Alternanza scuola-lavoro 2017: guida per studenti e imprese

Anna Maria D’Andrea

28 Dicembre 2016 - 19:00

condividi

Alternanza scuola-lavoro 2017: come funziona? Ecco una guida alle principali novità e alle regole per studenti e imprese.

Alternanza scuola-lavoro 2017: guida per studenti e imprese

Alternanza scuola-lavoro 2017: con la riforma della Buona Scuola firmata Renzi e Giannini, la legge 107/2015, i percorsi di avvio al lavoro e di acquisizione di competenze pratiche legate al proprio percorso di studi prendono nuova luce. A partire dall’anno accademico 2016/2017 sono molte le novità che interesseranno studenti coinvolti nel progetto e imprese che decideranno di aderirvi.

Di cosa si tratta? L’alternanza scuola-lavoro consiste nella possibilità per gli studenti di essere avviati ad attività lavorative, con l’obiettivo di implementare metodologie didattiche differenti e di creare un raccordo tra scuola, territorio e mondo del lavoro. La recente riforma della scuola voluta dal Ministro dell’istruzione Giannini ha notevolmente rafforzato il progetto dell’alternanza scuola-lavoro ed è stato previsto un monte orario obbligatorio maggiore da dedicare ai progetti.

Per gli studenti che potranno accedere ai percorsi di avvio al lavoro grazie all’alternanza sarà prevista anche una valutazione a valere sull’esito finale e sui crediti scolastici da conseguire. Ma le novità non riguardano soltanto gli studenti: le imprese che decideranno di intraprendere percorsi di alternanza scuola-lavoro con i giovani studenti delle scuole superiori dovranno rispettare specifiche regole, tra cui l’iscrizione al registro delle imprese.

Quali sono le novità che hanno preso avvio con l’anno accademico 2016/2017? Ecco una guida all’alternanza scuola-lavoro per studenti e imprese.

Alternanza scuola-lavoro 2017: guida per studenti e imprese

L’alternanza scuola-lavoro 2017 è la possibilità per gli studenti delle scuole superiori di svolgere esperienze di lavoro durante l’anno scolastico e, con le ultime novità previste dalla riforma della Buona Scuola, sono previste importanti modifiche a quanto previsto dalla normativa.

L’obiettivo dell’alternanza scuola-lavoro che coinvolgerà studenti e imprese è non soltanto di avviare i giovani a percorsi di lavoro in linea con il proprio curriculum di studi, ma anche di rafforzare il rapporto tra scuola, territorio ed imprese. L’esperienza di lavoro diventa parte della formazione scolastica, soggetta a valutazione e all’attribuzione dei crediti scolastici commisurati alla durata e al percorso di alternanza.

Studenti e imprese si trovano in questo periodo a confrontarsi con le importanti novità dell’alternanza scuola-lavoro: non da ultime, le nuove regole relative alle ore da dedicare alle attività di lavoro e agli studenti coinvolti. A partire dall’anno accademico 2016/2017 saranno avviati all’attività lavorativa anche gli studenti dei licei, a partire dagli iscritti al terzo liceo per un massimo di 200 ore che salgono invece a 400 quelle previste per gli studenti di istituti professionali.

Scuola e lavoro andranno di pari passo e l’alternanza sarà obbligatoria per tutti gli studenti. Le attività previste potranno essere effettuate anche al di fuori dell’orario scolastico, sulla base delle regole stabilite da imprese e istituti scolastici e sulla base di quanto stabilito dalla Carta dei diritti e dei doveri presentata in concomitanza alla riforma Giannini della Buona Scuola.

Si tratta di importanti novità che mirano a rafforzare il progetto e a fornire maggiori competenze pratiche agli studenti sin dai primi anni delle scuole superiori. Vediamo nel dettaglio cosa cambia, regole e come funziona l’alternanza scuola-lavoro 2017 per studenti e imprese.

Alternanza scuola-lavoro 2017: studenti, regole e novità

L’alternanza scuola-lavoro a partire dal 2017 avrà durata triennale, così come previsto dalla legge 107/2015 della Buona Scuola. L’obiettivo principale dei percorsi di avviamento al lavoro proposti da scuole e imprese sarà quello di sviluppare le competenze pratiche previste dal percorso di studi sul piano educativo, culturale e professionale. L’alternanza scuola lavoro dovrà contribuire, attraverso l’esperienza pratica, a costruire le competenze dello studente e, sulla base delle nuove regole, gli studenti dovranno progettare un piano di apprendimento pratico continuativo durante i tre anni di studio.

