Azioni Ubi Banca in forte calo (-8,05%). Ecco il nuovo piano industriale

Antonio Atte

27/06/2016

Azioni Ubi Banca: crolla il titolo a Piazza Affari. Nel primo pomeriggio è stato comunicato il piano industriale 2019/2010: ecco i dettagli.

Azioni Ubi Banca in forte calo (-8,05%). Ecco il nuovo piano industriale

Azioni Ubi Banca: crolla a 2,38 euro (-8,05%) il titolo Ubi Banca a Piazza Affari, e a incidere non è solo il clima di incertezza dovuto alla Brexit o il downgrade di target price stabilito dagli analisti di Citi, che hanno portato il prezzo obiettivo da 4,9 euro a 3,3 euro.

A influenzare l’andamento negativo del titolo è anche il pessimismo che ha accompagnato l’approvazione, da parte del consiglio di sorveglianza, del piano industriale 2019/2020, i cui dettagli sono stati diffusi nel primo pomeriggio.

Azioni Ubi Banca, piano industriale: la Banca Unica

Sotto l’aspetto organizzativo, sarà adottata una struttura operativa di partenza, la Banca Unica, che nascerà entro la prima metà del 2017 dalla fusione per incorporazione in Ubi Banca di: Banca Popolare di Bergamo, Banco di Brescia, Banca Popolare Commercio e Industria, Banca Regionale Europea, Banca Popolare di Ancona, Banca Carime e Banca di Valle Camonica.

Tale accorpamento - si legge nel piano industriale - dovrebbe comportare risparmi a regime di oltre 80 milioni di euro lordi, ai quali si sommerebbero “i benefici fiscali sul trasferimento dei dividendi infra-gruppo”.

Azioni Ubi Banca, piano industriale: emissione di un massimo di 75,8 mln di azioni

L’operazione comporterà l’emissione di un massimo di 75,8 milioni di azioni e “la massima diluizione dal riacquisto di tutte le minorities, anche marginali, è pari al 7,8% a fronte di un beneficio sull’utile più che proporzionale in arco Piano”. E’ previsto un beneficio in termini di CET1 fully loaded pari a circa 30 punti base.

Azioni Ubi Banca: esuberi e filiali

Il documento diffuso dal gruppo, inoltre, prevede l’uscita di 2.750 dipendenti e l’ingresso di circa 1.100 risorse, con chiusura di quasi 280 filiali, passando dalle 1.529 filiali delle banche rete a fine 2015 a 1.250 punti vendita a fine 2019.

Fonti di stampa, prima dell’annuncio, avevano ipotizzato un numero di esuberi pari a 1.300 unità e la chiusura di quasi 300 punti vendita.

In conseguenza di questo insieme di azioni, bilanciato e distribuito su tutte le componenti”, il gruppo prevede un utile netto del 2019 pari a circa 730 milioni con un ROTE - return on tangible equity, ovvero l’indicatore che misura il tasso di rendimento sul patrimonio netto tangibile - del 9,4%, mentre nel 2020 l’utile dovrebbe superare i 870 milioni con un ROTE del 10,6%.

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