Polizia postale e cyber spionaggio: come collaborare?

Vittorio Proietti

11 Gennaio 2017 - 18:35

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Come collaborare contro il cyber spionaggio? La polizia postale indaga su crimini informatici, pornografia, pedofilia nel web, gioco d’azzardo illecito online. Tutte le informazioni su chi ci protegge.

Polizia postale e cyber spionaggio: come collaborare?

La Polizia Postale in Italia conta circa 2 mila uomini, distribuiti per sezioni territoriali e compartimenti regionali: l’obiettivo è mettere a frutto le conoscenze informatiche, le nuove tecnologie disponibili, unendole all’esperienza di polizia giudiziaria. Anche nel web, come abbiamo potuto vedere negli ultimi due giorni, possono essere commessi reati molto gravi.

Il cyber spionaggio è uno di questi illeciti gravi: se esistono obiettivi sensibili fisici, ad essi corrispondono altrettanti obiettivi informatici ugualmente importanti per la sicurezza della nazione. Un esempio è proprio la posta privata dei rappresentanti del Governo e delle Istituzioni più importanti dello stato.

Chi ci protegge sa benissimo che venire a conoscenza di informazioni confidenziali sull’esito di votazioni, come si potrebbe facilmente ottenere violando l’account di un primo ministro, oppure di movimenti finanziari direttamente alla fonte, magari accedendo a dossier e filesecretati con le credenziali di un membro della BCE, può portare a sconvolgimenti disastrosi.

La Polizia Postale: combattere i cyber criminali

La Polizia Postale sa che la mancanza di confini per attività illecite nella rete impone, a chi ci protegge, una presenza capillare sul territorio nazionale, ma anche una collaborazione a livello internazionale: solo in questo modo si può assicurare la perseguibilità di chi delinque.

I cyber criminali non sono sciocchi, internet consente di agire ad una latitudine e risiedere in tutt’altra zona, come è avvenuto per il caso Occhionero: abitando a Londra si può agire indisturbati anche in Italia, basta possedere un programma ben congegnato per essere invisibile.

La Polizia Postale italiana è attiva e ricopre molti incarichi operativi, vediamo quali:

  • raccoglie segnalazioni e coordina indagini sulla diffusione della pornografia illegale e della pedopornografia in Internet o tramite altre reti di comunicazione; una volta identificati compone una black list dei siti pedofili;
  • combatte il cyber terrorismo monitorando costantemente la rete e gli obiettivi sensibili identificati;
  • chiude i circuiti di condivisione di file e tutti quei servizi Internet che consentono la circolazione di opere che violano le leggi sul diritto d’autore;
  • indaga sulle attività di hacking, cioè le operazioni dannose per terzi compiute dai criminali di internet, veri e proprio fuorilegge;
  • protezione delle strutture statali e aziendali più critiche, come banche o enti governativi;
  • indaga sui crimini in attività bancarie online, oppure sul commercio e della circolazione di denaro;
  • analisi criminologica dei fenomeni emergenti, per prevenirne l’espansione e facilitarne la futura soppressione;
  • analisi della corretta gestione di giochi e scommesse on line, dietro i quali si celano frequentemente fiorenti attività criminali;

L’attività più importante resta collaborare con le forze di polizia informatica estera, poiché solo in questo modo è possibile impedire il proliferare di fenomeni criminali.

Polizia Postale e cyber spionaggio: come collaborare

Il cyber spionaggio è un reato molto sofisticato, eppure, nel caso Occhionero citato in questi giorni, dove si mescolano poteri forti e interessi ben più grandi del semplice reato di violazione di account o credenziali personali, è stato smascherato da una semplice segnalazione.

La Polizia Postale, infatti, invita gli utenti del mondo di internet ad inviare segnalazioni alla stessa, in caso di evidenza di reato o anche di sospetto: i software possono essere scaricati anche da una mail che, come in questo caso, può essere inviata da un contatto realmente posseduto.

Collaborare è semplice, basta inviare una segnalazione alla Polizia Postale stessa utilizzando uno dei metodi indicati a questo link. Attendiamo ulteriori sviluppi sulla vicenda in corso, considerando che il problema del cyber spionaggio è molto più articolato di quanto sembri.

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