Scuola, in arrivo il decreto sui Superprof? L’allarme del M5S

Simone Micocci

27 Ottobre 2016 - 15:14

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Scuola e Università: presto verrà approvato un decreto per l’assunzione di 500 “Superprof ”nominati da Renzi. Polemiche del mondo universitario e del Movimento 5 Stelle.

Scuola, in arrivo il decreto sui Superprof? L’allarme del M5S

Scuola, novità: i professori universitari verranno scelti per chiamata diretta dal Presidente del Consiglio?

Pochi mesi fa il Governo ha introdotto la chiamata diretta per le scuole elementari, medie e superiori, ma nei prossimi mesi questo provvedimento potrebbe essere esteso anche alle Università.

Ne è convinta Silvia Chimienti, deputata per il Movimento 5 Stelle, che tramite un post pubblicato su Facebook ha messo in allarme i docenti per l’arrivo di un decreto governativo rinominato come il “Superprof”.

Nel dettaglio, la Chimienti ha dichiarato che il “Superprof” è un atto con cui il Governo Renzi vuole continuare nella sua opera di “accentramento dei poteri”. Ma di cosa si tratta e quali insegnanti riguarderà il decreto “Superprof”? Vediamolo insieme.

Scuola, arriva il Superprof: i docenti universitari saranno scelti da Renzi

Il decreto governativo menzionato da Silvia Chimienti sul suo post di Facebook è quello che riguarda l’assunzione di 500 nuovi professori universitari, per le cosiddette “cattedre Natta”. Tuttavia, questi nuovi professori non verranno scelti tramite concorso, bensì saranno scelti per chiamata diretta da 25 commissioni presiedute da personalità selezionate direttamente da Renzi.

Secondo la Chimienti, con questa mossa Renzi punta a mettere sotto il proprio controllo il mondo dell’Università.

Il mondo delle Università, già caratterizzato da “baronie” e da “parentele” e in cui i “nostri giovani talentuosi faticano ad emergere”, per la Chimienti non ha bisogno di questo decreto che porterebbe ad un sistema ancora più accentrato.

A tal proposito il Movimento 5 Stelle ha scelto di schierarsi contro la decisione del Governo Renzi di selezionare, quasi direttamente, 500 nuovi docenti universitari.

L’assegnazione di queste cattedre deve avvenire tramite concorso”, fanno sapere dal Movimento.

Un’altra soluzione alternativa, presentata dal M5S durante il Question Time al Ministro Giannini, riguarda la selezione dei presidenti delle commissioni. Questa dovrebbe essere affidata al vaglio del Consiglio Universitario Nazionale, un organo terzo super partes che garantirebbe una maggiore autonomia del sistema universitario da quello politico.

Quali danni potrebbe portare questo sistema accentratore? Secondo il M5S in questo modo si generano “condizionamenti e relazioni pericolose, meccanismi clientelari che tutto fanno tranne che premiare il merito e l’indipendenza e quindi far progredire il nostro Paese”.

Scuola, decreto Superprof: le polemiche degli insegnanti

Il professor Giuseppe De Nicolao, docente a Pavia, della redazione Roars, ha sottolineato che al momento non ci sono smentite riguardanti la nomina da parte del Presidente del Consiglio di 500 nuovi docenti universitari. Quindi, in attesa che il Governo faccia chiarezza sulla questione, non ci sono elementi per pensarla diversamente.

De Nicolao, così come la Chimienti, ha posto l’attenzione sugli effetti negativi che potrebbero scaturire dal decreto. Secondo il professore ciò potrebbe portare ad un peggioramento del meccanismo di selezione poiché in questo caso ci “sarebbe un uomo solo al comando che decide tutto”.

Perché Renzi dovrebbe trarre qualche vantaggio dal decreto? Il docente di Pavia ha ricordato che alcune cattedre, come ad esempio diritto costituzionale e del lavoro, “hanno un impatto sulle politiche del Governo”. Quindi, avere un professore costituzionalista che potrebbe influenzare le opinioni degli studenti su alcune tematiche come il referendum costituzionale o il Jobs Act, potrebbe fare molto comodo al Governo in carica.

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