Analisi materie prime: oro sui minimi da oltre un anno, quota 1.200 nel mirino?

Ufficio Studi Money.it

3 Agosto 2018 - 11:14

Il ribasso dell’oro potrebbe trovare una pausa dopo le perdite di queste settimane: l’attuale zona supportiva a 1.200 $ avrebbe la possibilità di creare le condizioni per una piccola ripresa

Analisi materie prime: oro sui minimi da oltre un anno, quota 1.200 nel mirino?

Sui mercati internazionali prosegue la debolezza dell’oro, con le quotazioni spot che dall’11 aprile scorso hanno messo in atto un ribasso di oltre 10 punti percentuali senza mai prendere respiro. A dispetto delle tensioni geopolitiche che penalizzano il sentiment dei mercati, il metallo giallo pare aver perso la sua funzione di bene rifugio per eccellenza, diventando invece un mercato che si basa più sui movimenti della divisa valutaria in cui è denominato, ovvero il dollaro americano.

Oro sui minimi da oltre 12 mesi, prosegue la fase ribassista. Fonte: Bloomberg

A poche ore dalla pubblicazione del dato sui Non Farm Payrolls, però, le quotazioni dell’oro stanno approcciando l’importante cifra psicologica di 1.200 dollari l’oncia, area dove potrebbero finalmente trovare una zona di interesse per i compratori. Graficamente si può notare quanto sia ingente la forza del ribasso, con i corsi che hanno frantumato ogni supporto incontrato precedentemente.

Ora l’oro potrebbe rimbalzare per un paio di punti percentuali: il supporto a 1.202,50 dollari ereditato dai minimi del 22 febbraio 2016 avrebbe tutte le carte in regola per produrre una ripresa delle quotazioni, dato che oltre la valenza grafica avrebbe anche quella psicologica dato dalla cifra tonda di 1.200 dollari l’oncia.

Se anche tale supporto dovesse cedere, invece, i prezzi potrebbero dirigersi in primo luogo verso area 1.180 dollari e poi fino alla zona dei 1.150 dollari.

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Strategie operative su Oro

Elaborazione Ufficio studi Money.it

Visto e considerato l’estensione del ribasso si potrebbero adottare strategie di matrice long che puntino ad una presa di respiro delle quotazioni, che appaiono come stressate.

A tal proposito si potrebbero adottare strategie di stampo rialzista, già nella seduta odierna, che abbiano come punto di entrata un recupero di quota 1.221,17 dollari (graficamente si formerebbe una bullish engulfing) e con stop loss a 1.194 dollari. L’obiettivo primario in questo caso si potrebbe trovare a 1.250 dollari e quello finale a 1.255 dollari l’oncia.

Se i corsi dovessero invece scendere e formare un pattern di inversione rialzista ad una candela, come ad esempio un Hammer sul supporto menzionato prima, allora si potrebbe adottare un tipo di operatività rialzista che abbia entrata collocata al superamento dei massimi di tale pattern e stop loss sotto i suoi minimi. Obiettivo intermedio e finale sarebbero individuabili rispettivamente a 1.235 e 1.250 dollari l’oncia.

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