Banchi a rotelle pericolosi, spreco di soldi pubblici: ecco quanto si spende per rimuoverli

Simone Micocci

04/10/2021

Il Governo Conte II ha sprecato circa 7 miliardi di soldi pubblici per l’acquisto di banchi a rotelle inutili e pericolosi. Il Generale Figliuolo è stato costretto a pagare ancora per rimuoverli.

Banchi a rotelle pericolosi, spreco di soldi pubblici: ecco quanto si spende per rimuoverli

Ormai è certo: l’amministrazione Azzolina ha commesso un grave errore con i banchi a rotelle. 400 mila nuovi banchi che ricordiamo furono acquistati prima dell’inizio dell’anno scolastico 2020-2021 per garantire il distanziamento in classe.

Un acquisto non esente da polemiche: intanto i ritardi con cui questi arrivarono, e poi la loro inutilità nel raggiungere lo scopo per i quali erano stati acquistati, visto che piuttosto che pensare ai banchi il Governo Conte (secondo) si sarebbe dovuto concentrare nell’aumentare gli spazi, come pure nell’assunzione d’insegnanti.

Solo così si sarebbe ridotto il numero di studenti per classe e dunque sarebbe stato più semplice garantire il distanziamento, anche senza necessità di cambiare banchi.

Tant’è che pochi mesi dopo dall’inizio dell’anno scolastico, con lo scoppio di seconda e terza ondata, per molti studenti ci fu comunque il ritorno alla didattica a distanza.

Il problema adesso è che alcuni di questi banchi a rotelle sono stati rimossi dalle scuole, in quanto non conformi alle norme anti-incendio. E il Governo ha dovuto pagare - di nuovo - per farlo.

Banchi a rotelle: quanto sono costati

L’ex Ministro all’Istruzione, Lucia Azzolina, qualche mese fa ha risposto alla domanda su quanto sono costati i banchi a rotelle. In totale il MI (Ministero dell’Istruzione) ha stanziato 119 milioni di euro per 400 mila banchi che sono stati scelti dai dirigenti scolastici, “persone molto più preparate rispetto a chi ha fatto una becera e squallida campagna elettorale sulla scuola”.

Parole forti, con l’ex Ministro Azzolina che non intende rinnegare la sua decisione, ribadendo che se tornasse indietro non rinuncerebbe ad alcuna scelta fatta per il contrasto alla pandemia. D’altronde, “i banchi a rotelle si trovano in tutta Europa, anche nelle scuole dei gesuiti, quelle frequentate da Draghi”.

Chissà se gli ultimi avvenimenti la faranno ricredere. Se prima si poteva discutere del presunto fallimento dei banchi rotelle, adesso questo insuccesso non ha più alcun dubbio.

Banchi a rotelle: il nuovo Governo è costretto a ritirarli

È stato Il Tempo a svelare quanto successo. In poche parole ci sono state scuole che nell’acquistare banchi monoposto non hanno tenuto in considerazione quelle che sono le misure massime consentite. Ci sono dei banchi, infatti, di lunghezza 74 centimetri anziché di 60 come vuole la regola.

Troppo lunghi per garantire il distanziamento in classe, quello che dunque sarebbe dovuto essere il loro principale scopo. Ma attenzione, perché oltre a essere inutili possono essere persino pericolosi.

Come si legge sul quotidiano, infatti, “a seguito di specifiche analisi merceologiche è emerso che gli arredi scolasticinon rispettano le norme anti-incendio. Si tratta di 110 mila banchi in 136 diverse scuole d’Italia, i quali sono potenzialmente pericolosi in quanto in caso d’incendio potrebbero ostacolare le operazioni di fuga.

Banchi che dunque dovevano essere rimossi. E per la rimozione il Governo, questa volta Draghi, ha dovuto staccare un secondo assegno. Nel dettaglio, il generale Figliuolo, commissario straordinario per l’emergenza, ha dovuto pagare 172.987,08€ (al netto di IVA) alla ditta di trasporti Jet Air Service Spa, iscritta alla Camera di commercio italo-cinese.

Una decisione che secondo indiscrezioni è stata presa in gran segreto il 6 luglio scorso, in una riunione in cui ha partecipato anche il nuovo Ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi.

Quanto sono costati i banchi ritirati

Attenzione però, non tutti i banchi a rotelle sono stati ritirati. I contestati, infatti, sono solamente quelli realizzati dalla portoghese Nautilus, con la quale sono stati sottoscritti due diversi contratti da 10 milioni di euro complessivi, per la fornitura di 180 mila banchi. 110 mila di questi, però, non erano in regola, per uno spreco di 7,3 milioni di euro.

Va detto che le cifre non sembrano equivalere a quanto dichiarato dalla Azzolina. Le carte parlano chiaro: per la fornitura dei banchi Nautilus, circa la metà di quelli che l’ex Ministro dell’Istruzione dichiara di aver acquistato, sono stati spesi 10 milioni di euro. Com’è possibile che si sia arrivati ai 119 milioni dichiarati dall’ex Ministro non è dato sapere.

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