CCNL Metalmeccanici: aumento stipendi e welfare dal 1° giugno 2017. Ecco le novità

Anna Maria D’Andrea

16/05/2017

16/05/2017 - 15:56

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CCNL Metalmeccanici: scattano a partire dal 1° giugno 2017 gli aumenti di stipendio e le misure di welfare aziendale stabilite con il rinnovo contratto metalmeccanici. Ecco tutte le novità.

CCNL Metalmeccanici: aumento stipendi e welfare dal 1° giugno 2017. Ecco le novità

CCNL Metalmeccanici: dopo l’erogazione del primo aumento sullo stipendio nel mese di marzo, a giugno 2017 è previsto un ulteriore aumento, accompagnato dall’avvio delle misure di welfare aziendale stabilite con il rinnovo del contratto metalmeccanici per il periodo 2016-2019.

Il contratto metalmeccanici per il periodo che va dal 2016 al 2019 prevede importanti novità per i lavoratori del comparto; dopo la firma dell’accordo sul rinnovo del CCNL Metalmeccanici 2017 l’approvazione del nuovo contratto da parte dei lavoratori è stata sancita con un referendum.

Un’intesa storica, quella che ha accompagnato il rinnovo del CCNL Metalmeccanici 2017, con la firma da parte di Federmeccanica, Assistal, Fiom, Fim e Uilm.

Le novità introdotte al contratto metalmeccanici sono molte ma le più rilevanti riguardano senza dubbio l’accordo per l’aumento degli stipendi e le misure di welfare aziendale, erogate a partire dal 1° giugno 2017 per un importo pari a 100 euro, che diventeranno 150 euro nel 2018 e 200 per il 2019.

Ecco quali sono le prestazioni di welfare aziendale di cui potranno usufruire i lavori del comparto e a quanto ammonta l’aumento dello stipendio stabilito con il rinnovo del CCNL Metalmeccanici 2017.

CCNL Metalmeccanici: aumento stipendi e welfare dal 1° giugno 2017. Ecco le novità

Con il CCNL Metalmeccanici 2017 è la prima volta che il welfare aziendale prende piede nel rinnovo dei contratti nazionali di categoria e i lavoratori del comparto potranno beneficiare di importanti prestazioni, che vanno soltanto a titolo esemplificativo da misure di educazione e istruzione, a incentivi per lo svago, a prestazioni di assistenza sociale.

Prima di scendere nei dettagli e capire quali le novità che nel 2017 interesseranno i metalmeccanici, è bene sottolineare che prima dell’accordo il comparto ha affrontato dei mesi di battaglia politica e sindacale. Le proteste non sono mancate e, prima dell’intesa e del sì al referendum, i lavoratori hanno portato avanti una vertenza di 13 mesi, 20 ore di sciopero, manifestazioni, presidi e centinaia di assemblee nelle fabbriche, come ha ben ricordato il leader Fim Cisl Marco Bentivogli.

Ma cosa cambia per i metalmeccanici con il nuovo contratto 2017? Tra le novità principali e una delle notizie che ha incontrato favore e apprezzamento da parte dei lavoratori metalmeccanici è l’aumento dello stipendio di circa 92 euro al mese. La somma comprende misure di welfare aziendale e il recupero per l’inflazione a partire da giugno 2017. Inoltre, con lo stipendio del mese di marzo 2017 è stato corrisposto un importo complessivo di 80 euro lordi come una tantum per il rinnovo contratto metalmeccanici.

Si tratta di importanti incentivi e agevolazioni e, oltre all’aumento dello stipendio a partire da giugno 2107, il CCNL Metalmeccanici prevede importanti misure e prestazioni di welfare aziendale. Ecco di seguito le principali novità in arrivo dopo il rinnovo contratto metalmeccanici 2016-2019.

