Bonus prima casa: tutti i casi di revoca. La guida completa

Anna Maria D’Andrea

13 Ottobre 2016 - 11:22

Quando si perdono le agevolazioni del Bonus prima casa? Ecco la guida completa e aggiornata ai casi di revoca delle agevolazioni del Bonus prima casa.

Bonus prima casa: tutti i casi di revoca. La guida completa

Quando è possibile la revoca del bonus prima casa?
In alcuni casi le agevolazioni concesse per l’acquisto della prima casa possono essere revocate e si dovrà procedere con il pagamento dell’intero importo delle tasse prima agevolate. Bene conoscere quindi quali sono le cause per le quali si può perdere il bonus prima casa per evitare di incorrere in brutte sorprese.

Uno dei casi in cui si perdono le agevolazioni del bonus prima casa è legato alla metratura dell’immobile. Infatti dalle agevolazioni del bonus prima casa sono escluse le abitazioni di lusso, ovvero quelle che superano i 240 mq di metratura.

Recentemente è arrivata una sentenza della Cassazione a stabilire che la misurazione dei mq dell’abitazione deve comprendere anche i mq del seminterrato. Questo significa che se la superficie dell’abitazione, compresi i mq del seminterrato, superino i 240 mq il bonus prima casa viene revocato e si perdono le agevolazioni.

In un contenzioso tra contribuente beneficiario delle agevolazioni del bonus prima casa e Agenzia delle Entrate, la Suprema Corte ha dato ragione al Fisco: la casa è di lusso e quindi si ha la revoca delle agevolazioni quando con il seminterrato si superano i 240 mq.

Quali sono quindi le parti dell’immobile che vengono computate per quantificare la metratura della casa e per stabilire se si ha diritto alle agevolazioni del bonus prima casa?

Vediamo insieme i casi in cui il bonus prima casa può essere revocato e quando quindi si perdono le agevolazioni.

Bonus prima casa: revoca se l’abitazione è di lusso

Il bonus prima casa è un’agevolazione concessa per l’acquisto della prima abitazione. Nella Legge di Bilancio 2017 il bonus prima casa è confermato e quindi è bene sapere quali sono i casi in cui è possibile richiedere il bonus prima casa e quando, invece, questo può essere revocato.

La sentenza della Cassazione del 21 settembre 2016 ha chiarito uno dei casi in cui il bonus prima casa può essere revocato e quindi si perdono i benefici fiscali: si tratta della non possibilità di fruire delle agevolazioni per l’acquisto della prima casa nei casi in cui l’immobile rientri nelle categorie di case di lusso.

Nello specifico, la Cassazione è intervenuta a chiarire quali sono le parti della casa comprese nel calcolo della metratura dell’immobile. Per poter ottenere il bonus prima casa infatti l’immobile non deve superare i 240 mq di metratura.

Un’abitazione è considerata di lusso, e quindi rientra nella categoria catastale A/2 quando supera la metratura di 240 mq, compresi i metri del seminterrato se arredato, fornito di impianto elettrico, idrico e di riscaldamento.

La sentenza della Cassazione oltre ad aver imposto dei paletti più rigidi per l’agevolazione del bonus prima casa ha stabilito quindi che il seminterrato rientra nel computo della metratura della casa.

Nel DM del 2 agosto 1969 si stabilisce che nel calcolo della metratura della casa vanno esclusi balconi, terrazze, cantine, soffitte, scale e posto macchine. Non si fa menzione del seminterrato e, quindi, la Cassazione ha stabilito che nel caso in cui con il seminterrato l’abitazione superi i 240 mq è possibile la revoca dell’agevolazione del bonus prima casa.

Bonus prima casa: altri casi di revoca dell’agevolazione

Non soltanto quando la casa è di lusso: l’agevolazione del bonus prima casa può essere revocata anche in altri casi.

La concessione delle agevolazioni per l’acquisto della casa è vincolata al trasferimento della residenza anagrafica oppure della sede di lavoro presso il Comune dove si trova l’immobile. Il trasferimento deve avvenire nel termine massimo di 18 mesi dall’acquisto con il bonus prima casa.

In caso contrario, si perdono le agevolazioni del bonus prima casa, a meno che il mancato trasferimento sia dovuto a cause di forza maggiore oggettive, imprevedibili e inevitabili.

Per non perdere le agevolazioni del bonus prima casa le cause di mancato trasferimento entro i 18 mesi dall’acquisto non devono essere determinate dalla condotta del contribuente e devono risultare come non prevedibili dall’acquisto dell’immobile.

Insomma, per evitare la revoca delle agevolazioni del bonus prima casa bisogna stare ben attenti sia alla metratura dell’immobile e ad eventuali interventi di ristrutturazione sui seminterrati, sia ai termini per il trasferimento della propria residenza anagrafica e della sede di lavoro presso il Comune dove è ubicato l’immobile.

La revoca delle agevolazioni del bonus prima casa comportano il pagamento dell’Iva al 20% e dell’imposta di registro al 9%. Con il bonus prima casa, si ricorda, le agevolazioni prevedono invece la riduzione dell’Iva al 4% se si acquista da imprese e dell’imposta di registro al 2% per gli acquisti da privati.

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