Detrazione IVA, DEF 2017: cambia tutto. Danneggiate imprese e professionisiti

Anna Maria D’Andrea

13 Aprile 2017 - 15:28

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Il DEF 2017 stravolge ancora una volta la disciplina Iva per imprese e professionisti: nuove regole sulla detrazione dell’Iva sugli acquisti; i commercialisti protestano.

Detrazione IVA, DEF 2017: cambia tutto. Danneggiate imprese e professionisiti

Detrazione Iva sugli acquisti: nuova stangata per le imprese con le novità inserite nel DEF 2017. Secondo quanto previsto dalla nuova disciplina normativa non sarà più ammessa la detraibilità dell’Iva nei termini previsti dal DPR 633/72.

Le nuove regole introdotte dal DEF 2017, il Documento di Economia e Finanzia meglio conosciuto come “Manovrina”, cambiano le norme sulla detraibilità dell’Iva a credito.

A pagarne le conseguenze saranno le imprese e i professionisti e già dal 2017, o meglio dall’entrata in vigore della nuova normativa.

Secondo quanto voluto da Padoan e Gentiloni in primis, per cercare di recuperare quei 3,4 miliardi di euro richiesti dalla Commissione Europea, i titolari di partita Iva dovranno fare i conti non soltanto con nuove regole sul credito Iva, ma anche con lo split payment esteso ai professionisti e sui nuovi limiti alla compensazione dei crediti fiscali.

La nuova normativa sulla detrazione dell’Iva sugli acquisti, in sintesi, dimezza i termini entro cui i titolari di partita Iva e quindi imprese e professionisti, potranno detrarre l’Iva a credito sulle fatture di acquisto.

I commercialisti hanno già manifestato i propri dubbi e disapprovazione; dopo le novità in materia di adempimenti Iva introdotte con il D.L. 193/2016 il DEF introduce ancora modifiche che vanno tutt’altro che a vantaggio di imprenditori e professionisti.

Ecco di seguito cosa cambierà con le novità in materia di detrazione dell’Iva sugli acquisti dopo l’entrata in vigore delle novità introdotte dal DEF 2017.

Detrazione IVA acquisti, DEF 2017: cambia tutto. Danneggiate imprese e professionisti

Il DEF 2017, modificando quanto previsto dal DPR 633/72 all’articolo 19, inserisce la nuova regola sulla detrazione dell’Iva sugli acquisti con la quale vengono ridotti i termini entro cui i contribuenti potranno richiederla.

Cosa cambia? Mentre attualmente è previsto il diritto alla detrazione dell’imposta sugli acquisti fino alla scadenza prevista per la dichiarazione Iva del secondo anno successivo, le nuove regole dimezzano i termini. Il DEF 2017, la “Manovrina” richiesta dall’Unione Europea, prevede che l’Iva, dal momento in cui diventa esigibile ai sensi dell’art. 6 del Decreto Iva, può essere detratta entro un anno, o meglio (usando le parole del DEF) “con la dichiarazione relativa all’anno in cui il diritto alla detrazione è sorto”.

I danni per le imprese sono evidenti e porteranno i loro effetti già a partire dal seguente periodo d’imposta nel caso di crediti Iva non detratti secondo le nuove scadenze inserite nel DEF 2017.

Novità anche per la registrazione delle fatture di acquisto, che dovranno essere registrate nel registro Iva prima della registrazione della liquidazione periodica nella quale si vuole detrarre l’Iva ed entro la scadenza della dichiarazione Iva dell’anno successivo a quello di emissione della fattura.

Detrazione IVA acquisti, DEF 2017: imprese e professionisti penalizzati, la denuncia dei commercialisti

Imprese e professionisti danneggiati dal DEF 2017 e la protesta dei commercialisti non tarda a farsi sentire.

Le novità contenute nella Manovra correttiva non piacciono ai commercialisti che, appoggiati dal Consiglio nazionale e dal presidente Massimo Miani, richiedono un intervento di modifica alle novità fortemente penalizzanti per il popolo delle partite Iva.

Lo sciopero annunciato dopo l’emanazione del D.L. 193/2016, il decreto fiscale che ha introdotto spesometro e liquidazioni Iva trimestrali, torna sulla bocca dei professionisti e, a scanso di modifiche alle novità attualmente previste, pare che nei prossimi mesi se ne tornerà a parlare.

Tra i punti contestati non soltanto le nuove regole sulla detraibilità dell’Iva ma anche lo split payment, esteso tra gli altri anche ai professionisti, e il limite di compensazione libera dei crediti fiscali, ridotto dagli attuali 15.000 euro a 5.000 euro.

I lettori interessati a consultare il DEF 2017 pubblicato sul sito del MEF possono far riferimento all’approfondimento dedicato.

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