Anticipo Tfr, quando si può richiedere e importo

Simone Micocci

27/03/2024

28/03/2024 - 07:49

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In quali casi si può fare domanda di anticipo del Tfr? E quanto spetta? Di seguito una guida completa per il lavoratore che ha urgente bisogno di soldi.

Anticipo Tfr, quando si può richiedere e importo

L’anticipo del trattamento di fine rapporto (Tfr) consiste nella possibilità di richiedere all’azienda una parte della liquidazione fino a quel momento maturata.

Si può fare domanda di anticipo anche per il Tfr destinato al fondo pensione, ma in tal caso le regole dipendono da quanto stabilito dall’ente di riferimento. Di seguito, quindi, ci concentreremo sul Tfr lasciato in azienda.

Se ne può fare domanda nelle circostanze previste dalla legge, con il contratto collettivo di riferimento che potrebbe comunque definire un trattamento di maggior favore.

Per rispondere alla domanda su quando si può richiedere l’anticipo del Tfr (che non va confuso con l’acconto) possiamo dire ne hanno la facoltà quei i lavoratori che hanno urgente bisogno di liquidità per una delle motivazioni previste dalla normativa.

Tale possibilità è tuttavia preclusa ai dipendenti pubblici, i quali possono richiedere l’anticipo del trattamento di fine servizio a banche e all’Inps solo alla cessazione del rapporto di lavoro al fine di ridurre le tempistiche di pagamento.

Ovviamente, la somma che viene erogata a titolo di anticipo è soggetta a tassazione, al pari di quanto previsto per gli altri emolumenti della retribuzione. Vediamo quindi come funziona oggi l’anticipo del Trattamento di fine rapporto, facendo un elenco di tutte quelle ragioni che ne giustificano la richiesta.

Chi può richiedere l’anticipo del Tfr

Per la richiesta di anticipo del Tfr bisogna soddisfare una serie di requisiti.

Come anticipato, può essere avanzata da tutti i lavoratori dipendenti del settore privato, a patto che siano in azienda da almeno 8 anni. Non esiste alcuna deroga alla suddetta norma: non è mai possibile, dunque, richiedere l’anticipo prima che siano decorsi almeno 8 anni dall’assunzione.

Ai dipendenti pubblici non è invece consentito richiedere l’anticipo del Tfr in costanza di rapporto di lavoro.

Per quante volte si può richiedere e limiti in azienda

È il Codice Civile, all’articolo 2120, commi 6-11, a indicare le circostanze in cui è possibile fare richiesta di anticipo del Tfr. Il lavoratore può presentare richiesta nel rispetto delle seguenti condizioni:

  • l’anticipo Tfr deve essere contenuto nei limiti del 70% del trattamento spettante nel caso di cessazione del rapporto alla data della richiesta (art. 2120 c.c., c. 6);
  • l’anticipo Tfr deve essere altresì contenuto nei limiti del 10% degli aventi titolo e, comunque, del 4% del numero totale dei dipendenti (art. 2120 c.c., c. 7);
  • l’anticipo Tfr può essere ottenuto una sola volta nel corso del rapporto di lavoro (art. 2120 c.c., c. 9).

Dunque, il dipendente può chiedere - una sola volta senza eccezioni - l’anticipo fino a un massimo del 70% dell’importo fino ad allora maturato. Da parte sua l’azienda è chiamata a soddisfare annualmente le richieste entro il limite del 10% degli aventi titolo, e comunque del 4% del numero totale di dipendenti.

Per quali motivazioni richiedere l’anticipo del Tfr

La legge ha disposto che il lavoratore ha diritto a chiedere il trattamento di fine rapporto in anticipo soltanto in determinate situazioni e qualora si trovi nella condizione di dover affrontare spese improvvise e inderogabili.

