Elezioni Usa, la nomina di Biden può slittare: dal Texas nuova causa per brogli in 4 Stati

Alessandro Cipolla

09/12/2020

Il procuratore generale del Texas Ken Paxton ha presentato una causa presso la Corte Suprema per presunti brogli in quattro Stati durante le elezioni Usa: la nomina ufficiale di Joe Biden prevista il 14 dicembre adesso può slittare.

Elezioni Usa, la nomina di Biden può slittare: dal Texas nuova causa per brogli in 4 Stati

Non sono ancora finiti gli strascichi giudiziari a seguito delle elezioni Usa dello scorso 3 novembre, che hanno visto prevalere il candidato dem Joe Biden con Donald Trump che però non ha ancora riconosciuto la sconfitta.

Tutti i ricorsi presentati dal tycoon e dai Repubblicani sono stati finora sempre respinti, l’ultima sentenza in ordine di tempo a riguardo arriva dalla Pennsylvania, con Trump che comunque nelle scorse settimane ha avviato la transazione dei poteri.

La nomina ufficiale di Joe Biden, prevista per il prossimo 14 dicembre mentre l’insediamento alla Casa Bianca ci sarà il 20 gennaio, potrebbe però slittare a causa di un nuovo procedimento intentato per contestare l’esito delle elezioni Usa.

Elezioni Usa: slitta la nomina di Biden?

Questa volta tutto parte dal Texas, dove il procuratore generale Ken Paxton ha annunciato di aver intentato causa contro quattro Stati che sono stati in bilico fino all’ultimo: Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin.

Paxton che è un Repubblicano considerato molto vicino a Trump, si è rivolto così presso la Corte Suprema degli Stati Uniti in relazione a presunti brogli commessi durante le elezioni.

Per il procuratore generale del Texas “le modifiche alle procedure elettorali in questi Stati, legate al Covid, hanno violato la legge federale”, da qui la richiesta alla Corte Suprema di bloccare i voti dei collegi elettorali in Georgia, Michigan, Pennsylvania e Wisconsin, che con i loro 62 grandi elettori sono risultati determinanti per la vittoria dei Democratici.

La nomina ufficiale di Joe Biden in programma il prossimo 14 dicembre potrebbe così slittare, anche se per diversi media americani questa mossa di Ken Paxton avrebbe poche possibilità di successo.

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