CCNL Metalmeccanici: aumento stipendi dal 1° giugno 2017

A beneficiare delle novità introdotte al CCNL Metalmeccanici che poteranno ad un aumento previsto di circa 92 euro mensili saranno oltre un milione e quattrocentomila lavoratori, i quali sono stati chiamati inoltre a dire l’ultima parola sul rinnovo del contratto metalmeccanici per il periodo 2016-2019.

Oltre agli 80 euro erogati con lo stipendio del mese di marzo 2017, da considerarsi cone un aumento una-tantum dovuto al rinnovo del contratto, è a partire dal 1° giugno 2017 che partirà l’aumento dei minimi tabellari, esteso a ciasun anno, ovvero nel mese di giugno 2017, giugno 2018 e giugno 2019.

Per il calcolo dell’aumento verrà utilizzata una modalità di calcolo nuova, che prenderà come riferimento l’inflazione ex post della variazione IPCA (Indice dei prezzi al consumo).

Sulla base dei dati attualmente a disposizione e a scanso di variazioni IPCA rilevanti, l’aumento dello stipendio per i metalmeccanici sarà così ripartito nel corso del triennio 2017-2019, prendendo come riferimento un lavoratore inquadrato in 5° livello:

Minimo tabellarePrevisione IPCAaumento stipendio giugno
€ 1.774,89 (previsione Ipca 2016 = 0,5%) € 8,87
€ 1.783,76 (previsione Ipca 2017 = 1 %) € 17,84
€ 1.801,60 (previsione Ipca 2018 = 1,2%) € 21,62

CCNL Metalmeccanici: 100 € di welfare aziendale dal 1° giugno 2017

Oltre all’aumento dello stipendio, il CCNL Metalmeccanici in vigore per il triennio 2016-2019 introduce importanti misure di welfare aziendale, rivolte non soltanto al lavoratore ma estese anche al proprio nucleo familiare.

Con l’accordo interconfederale metalmeccanica-industria siglato il 27 febbraio 2017 sono state stabilite quali saranno le misure di welfare aziendale fruibili con il benefit di 100 euro per il 2017, 150 nel 2018 e 200 nel 2019 da parte dei lavoratori assunti con contratto metalmeccanici.

L’incentivo verrà erogato a tutti i lavoratori in forza assunti con contratto a tempo indeterminato, determinato con durata superiore ai 3 mesi. Potranno beneficiarne e senza rimodulazione sulla base dell’orario di lavoro, anche i lavoratori assunti con contratto part-time. Le linee guida sulle misure di welfare aziendale riconosciute sono state fissata con l’intesta per il CCNL Metalmeccanici 2017.

L’accordo interconfederale fornisce un elenco di servizi e prestazioni fruibili dai lavoratori assunti con contratto metalmeccanici. A titolo di esempio, si fa riferimento a:

  • corsi di formazione;
  • viaggi, abbonamenti a pay-tv o a teatri e cinema;
  • prestazioni di assistenza sociale e familiare (case riposo, badanti);
  • prestazioni di assistenza sanitaria.

Nel CCNL Metalmeccanici è inoltre prevista la possibilità di fruire dei benefit di welfare aziendale anche per prestazioni di educazione e istruzione di familiari o di assistenza ad anziani non auto-sufficienti e a beni e servizi in natura, come buoni spesa, carburante o ricariche telefoniche.

Si riporta di seguito il testo dell’accordo interconfederale per l’attuazione delle misure di welfare aziendale a partire dal 1° giugno 2017 per i lavoratori assunti con CCNL Metalmeccanici.

Accordo interconfederale metalmeccanica-industria 27 febbraio 2017
Scarica il testo dell’accordo con tutte le novità sulle misure di welfare aziendale previste dal CCNL Metalmeccanici a partire da giugno 2017

CCNL Metalmeccanici: le novità del rinnovo e i punti principali dell’intesa

Le novità introdotte dal rinnovo contratto metalmeccanici sono numerose e importanti. Vediamo quali sono i punti principali dell’intesa raggiunta e cosa cambia con il CCNL Metalmeccanici 2017.

