In Europa l’inflazione accelera e sfida la BCE

Violetta Silvestri

29 Ottobre 2021 - 15:19

L’inflazione del’Eurozona accelera e tocca nuovi massimi da 13 anni. Il dato, seppure preliminare, arriva appena un giorno dopo le parole di Lagarde sulla transitorietà dei prezzi in aumento.

In Europa l’inflazione accelera e sfida la BCE

Inflazione dell’Eurozona al 4,1% su base annua nel dato preliminare dell’Eurostat: il risultato segna un nuovo massimo pluriennale.

In linea con la tendenza generale dell’accelerazione inflazionistica, anche la regione a moneta unica è coinvolta nel mix di eventi quali stress delle supply chain, carenza di materie prime, risorse energetiche a costi stellari che sta spingendo a livelli record i prezzi.

Il risultato odierno conferma la sfida aperta alla BCE e alla sua politica monetaria. Proprio nel discorso di ieri al termine del vertice di ottobre, Lagarde ha ribadito che l’impennata dell’inflazione rimane transitoria.

Nessun rialzo dei tassi in vista, quindi, mentre le scommesse di mercato sempre più aggressive su aumenti dei tassi di interesse prima del previsto.

Eurozona: inflazione record, il grafico

L’inflazione della zona euro è salita a un nuovo massimo da 13 anni a 4,1% in ottobre, dal 3,4% del mese precedente.

L’aumento è stato trainato da un balzo del 23,5% dei prezzi dell’energia, mentre quelli di cibo, alcol e tabacco sono cresciuti del 2,2%, i prezzi dei beni industriali del 2% cento e dei servizi del 2,1%.

L’inflazione core, che esclude gli elementi volatili come energia e cibo, è passata dall’1,9 al 2,1%.

L’incremento evidenziato è dunque notevole, come si può notare dal grafico pubblicato da Bloomberg:

Inflazione Eurozona Inflazione Eurozona

Secondo l’economista di Berenberg Holger Schmieding:

“L’inflazione primaria probabilmente diminuirà dal suo tasso attuale del 4,1% per avvicinarsi nuovamente all’1,5% alla fine del 2022 quando i “fattori speciali” svaniranno”

Una linea di pensiero, quest’ultima, ribadita dalla BCE. Christine Lagarde ha riconosciuto che le interruzioni dell’offerta persisteranno e quindi anche le spinte sui prezzi saranno più lunghe del previsto, coinvolgendo ancora tutto il 2021. Tuttavia, ha affermato che l’inflazione tornerà al di sotto dell’obiettivo del 2% nel medio termine, quindi per ora non è necessaria alcuna risposta politica.

Cosa si aspettano i mercati sull’inflazione

Rishi Mishra, analista di Futures First, ha ricordato che “senza dubbio, gli investitori hanno una visione diversa dell’inflazione rispetto alla BCE.”

I mercati, infatti, stanno scontando un aumento del tasso di 10 punti base entro luglio 2022 e un altro entro il prossimo ottobre.

Per esempio, sui mercati obbligazionari europei si avverte l’aspettativa di maggiori oneri finanziari. I rendimenti a 10 anni del debito italiano e greco, spesso considerati i più rischiosi della regione, sono balzati di 22 punti base e 11 punti base, rispettivamente, all’1,29% e all’1,17%. Ciò ha spinto i costi finanziari di riferimento dell’Italia ai massimi dal luglio dello scorso anno.

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