In sostanza la richiesta del lavoratore deve essere “giustificata” e deve avere dei motivi ben precisi, ovvero:

  • sostenere eventuali spese sanitarie per terapie e interventi straordinari riconosciuti dalle competenti strutture pubbliche (art. 2120 c.c., c. 8 lett. a);
  • provvedere all’acquisto della prima casa di abitazione per sé o per i figli, documentato con atto notarile (art. 2120 c.c., c. 8 lett. b);
  • sostenere eventuali spese da sostenere durante i periodi di fruizione dei congedi parentali e per formazione del lavoratore (art. 5 D.Lgs. 151/2001 e art. 7 Legge 53/2000), come nei periodi di congedo facoltativo a seguito della nascita di un figlio o di conseguimento titolo e partecipazione ad attività di formazione.

Come anticipato, i contratti nazionali del lavoro possono intervenire a disciplinare casi in cui è ammessa la richiesta di anticipo Tfr, anche in situazioni diverse da quanto disposto dal Codice Civile.

Anticipo Tfr per ristrutturazione

Una delle domande che i lavoratori che devono sostenere spese straordinarie si pongono è se si può richiedere anticipo del trattamento di fine rapporto in caso di ristrutturazione della propria casa.

Bisogna specificare che nel Codice Civile tale possibilità non è ammessa ma che la facoltà di erogare l’importo al lavoratore è determinata dalla scelta finale del proprio datore di lavoro.

Negli anni la giurisprudenza ha affrontato in più di un’occasione tale questione, stabilendo che l’anticipo può essere richiesto per le spese di ristrutturazione della prima casa - sia propria che dei figli - ma solo quando l’intervento è necessario per rendere abitabile l’edificio. Sono dunque esclusi i normali interventi di manutenzione, di ampliamento e di semplice abbellimento.

Pertanto, chi vuole richiedere l’anticipo del Tfr per far fronte a delle spese di ristrutturazione dovrà allegare i documenti per certificare i motivi per cui si procede con gli interventi. Sarà l’azienda comunque a decidere se concedere o meno l’anticipo in base alle motivazioni indicate.

Quando non è possibile chiedere l’anticipo del Tfr?

Come abbiamo visto la legge italiana prevede dei casi ben precisi e specifici per la richiesta del Tfr, che devono essere rispettati dal lavoratore. Inoltre, ad alcune categorie di lavoratori la richiesta non è concessa pur avendo le caratteristiche e le motivazioni per avanzare la domanda. Non possono infatti presentare richiesta di Tfr:

-* dipendenti pubblici;

  • dipendenti private di aziende in crisi;

Inoltre, come abbiamo accennato, la legge per tutelare le imprese di piccole dimensioni ha stabilito che il datore di lavoro ogni anno può erogare anticipi nella misura massima del 10% dei richiedenti, nel limite del 4% dei dipendenti. Quindi, anche se il dipendente soddisfa i requisiti sopra indicati non può ottenere l’anticipo del Tfr nel caso in cui l’impresa abbia già sforato i limiti annuali.

Come chiedere l’anticipo del Tfr

Il dipendente che è in possesso di tutti i requisiti necessari per ottenere in anticipo una parte di liquidazione, deve farne richiesta per iscritto al datore di lavoro.

Nel dettaglio, deve compilare un modello come il Fac-Simile che trovate di seguito, allegando una copia di un documento di riconoscimento e tutti i documenti che certificano la motivazione per la quale si richiede l’anticipo.

Ad esempio se si richiede l’anticipo della liquidazione per l’acquisto della prima casa, per sé o per i propri figli, sarà necessario presentare l’atto notarile che lo dimostri. Per le spese mediche invece è necessario un documento rilasciato da una struttura sanitaria pubblica con il quale si attesta la straordinarietà degli interventi.

FAC-SIMILE Richiesta anticipo TFR
Clicca qui per scaricare il modello per la richiesta, da presentare per iscritto al datore di lavoro, per l’anticipo del Trattamento di Fine Rapporto.

Il datore di lavoro a sua volta fa sottoscrivere al dipendente una dichiarazione liberatoria con la quale il dipendente conferma di aver ricevuto una parte di liquidazione.

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