare “una sorta di partito unico liberale”.

Infatti il Movimento 5 Stelle ha dato il suo appoggio al nuovo presidente del consiglio, che “è una cosa incredibile da pensarsi, se vediamo cosa diceva Grillo e Di Maio, dell’Euro, dei banchieri e di Draghi stesso”, spiega il Segretario generale. Rizzo aggiunge poi alla lista anche il Partito Democratico, che “si sta azzerando”, e Matteo Salvini, da sempre contro l’Unione europea e l’Euro, ma che adesso “governa con quelli lì”.

L’unica che ha votato contro è stata Giorgia Meloni, “ma ogni giorno dice quanto è bravo Draghi, penso al voto sul decreto milleproroghe della settimana scorsa si sono astenuti i deputati e i senatori di Fratelli d’Italia. Si sono astenuti con una motivazione bizzarra, in grande stima a Draghi, ma se lo stimate così tanto votate a favore”. L’unico modo per tornare ad avere dei risultati reali, conclude Rizzo, è quello di ripartire dalla politica, ossia la politica deve tornare a “governare l’economia e la finanza”.

Iscriviti a Money.it