Coronavirus: Weidmann (BundesBank), no a nuove misure della BCE

Luca Fiore

28 Febbraio 2020 - 15:37

Da sempre conosciuto per essere il maggiore esponente del partito dei falchi in seno alla BCE, il presidente della Bundesbank, Jens Weidmann, ha detto che nelle condizioni attuali nuove misure espansive non sono necessarie.

Coronavirus: Weidmann  (BundesBank), no a nuove misure della BCE

Confermando il tempismo che da sempre caratterizza i suoi interventi, il presidente della Bundesbank ,Jens Weidmann, anche questa volta non ha perso tempo per ribadire la sua posizione.

Nello stesso giorno in cui Vitas Vasiliauskas, n.1 della Banca centrale lituana e membro del Consiglio generale della Banca centrale europea, ha parlato di un possibile meeting straordinario dell’istituto con sede a Francoforte per trattare di possibili misure per contrastare gli effetti negativi della diffusione del Coronavirus, il n.1 della BuBa è intervenuto a nome dei gruppo dei falchi (BCE e coronavirus: meeting straordinario in arrivo?).

Bce: Weidmann, non servono nuove misure

Nonostante abbia riconosciuto che quello corrente non sarà un anno particolarmente positivo per l’economia tedesca, Weidmann ha rimarcato che al momento non c’è la necessità impellente di prendere misure di politica monetaria a causa dell’epidemia di coronavirus.

In qualunque caso, ha rimarcato Weidmann, serve restare vigili.

Meeting BCE: la view degli analisti

La view di Weidmann è sostanzialmente condivisa da Carsten Brzeski, capo economista di ING: “riteniamo che la BCE possa fare molto poco, e che farà molto poco, nell’attuale situazione”.

Anche perché, continua l’esperto, “una riduzione dei tassi o un aumento del QE sarebbe poco utile a stabilizzare l’economia o a sostenere il settore pubblico e quello sanitario”.

Di conseguenza, Brzeski stima che nel prossimo meeting della BCE, in calendario il prossimo 12 marzo, “la Banca centrale possa ammorbidire il linguaggio utilizzato a dicembre […] dicendosi pronta a reagire”. Il meeting di marzo “rappresenterà il primo vero test per le capacità comunicative di Christine Lagarde”.

Germania: Weidmann, potremmo non raggiungere target

Come detto, le stime per l’andamento dell’economia tedesca nel 2020 non sono esattamente improntate all’ottimismo. Secondo l’autorevole banca centrale, nel 2020 il Prodotto interno lordo tedesco farà segnare un rialzo dello 0,6% .

E Weidmann ha aggiunto che anche questa stima, dimezzata rispetto alla precedente, potrebbe non essere rispettata a causa dell’epidemia che, partita dalla Cina, si sta ormai diffondendo a livello globale.

"Quest’anno la crescita economica potrebbe essere leggermente inferiore rispetto alle stime fatte dai nostri esperti”, ha detto Weidmann.

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