Quali sono le regole che riguardano gli studenti previste dalla nuova alternanza-scuola lavoro? La riforma della Buona Scuola prevede un’attenzione particolare al percorso di studi e all’avviamento all’attività lavorativa per gli studenti sulla base del proprio specifico corso di studi. Il percorso dovrà essere attuato dai Consigli di Classe e sarà inserito nel Piano dell’Offerta Formativa; avrà durata triennale e il percorso sarà caratterizzato da gradualità e continuità. Gli studenti dovranno frequentare, per la validità del percorso di alternanza, almeno 3/4 delle ore previste dal progetto.

I periodi di alternanza scuola-lavoro 2017 potranno essere svolti dagli studenti durante le ore scolastiche ma anche in momenti diversi da quelli previsti dal calendario delle lezioni, come nel caso di attività a carattere stagionale ed è inoltre prevista la possibilità di svolgere le ore previste dal proprio curriculum scolastico anche all’estero.

Gli studenti saranno affiancati, per le 200 o 400 ore di alternanza scuola-lavoro, da un tutor interno e un tutor esterno. Sulla base di quanto previsto dalla Buona Scuola, prima dell’avvio dell’attività di alternanza gli studenti svolgeranno un percorso di orientamento e di preparazione in aula.

Tra le principali regole e novità che interesseranno gli studenti si inserisce la valutazione del percorso di alternanza scuola-lavoro al fine dell’attribuzione di crediti scolastici e per l’esame finale. Per ogni studente verrà redatta una scheda di valutazione da parte del dirigente scolastico che concorrerà alla determinazione del voto di profitto delle discipline coinvolte nell’alternanza scuola-lavoro e del voto di condotta.

Per ogni studente, alla fine del percorso di studi, verrà inoltre predisposto un certificato delle competenze acquisite durante il periodo di alternanza scuola-lavoro. Si tratta di uno dei punti cardine della nuova alternanza 2017 che, per lo studente, avrà le funzioni di:

  • testimoniare la valenza formativa del percorso, offre indicazioni sulle proprie vocazioni, interessi e stili di apprendimento con una forte funzione di orientamento;
  • facilitare la mobilità, sia ai fini della prosecuzione del percorso scolastico o formativo per il conseguimento del diploma, sia per gli eventuali passaggi tra i sistemi, ivi compresa l’eventuale transizione nei percorsi di apprendistato;
  • sostenere l’occupabilità, mettendo in luce le competenze spendibili anche nel mercato del lavoro;
  • promuovere l’auto-valutazione e l’auto-orientamento, in quanto consente allo studente di conoscere, di condividere e di partecipare attivamente al conseguimento dei risultati, potenziando la propria capacità di autovalutarsi sul modo di apprendere, di misurarsi con i propri punti di forza e di debolezza, di orientarsi rispetto alle aree economiche e professionali che caratterizzano il mondo del lavoro, onde valutare meglio le proprie aspettative per il futuro.

Le regole dell’alternanza scuola-lavoro 2017 riguarderanno anche le imprese, che dovranno adeguarsi alle novità inserite dalla legge 107 del 2015.

Leggi anche -> Scuola 2017, novità Legge 107: cosa cambia per gli studenti e le scuole superiori

Alternanza scuola-lavoro 2017: imprese, regole e novità

La nuova alternanza scuola-lavoro cambia anche le regole per le imprese che decideranno di avviare percorsi di professionalizzazione e acquisizione di competenze con gli studenti. Con la legge 107/2015 è stata stabilita l’estensione delle attività nelle quali potranno inseriri gli studenti, prevedendo collaborazioni anche all’interno di ordini professionali, musei, settori culturali, artistici, musicali ed enti sportivi.

Le imprese che invece vorranno avviare percorsi di alternanza scuola-lavoro dovranno essere iscritti nel Registro nazionale per l’alternanza costituito presso le Camere di commercio, industria e artigianato. Il registro nazionale servirà ai dirigenti scolastici per l’individuazione delle imprese o enti pubblici con i quali stipulare convenzioni.

Alle imprese sono richieste specifiche capacità, ovvero:

  • strutturali: spazi idonei all’esercizio delle attività previste dai percorsi di alternanza scuola-lavoro;
  • tecnologiche: disponibilità di attrezzature e strumenti idonei;
  • organizzative: competenze professionali adeguate allo svolgimento delle attività previste dal percorso.

Un’importante novità che riguarda studenti e imprese consiste nella possibilità di assumere i giovani tra i 15 e i 25 anni interessati a conseguire un diploma di istruzione secondari e iscritti a istituti professionali, tecnici e licei, a partire dal secondo anno di studi. L’assunzione con contratto di apprendistato non potrà essere inferiore a 6 mesi e, per il conseguimento del diploma d’istruzione secondaria di secondo grado, superiore a 4 anni.

Leggi anche -> Scuola: che cos’è il Registro Nazionale? Ecco tutte le info utili

Argomenti

Iscriviti a Money.it