Chi è Marco Bizzarri, CEO di Gucci, e quanto guadagna

Pierandrea Ferrari

10 Maggio 2021 - 16:47

Dagli inizi in Accenture alla carica di CEO in Gucci: ecco chi è, e quanto guadagna, il reggiano Marco Bizzarri.

Chi è Marco Bizzarri, CEO di Gucci, e quanto guadagna

CEO della maison di moda italiana Gucci dal 2014, ma non solo. Per la rivista GQ uno dei 30 uomini più eleganti d’Italia nel 2020, e manager insignito della Legion d’Onore dall’Eliseo: questo un profilo di massima di Marco Bizzarri, il reggiano che ha scalato rapidamente posizioni all’interno del Gruppo francese Kering, controllante di Gucci.

Di seguito vedremo nel dettaglio, con riferimenti biografici, chi è e quanto guadagna Marco Bizzarri in qualità di numero uno della casa italiana.

Chi è Marco Bizzarri

Nato a Reggio Emilia nel 1962, Bizzarri inizia nel 1986 la sua carriera come consulente, nella multinazionale irlandese Accenture. Il debutto nel mondo della moda avviene sette anni più tardi, nel 1993, quando Bizzarri entra nel Gruppo Mandarina Duck di Bologna, per poi assumerne la guida.

Il 2005 l’anno della svolta: Bizzarri passa a Kering, il maxi Gruppo del lusso controllante di alcuni dei brand più in vista del panorama internazionale, da Gucci a Yves Saint Laurent fino a Balenciaga. Il primo incarico è al timone di Stella McCartney, per poi passare alla guida di Bottega Veneta.

Divenuto membro del comitato esecutivo del Gruppo Kering nel 2012, due anni più tardi Bizzarri viene promosso a CEO di uno dei brand di punta della multinazionale, l’italiana Gucci. Sotto la sua guida viene nominato un nuovo direttore creativo, il visionario Alessandro Michele, e il marchio toscano viene rilanciato a livello internazionale, con il volume del fatturato che è passato dai 3,9 miliardi di euro del 2015 ai 9,6 miliardi pre-pandemia.

Quanto guadagna Marco Bizzarri

Secondo i dati resi noti dalla maison Gucci, in qualità di CEO Marco Bizzarri riceve un compenso annuo pari a 8 milioni di euro, che ha contribuito a portare il patrimonio netto nel manager - insieme agli incarichi svolti ai vertici di Stella McCartney e Bottega Veneta - fino a 60 milioni.

In merito alle sue finanze, Bizzarri ha fatto parlare di sé per la donazione personale di 100.000 euro effettuata in favore dell’AUSL di Reggio Emilia a marzo 2020, per aiutare la struttura a fronteggiare la crescita dei contagi dovuti alla pandemia in corso.

Di qualche anno prima, tuttavia, le accuse del settimanale l’Espresso che aveva contestato a Bizzarri di pagare le tasse solo su 2,5 degli 8 milioni di stipendio annuo, con una società in Lussemburgo e la residenza in Svizzera che facevano parte - secondo i cronisti della rivista e la Procura di Milano in seguito - di un meccanismo ben oliato per aggirare il fisco italiano. Il caso è stato chiuso nel 2019 quando il Gruppo Kering, nell’ambito di una vicenda ben più ampia, ha riconosciuto all’Agenzia delle Entrate 1,25 miliardi di euro.

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