Missioni militari 2017, è legge il nuovo regolamento. Ecco cosa cambia

Alessandro Cipolla

16 Gennaio 2017 - 13:15

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Dal 31 dicembre è in vigore il nuovo regolamento delle missioni militari all’estero: un provvedimento atteso da anni che pone così fine a molte discussioni di incostituzionalità. Ecco cosa cambia.

Missioni militari 2017, è legge il nuovo regolamento. Ecco cosa cambia

Regolamento missioni militari, la nuova legge è in vigore.

Dopo essere stata approvata diversi mesi fa, dal 31 dicembre la Legge quadro che regolamenta le missioni militari italiane all’estero ora è attiva. Un provvedimento questo atteso da molto a tempo, che così va colmare quella lacuna legislativa di cui da molto si discute.

Fin dalla prima operazione dal dopoguerra fuori dai nostri confini in Libano, nel lontano 1982, ci si era trovati davanti all’esigenza di conformare la legislazione italiana con le esigenze di effettuare le missioni militari internazionali.

Dalle missioni umanitarie fino alle operazioni di polizia internazionale, ma anche a tutti quelli interventi a difesa dei civili e delle popolazioni coinvolte in conflitti fuori dai nostri confini nazionali. Finalmente tutto questo ora è regolamentato anche in termini di legge.

Dopo le novità per le Forze Armate nella Legge di Bilancio 2017, vediamo allora nello specifico quelle presenti nel nuovo regolamento delle missioni militari all’estero.

Missioni militari all’estero, ecco il nuovo regolamento

Anche se già pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale fin dal 1 agosto, la Legge quadro sulle missioni militari all’estero è entrata in vigore ufficialmente dallo scorso 31 dicembre.

Nella Costituzione tutte le operazioni fuori dai confini nazionali sono vietate, tranne che per lo Stato di Guerra. Con questo nuovo regolamento sulle missioni militari fuori dai confini nazionali, vengono così a cadere tutte quelle problematiche di incostituzionalità sull’invio di forze armate per interventi in operazioni internazionali. Ecco i principali punti della legge.

  • Tutte le missioni militari italiane all’estero, sia quelle di peace-keeping che quelle di peace-emforcement, sono da considerarsi non solo quelle con il mandato delle Nazioni Unite, ma anche tutte quelle istituite nell’ambito dell’Unione Europea e delle organizzazioni internazionali di cui l’Italia è facente parte.
  • Il regolamento avrà come oggetto tutte quelle missioni militari decise per partecipare a coalizioni riguardanti una crisi specifica, in base alle decisioni dei paesi aderenti. Lo stesso criterio è ugualmente valido anche per le missioni “finalizzate ad eccezionali interventi umanitari”.
  • La nuova Legge quadro autorizza l’invio di nostri militari fuori dal territorio nazionale in ottemperanza di obblighi di alleanze, di accordi internazionali o intergovernativi e per eccezionali interventi umanitari. Il tutto però deve avvenire sempre nel rispetto della legalità internazionale e delle disposizioni e finalità costituzionali.

Missioni militari all’estero, ecco i numeri dell’Italia

Al momento sono circa 7.000 i nostri militari impegnati in missioni militari all’estero, per un totale di 30 operazioni internazionali attualmente in atto. Numeri questi a cui bisogna poi aggiungere anche tutte quelle operazioni considerate segrete.

Se poi consideriamo anche tutti gli uomini impegnati nelle città italiane nell’operazione Strade Sicure, si può calcolare che circa il 10% del totale dell’organico delle nostre forze armate sia al momento impegnato in missioni di vario genere.

I fronti più caldi sono quelli africani, soprattutto nel Nord del continente come in Libia, e quelli in Medio Oriente, dal Libano fino all’Afghanistan. Quando nel 2018 poi anche 140 militari partiranno per la Lettonia, si andrà a rafforzare anche la presenza in operazioni nel vecchio continente, con quella più numerosa che al momento vede impegnati 550 nostri ragazzi in Kosovo.

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