Bad bank europea per gestire Npl? Ecco quanto costerebbe e chi pagherebbe

C. G.

3 Febbraio 2017 - 08:59

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Una bad bank europea per gestire le sofferenze degli istituti? Ecco quanto ci costerebbe la proposta avanzata dall’Eba.

Bad bank europea per gestire Npl? Ecco quanto costerebbe e chi pagherebbe

Bad bank per smaltire Npl? Cos’è, come funziona e quanto ci costerebbe - La proposta dell’Eba, di costituire una bad bank europea per smaltire Npl inizia a delinearsi sempre di più.

Come abbiamo avuto modo di vedere nei giorni scorsi, la European Banking Authority ha infatti immaginato di creare un organismo ad hoc con l’obiettivo di aiutare le banche europee a smaltire i loro Non performing loans. Quanto costerebbe questa bad bank europea? E chi pagherebbe il denaro volto a creare il fondo necessario alla sua attività?

La proposta avanzata dal presidente dell’Eba non ha solo attirato l’attenzione degli investitori, ma ha contemporaneamente generato preoccupazioni proprio in merito al costo della bad bank europea e al finanziamento di quest’ultima.

Insomma, il progetto sarà anche alle battute iniziali, ma pare che numerosi dettagli stiano per essere messi a punto. Quanto costerebbe e chi pagherebbe per essa sono i quesiti più gettonati quando si parla di bad bank europea.

La bad bank europea, meglio definita come una Asset Management Company, avrà lo scopo di aiutare le banche a smaltire i propri Npl e la proposta dell’Eba ha già attirato l’attenzione di tutta l’Europa. Il ministro dell’economia Padoan ha definito l’idea come interessante ma ha contemporaneamente sottolineato la necessità di esaminare maggiori dettagli, tra cui il costo della stessa istituzione.

Quanto ci costerebbe la bad bank europea? Chi pagherebbe per essa? Ecco di seguito tutto quello che c’è da sapere sulla proposta avanzata dall’Eba sulla nascita di una bad bank volta a soccorrere le banche europee in difficoltà.

Bad bank europea: quanto costerebbe?

Secondo le ultime notizie provenienti da fonti europee, i soldi necessari alla nascita della bad bank europea ipotizzata dall’Eba sarebbero circa 200-250 miliardi di euro. Ecco quanto costerebbe la nuova istituzione, ma chi pagherebbe questi soldi necessari a creare il fondo della banca?

Bad bank europea, quanto costa? Ecco chi pagherebbe

Ora che abbiamo capito quanto costerebbe la bad bank europea cerchiamo anche di capire chi pagherebbe per la sua istituzione. Secondo alcune fonti europee, circa 20 miliardi di euro sarebbero stanziati dalle istituzioni nazionali. I restanti 180-230 miliardi, invece, dovrebbero essere offerti dagli investitori privati. Ecco, insomma, quanto costerebbe e chi pagherebbe per la bad bank europea.

Bad bank europea, quanto costerebbe? Cos’è e come funziona

Innanzitutto vale la pena di ricordare cos’è una bad bank. Questa è un ente creato da un istituto finanziario in difficoltà (come le banche europee) a causa della grande quantità di sofferenze. Tramite la bad bank, la banca in crisi si “sdoppia” e cede parte del portafoglio al nuovo ente che ha lo scopo di smaltire le stesse sofferenze. Sarà fattibile la nascita di una bad bank europea?

Secondo il presidente dell’Eba, Andrea Enria, una bad bank europea riuscirebbe a sanare i fallimenti del mercato derivanti dal mancato incentivo degli istituti a cedere crediti in perdita e dalla mancata simmetria tra compratore e acquirente. L’obiettivo di questa bad bank europea sarebbe anche quello di garantire una maggiore trasparenza sui prezzi acquistando crediti a valore di mercato, creando una massa critica e reperendo fondi privati. Ecco come funziona un istituto di questo tipo sulle sofferenze delle banche europee.

Tramite questa bad bank, insomma, gli istituti cederebbero Npl a valore di mercato, ma la differenza con i valori reali non avrebbe in teoria bisogno della copertura statale ma solo di quella di investitori privati e della stessa bad bank.

Vediamo allora quali sono tutti i dettagli della proposta avanzata dall’EPA e relativa alla nascita di questa bad bank europea volta ad aiutare le banche in difficoltà con le loro sofferenze. Come funziona, cos’è e cosa prevede?

Bad bank europea, quanto costerebbe? Ecco come funziona

Come è stato proposto dal già citato Enria, la bad bank europea dovrebbe assumere la forma di una società in grado di gestire 1000 miliardi di Npl provenienti dalle banche del blocco. Tale bad bank non andrebbe ad inficiare la procedura di bail in proprio perché, come accennato in precedenza, l’istituto otterrebbe sofferenze a prezzo di mercato, creerebbe massa critica e reperirebbe fondi dallo stesso mercato. Ecco come funziona una bad bank.

Bad bank europea, quanto costa? Cos’è, come funziona e cosa succede se fallisce

Ove la bad bank non riuscisse a cedere i crediti deteriorati nel tempo prefissato, le banche europee dovrebbero riprendersi gli asset e assorbire le perdite in toto in modo da far scattare la ricapitalizzazione preventiva da parte dei singoli stati membri della bad bank stessa. Per evitare la ripercussione del fallimento sugli altri stati, un bail in imporrebbe perdite ad azionisti e obbligazionisti. La bad bank sarebbe dunque esente dalla mutualizzazione di rischi, mentre le regole sugli aiuti di Stato sarebbero rispettate.

Bad bank: cos’è e come funziona? I punti critici del piano su Npl

Nonostante la proposta sia stata già appoggiata dal direttore generale dell’ESM, Klaus Regling, la sua implementazione dovrà fronteggiare diverse difficoltà. In primo luogo ci si chiede chi sarà davvero disposto a finanziare la bad bank europea. Tra le difficoltà da superare lo stesso Enria ha citato anche la governance del nuovo istituto e il ruolo degli esecutivi che entreranno nella bad bank. Ecco, insomma, quanto costerebbe la bad bank europea, come funzionerebbe e chi pagherebbe per la sua implementazione.

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