Concorso scuola 2020: i precari si licenziano per poter studiare

Teresa Maddonni

2 Gennaio 2020 - 14:44

Il concorso scuola 2020 sarà bandito a breve e per i precari il tempo per studiare sarà molto probabilmente poco, motivo per cui molti potrebbero licenziarsi. Intanto i sindacati chiedono maggiori tutele in vista delle prove.

Concorso scuola 2020: i precari si licenziano per poter studiare

Il concorso scuola 2020 si avvicina e il tempo per studiare sembra poco. Molti potrebbero essere i licenziamenti dopo le vacanze natalizie da parte dei precari che desiderano prepararsi al meglio.

I concorsi per la scuola secondaria (straordinario per i docenti con 36 mesi di servizio e ordinario per chi ha solo la laurea con i 24 Cfu) sono previsti dal Decreto scuola “salva-precari” approvato prima di Natale.

Se tutto va come stabilito e dichiarato, nonostante le dimissioni natalizie dell’ex ministro dell’Istruzione Lorenzo Fioramonti, i bandi dovrebbero essere pubblicati a febbraio 2020.

Le prove potrebbero tenersi già a partire dalla primavera ed è per questo motivo che alcuni docenti hanno anche annunciato il licenziamento in vista del concorso scuola 2020. Vediamo perché, dove e cosa chiedono i sindacati di categoria.

Concorso scuola: ecco dove ci saranno i licenziamenti dei precari. I sindacati chiedono tutele

Per il concorso scuola 2020 i precari che sosterranno lo straordinario e che al momento stanno coprendo delle cattedre con le supplenze annunciano licenziamenti se non ci saranno le tutele chieste a gran voce dai sindacati di categoria.

Da una parte i sindacati chiedono al Miur di concedere ai precari della scuola delle settimane per prepararsi fornendo delle banche dati con le prove informatizzate da studiare.

Dall’altra i docenti minacciano i licenziamenti pur di avere tempo per prepararsi e superare il concorso che da tempo attendono. Ma dove ci saranno cattedre vuote?

A fare l’annuncio sono stati principalmente i precari della Campania e in particolare nel salernitano, ma dopo le vacanze di Natale le cattedre vuote potrebbero esserci un po’ ovunque in tutta Italia.

Se infatti c’è un problema endemico nella scuola per le cattedre scoperte soprattutto al Nord e in particolare sul sostegno, dopo le vacanze natalizie tra assenze per malattia, molto comuni in questo periodo dell’anno, e i congedi parentali le segreterie degli Istituti si troveranno nuovamente a contattare i supplenti iscritti in terza fascia, per la quale le iscrizioni si riaprono quest’anno, e in extremis coloro che hanno inviato la Messa a disposizione online.

Un buon periodo, per chi aspira a fare l’insegnante, che non ha esperienza ma vuole iniziare a formarsi in attesa del concorso scuola.

Intanto vediamo quali sono le prove per le quali dovranno prepararsi precari e aspiranti docenti dopo la pubblicazione del bando per il concorso scuola 2020.

Le prove per il concorso scuola 2020: ci sarà la preselettiva?

Non solo i licenziamenti annunciati per prepararsi al concorso scuola 2020, ma un altro cruccio dei docenti precari o neolaureati che siano, riguarda il contenuto delle prove e in particolare la preselettiva. Ci sarà?

Ancora non si hanno notizie in merito ai contenuti delle prove per ogni singola classe di concorso, né tantomeno sulla presenza di una preselettiva per attuare una prima scrematura dei candidati.

La preselettiva solitamente dipende dal numero dei candidati se superiore ai posti messi a concorso e che viene quasi sempre inserita nelle procedure concorsuali. A ogni modo per saperlo con certezza bisognerà attendere l’uscita del bando a febbraio 2020.

Per le prove al momento abbiamo solo indicazioni generiche. Per i posti comuni il concorso scuola 2020 prevede le seguenti prove:

  • prima prova scritta per valutare il grado di conoscenze e competenze del candidato sulle discipline afferenti alla classe di concorso. Per le classi di concorso che riguardano le lingue e culture straniere, la prova deve essere prodotta nella lingua scelta;
  • seconda prova scritta per valutare il grado delle conoscenze e competenze nelle discipline antropo-psico-pedagogiche e sulle metodologie e tecnologie didattiche;
  • prova orale consiste in un colloquio in cui si valutano le conoscenze e competenze del candidato nelle materie della propria classe di concorso, della lingua inglese, delle tecnologie dell’informazione e comunicazione.

Per quanto riguarda invece i posti sul sostegno la prova scritta deve valutare il grado delle conoscenze e competenze del candidato sulla pedagogia speciale, sulla didattica per l’inclusione scolastica e sulle relative metodologie. La procedura della prova orale è la medesima dei posti comuni.

Come abbiamo detto per avere maggiori indicazioni sarà necessario attendere febbraio con la pubblicazione del bando per il concorso scuola 2020.

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