1. Aumenti sullo stipendio: a partire da giugno 2017 i lavoratori metalmeccanici vedranno riconosciuto in busta paga un aumento di 51,7 euro per il recupero dell’inflazione, 13,5 per il salario non tassato, 7,89 euro per la previdenza, 12 euro per la sanità, 19 euro per misure di welfare e 7,69 euro per la formazione. In totale si arriverà ad un aumento mensile di 92,67 euro. A marzo 2017 sarà riconosciuto invece un benefit una tantum di 80 euro lordi. Con la chiusura di una trattativa durata più di un anno in favore dei metalmeccanici viene riconosciuto il recupero al 100% dell’inflazione per tutta la durata del contratto e il riconoscimento pieno degli scatti di anzianità.

2. Welfare: per i metalmeccanici è riconosciuto un contributo di 156 euro a titolo di assistenza sanitaria integrativa, estesa anche ai familiari a carico e ai conviventi. La somma sarà totalmente a carico dell’azienda. Inoltre sono previsti dei benefit che nel 2017 saranno pari a 100 euro, nel 2018 a 150 euro e 200 euro nel 2019. I lavoratori potranno spendere la somma in buoni carburante, spese scolastiche e altri beni o servizi.

3. Formazione: tutti i lavoratori assunti con contratto a tempo indeterminato dovranno seguire nel triennio almeno un percorso di formazione di 24 ore a carico delle aziende. Nel caso di mancanza di percorsi organizzati dalle aziende il lavoratore dovrà percepire un contributo fino a 300 euro per la formazione.

4. Diritto allo studio: ai lavoratori studenti universitari vengono riconosciuti, oltre ai giorni per sostenere gli esami e le 120 ore di permesso non retribuito, altre 150 ore triennali che potranno essere utilizzate per la preparazione degli esami. Inoltre, ai metalmeccanici vengono riconosciute altre 16 ore di permesso retribuite per gli esami.

5. Congedi parentali: ai lavoratori metalmeccanici viene riconosciuto il diritto, per ogni bambino e fino al compimento dei 12 anni di vita del figlio, al periodo di congedo parentale da utilizzare anche ad ore.

6. Previdenza complementare: la previdenza integrativa dei metalmeccanici Cometa graverà sui conti delle aziende dall’1,6% al 2%. L’obiettivo è incentivare la valorizzazione dello strumento della pensione complementare, per garantire maggiore sicurezza e stabilità futura dei lavoratori.

7. Contrattazione territoriale e rappresentanza dei lavoratori: ritorna in auge la contrattazione aziendale territoriale, per il rilancio della produttività aziendale. Inoltre le aziende dovranno dotarsi di un comitato di rappresentanza dei lavoratori, che dovrà essere consultato e convocato dall’azienda in caso di scelte strategiche che comportano anche l’intervento dei sindacati.

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Contratto Metalmeccanici: commenti positivi di Governo e sindacati

L’intesa raggiunta dai sindacati dopo 8 anni viene salutata con commenti positivi dal Governo e dai sindacati. Favorevoli le parole di Maurizio Landini, che ha parlato di una “ritrovata unità dei lavoratori”, così come il Ministro del lavoro Poletti ha affermato che il contratto

“è un bel segnale per l’industria manifatturiera che continua a rappresentare un asse di sviluppo centrale per il futuro del nostro paese”.

Infine le parole di Maurizio Sacconi, presidete della Commissione lavoro del Senato:

«la svolta è fatta e vale più delle leggi. Hanno vinto tutti gli innovatori nella rappresentanza degli imprenditori e dei lavoratori. Non un banale rinnovo ma un contratto nuovo. Welfare integrativo e diritto di apprendimento per tutti quali postmoderne tutele effettive per la sicurezza dei lavoratori. Ed esigibilità della condivisione dei risultati, attraverso il salario aggiuntivo, nelle aziende in cui si producono».

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