Ahi Conte! La scissione di Di Maio costerà 2,3 milioni al Movimento 5 Stelle

Alessandro Cipolla

22/06/2022

L’addio di Luigi Di Maio e degli altri 60 parlamentari ex Movimento 5 Stelle dovrebbero togliere 2,3 milioni nei prossimi nove mesi alle casse del partito: una difficoltà in più per Giuseppe Conte.

Ahi Conte! La scissione di Di Maio costerà 2,3 milioni al Movimento 5 Stelle

Per il Movimento 5 Stelle non è di certo un bel momento. Oltre ai sondaggi politici horror dei giorni scorsi, i pentastellati adesso sono chiamati ad affrontare la scissione messa in atto da Luigi Di Maio.

In totale sono 62 i parlamentari che hanno deciso di aderire a Insieme per il Futuro, il nuovo gruppo alla Camera creato da Di Maio. Nel dettaglio si tratta di 51 deputati e 11 senatori, tutti ex Movimento 5 Stelle eccezion fatta per Lombardo che arriva da Coraggio Italia.

Anche se ampiamente annunciato, si tratta di un duro colpo per i 5 Stelle che adesso non sono più il primo partito in Parlamento per numero di deputati e senatori. A questo punto resta da capire se Giuseppe Conte sia disposto a restare nella maggioranza di governo oppure, anche se servirebbe una forte motivazione, sia pronto a rompere per passare tra le fila dell’opposizione.

Stando a quanto riferisce Adnkronos, ci sarebbe però un ulteriore problema per il Movimento 5 Stelle a seguito della scissione di Luigi Di Maio: quello economico, visto che per le casse dei grillini questo esodo verso Insieme per il Futuro potrebbe rappresentare un autentico salasso.

Quanto costerà al Movimento 5 Stelle l’addio di Di Maio

Dal punto di vista politico la scissione di Luigi Di Maio ha fortemente indebolito in Parlamento il Movimento 5 Stelle, che di colpo si ritrova senza un ministro, un sottosegretario di peso (anche Pierpaolo Sileri ha lasciato) e una sessantina di parlamentari.

Dal punto di vista elettorale invece l’impatto dovrebbe essere molto più soft, visto che oltre ai fan di Di Maio, ultimamente comunque inviso a gran parte dei grillini, gli altri transfughi non sono di certo dei gran portatori di voti.

Se guardiamo al lato economico, il loro addio però si potrebbe far molto sentire per il Movimento 5 Stelle, visto che i pentastellati dovrebbero incassare nei prossimi nove mesi la bellezza di 2,3 milioni in meno.

Per ogni eletto la Camera versa 52.000 euro l’anno - ha spiegato ad Adnkronos una fonte dimaiana - Ma poiché mancano circa 9 mesi alla fine della legislatura, i 52.000 euro scendono a circa 39mila, che moltiplicati per i 61 eletti pronti a seguire Di Maio si traducono in un tesoretto di oltre 2.3 milioni di euro”.

Un ammanco che arriva in un momento di difficoltà economica per il Movimento 5 Stelle: le casse del partito sarebbero vuote tanto che, come scritto da Il Giornale e da La Repubblica, alcuni creditori si sarebbero rivolti agli avvocati “per avere ciò che gli spetta”.

Non è un caso che i pentastellati negli scorsi mesi abbiano superato anche uno degli ultimi tabù rimasti: quello del 2 per mille destinato ai partiti. In vista delle elezioni del prossimo anno, con le casse vuote non sarà facile fare campagna elettorale per il Movimento 5 Stelle.

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