Microchip: il piano da € 80 miliardi di Intel in Ue. I benefici per l’Italia

Riccardo Lozzi

16/03/2022

Intel ha annunciato un piano da 80 miliardi di euro in Unione Europea per la produzione di microchip. Quali benefici per l’Italia.

Microchip: il piano da € 80 miliardi di Intel in Ue. I benefici per l’Italia

Intel ha annunciato un piano di investimenti in Unione Europea dal valore di 80 miliardi di euro nell’industria dei microchip, con uno stanziamento iniziale di 33 miliardi di euro.

Il programma della multinazionale leader del settore dei semiconduttori garantirà benefici diretti in diversi Paesi membri, tra cui Germania, Francia, Irlanda, Polonia e Spagna, oltre che l’Italia.

I benefici per l’Ue si tradurranno in migliaia di nuovi posti di lavoro nel medio termine. La stessa Intel, che a oggi può contare su un totale di 10mila impiegati, ha previsto l’assunzione di circa 5.500 dipendenti. A queste vanno aggiunte le persone che verranno impiegate nel settore edile per la creazione dei nuovi stabilimenti, oltre a potenziali nuovi occupati in aziende partner.

Si tratta di uno dei primi risultati raggiunti dalla Commissione Europea dopo aver lanciato il programma strategico Eu Chips Act lo scorso 8 febbraio. Il testo prevede forme di collaborazione tra istituzioni pubbliche e imprese private per sviluppare una propria catena di approvvigionamento per il settore dei microchip.

Microchip: il piano da € 80 miliardi di Intel in Ue

L’investimento maggiore di Intel avverrà in Germania, dove verranno costruiti due stabilimenti a Magdeburg per la fabbricazione di semiconduttori. La costruzione dovrebbe iniziare nella prima metà del 2023, mentre l’avvio effettivo delle operazioni produttive si avrà entro il 2027.

Come hanno affermato i vertici dell’azienda di Santa Clara, la Germania rappresenta il posto ideale per dare vita a un programma del genere, grazie alle infrastrutture già presenti all’interno del Paese, combinato con un ecosistema di fornitori e clienti di altissimo valore.

Solamente nello Stato tedesco, con il progetto denominato “The Silicon Junction” il piano di Intel raggiungerà un valore di 17 miliardi di euro, parte dei quali saranno cofinanziati del Governo di Olaf Scholz.

I benefici per l’Italia

Per quanto riguarda l’Italia, è stata prevista una spesa di circa 4,5 miliardi di euro per la manifattura back-end, ovvero il processo di finalizzazione che avviene dopo la realizzazione del wafer.

La presidente della Commissione Europea Ursula von der Leyen ha espresso tutta la sua soddisfazione per il programma di investimenti da parte di Intel, rivendicandolo come il primo successo dello EU Chips Act. Il progetto di legge europeo prevede uno stanziamento totale di 43 miliardi di euro tra investimenti pubblici e privati.

L’obiettivo dell’Europa è infatti quello di passare da rappresentare l’attuale 10% del mercato globale dei semiconduttori al 20% entro il 2030. Solamente attraverso un forte piano di investimenti sarà quindi possibile per i Paesi e le aziende dell’Ue poter affrontare meglio di quanto avvenuto nel 2021 una crisi della catena di approvvigionamento, suscettibile a nuovi potenziali shock anche in futuro.

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