Green pass Forze Armate: c’è chi rischia di non avere più un tetto sulla testa

Andrea Pastore

19/10/2021

La rappresentanza militare ha evidenziato la problematica degli alloggi. Può un militare avere l’obbligo di green pass per dormire in una stanza da lui pagata?

Green pass Forze Armate: c’è chi rischia di non avere più un tetto sulla testa

Le contraddizioni del green pass colpiscono anche le forze armate italiane. Un problema riguardante gli alloggi è stato evidenziato dal Co.Ce.R., l’organo di rappresentanza militare.

La questione riguarda gli alloggi militari concessi al personale in divisa, dato che non vengono “regalati” ma sono assegnati dietro il pagamento di un compenso in denaro: per questo motivo, secondo la rappresentanza militare “non possono essere considerati luoghi di lavoro”.

No green pass: la questione degli alloggi

Come sappiamo, in base al decreto 127/2021 che sancisce l’obbligatorietà del green pass per lavorare, tutti i dipendenti - pubblici e privati - hanno bisogno di esporre la certificazione verde per poter accedere ai luoghi di lavoro. Una questione che diventa spinosa per quanto riguarda le forze armate.

In particolare, i soldati che risiedono negli alloggi militari non potrebbero dormire nelle camerate se sprovvisti di green pass, o comunque in caso di certificazione scaduta: se le stanze dei militari sono considerate luoghi di lavoro, queste non potranno essere utilizzate dal personale come alloggi.

La problematica è stata accolta dal Co.Ce.R., l’organo di rappresentanza militare dell’esercito, secondo il quale sarebbe illegittimo non permettere l’utilizzo delle camerate da parte dei soldati che sono sprovvisti di green pass. La posizione della rappresentanza è supportata dalla seguente motivazione: gli alloggi non sono concessi gratuitamente, ma pagati dai soldati che scelgono di restare in caserma. Per questo non possono essere considerati luoghi di lavoro; quindi, l’estensione del green pass per questi luoghi non sarebbe legittima.

La posizione del Co.Ce.R. pare sia abbastanza netta, anche se probabilmente non rappresenta la totalità della popolazione militare. Anche se esiste una grande quota di personale dell’esercito che non è vaccinato: a inizio ottobre un soldato su cinque non era vaccinato.

Il problema dei VFP1 E VFP4

Ma i soldati che la notte dormono in caserma non sono solo gli assunti a pieno titolo che scelgono di risiedere nelle camerate: esistono anche i volontari in ferma prefissata di un anno (VFP1) e di quattro anni (VFP4).

Costoro sono obbligati a restare in caserma durante le ore notturne, cosicché da essere inquadrati nell’arma ed essere addestrati per i compiti che li aspettano. Se uno di loro non possiede il green pass, come si muoverà l’esercito?

Non è ancora chiaro quale sia la soluzione. Mettiamo il caso in cui un soldato venga obbligato a rimanere in caserma durante le ore notturne: nel momento in cui il green pass dovesse scadere, in quanto riconosciuto a seguito di un tampone, il militare verrebbe cacciato?

Le risposte sono inesistenti, visto che anche le forze armate non praticano molto l’esposizione delle problematiche interne al corpo militare. Ma questo potrebbe essere un bel grattacapo.

Il picchetto di militari davanti alla base di Sigonella

In effetti i malumori non mancano anche all’interno delle forze armate. È notizia di pochi giorni fa lo “sciopero” indetto da un picchetto di militari per via del green pass obbligatorio.

Secondo quanto riportato dall’Ansa, Agenzia Nazionale Stampa Associata, è la prima volta nella storia della Repubblica italiana che una sigla sindacale dell’esercito indice uno sciopero. Il presidio, a cui hanno partecipato alcune decine di soldati, è stato promosso dal Sindacato aeronautica militare (Siam) per chiedere: “la libertà di entrare liberamente nel luogo di lavoro senza dover mettere mano al portafoglio e di poter usufruire di tamponi gratuiti, garantiti dallo Stato”.

Insomma, i malumori esistono anche nelle forze armate italiane, anche se tra un numero esiguo di militari. È comunque utile e consigliabile cercare di risolvere le questioni: una cosa sono i manifestanti No vax e No green pass, una cosa sono i militari che scioperano per via di un obbligo governativo; il pericolo d’insurrezioni può sempre essere nascosto dietro l’angolo.

Iscriviti a Money.it