4 rischi di instabilità sono in arrivo la prossima settimana

Violetta Silvestri

01/12/2023

01/12/2023 - 15:24

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4 temi chiave della prossima settimana possono trasformarsi in altrettanti rischi di instabilità per i mercati. Quali sono questi fattori da monitorare assolutamente nei prossimi giorni.

4 rischi di instabilità sono in arrivo la prossima settimana

La prossima settimana sarà ricca di spunti per gli investitori, che già intravedono 4 rischi per la stabilità finanziaria.

Le Borse mondiali riceveranno nuovi impulsi da dati macroeconomici strategici sulle potenze globali, mentre i mercati sono avvolti in un clima di entusiasmo per la fine dei rialzi dei tassi da parte delle banche centrali (e le scommesse che tagli al costo del denaro siano ormai prossimi nel 2024).

Stati Uniti, Europa e Cina restano sotto i riflettori, ma anche le nazioni emergenti destano interesse visto che storicamente il mese di dicembre ha registrato risultati positivi. Dall’economia Usa alle questioni anche politiche europee fino alle statistiche sulle migliori opportunità di guadagno in Borsa, sono 4 i rischi di turbolenze sui mercati nei prossimi giorni.

1. Euforia a novembre sui mercati. E a dicembre?

La prima settimana di negoziazioni di dicembre è carica di aspettative.

I titoli azionari globali, infatti, hanno registrato la migliore performance mensile degli ultimi tre anni a novembre e le obbligazioni globali investment grade hanno reso quasi il 4% nel miglior mese mai registrato dal 1997.

In questo contesto è ormai diffusa la convinzione che i tassi di interesse verranno tagliati già nella prima metà del 2024. La Federal Reserve e la Bce, diffidenti nei confronti dell’euforia del mercato che allenta le condizioni finanziarie, potrebbero però iniziare a reagire. E a sgonfiare questo entusiasmo, riportando in agenda il ritornello dei tassi “più alti e più a lungo”.

2. Caos Europa

L’Europa si prepara a un mese di dicembre molto incerto. Le delicate faccende politiche interne di Spagna e Portogallo e ora il caos in Germania e nei Paesi Bassi del dopo elezioni, preannunciano nuova incertezza in vista di un 2024 ricco di appuntamenti elettorali. Non ultimo, quello di giugno per rinnovare la composizione del Parlamento europeo.

Dopo la tegola giunta dalla sentenza della Corte costituzionale di novembre, la Germania si trova ad affrontare un buco nel bilancio del prossimo anno. Le notizie da Berlino rimangono al centro dell’attenzione e una correzione fiscale significa che l’economia rischia di contrarsi per il secondo anno consecutivo.

Sul fronte politico, degno di nota è quanto accaduto nei Paesi Bassi con la vittoria elettorale scioccante dell’estrema destra anti-Ue Geert Wilders (che deve ancora trovare una coalizione per governare).

Le turbolenze in due pesi massimi dell’Ue non sono gradite proprio mentre il blocco cerca più soldi dai membri e i ministri delle finanze si incontrano venerdì prossimo per trovare un accordo sulle nuove regole fiscali.

Non solo, a surriscaldare la settimana europea arriverà anche il primo vertice Ue-Cina in quattro anni, che si terrà dal 7 all’8 dicembre.

3. Occupazione Usa sotto la lente

Gli investitori sono in attesa del rapporto sull’occupazione statunitense dell’8 dicembre. Dopo un rimbalzo che ha portato l’indice S&P 500 a un passo dal nuovo massimo dell’anno, i dati macro sulla prima potenza economica mondiale possono far cambiare direzione agli indici di Wall Street.

I numeri sugli occupati non dovranno rompere quel fragile equilibrio tra il raffreddamento dell’inflazione e la crescita resiliente che ha spinto i prezzi degli asset finora.

Un numero troppo elevato potrebbe invece minare le scommesse secondo cui la Fed inizierà ad allentare la politica monetaria prima del previsto, presentando un ostacolo al forte rally del quarto trimestre di azioni e obbligazioni.

Un numero debole, d’altro canto, potrebbe suscitare il timore che l’economia stia iniziando a ribaltarsi dopo 525 punti base di aumenti dei tassi, attenuando potenzialmente la propensione al rischio per paura di una recessione.

Gli economisti intervistati da Reuters prevedono che l’economia americana aggiungerà 175.000 posti di lavoro a novembre, contro i 150.000 di ottobre.

4. Mercati emergenti

Novembre è stato un mese positivo per i mercati emergenti, con i titoli che sono aumentati del 7,5% per il mese migliore da gennaio.

Le obbligazioni sia in valute locali che in dollari hanno guadagnato il 6%, mentre un rimbalzo del 10% da parte dello shekel israeliano e un rialzo del 5-6% da parte delle valute dell’Europa centrale hanno portato l’indice FX EM di MSCI al suo massimo da aprile 2022.

Dicembre è un mese solitamente propizio per l’indice dei mercati emergenti, aumentato ogni dicembre dopo il calo del 2015 con le azioni che hanno registrato discreti guadagni in tre degli ultimi quattro.

L’andamento dipenderà da dove andranno i rendimenti obbligazionari e i premi di rischio, o “spread”, ma molte delle grandi società di investimento sembrano piene di aspettative positive.

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