Virginia Raggi: i 10 grandi problemi di Roma che non ha risolto

Alessandro Cipolla

10 Febbraio 2017 - 14:36

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Dopo quasi 8 mesi dalla vittoria elettorale, ecco i 10 grandi problemi di Roma che Virginia Raggi non ha ancora risolto. Vediamo nel dettaglio quali sono e cosa non è stato fatto.

Virginia Raggi: i 10 grandi problemi di Roma che non ha risolto

Virginia Raggi e i 10 grandi problemi di Roma che non ha ancora risolto.

Sono passati più di sette mesi dal 20 giugno 2016, giorno storico in cui Virginia Raggi con oltre il 67% delle preferenze sconfigge al ballottaggio Roberto Giachetti del Partito Democratico e diventa sindaca così di Roma.

Un traguardo storico per il Movimento 5 Stelle, che dopo Parma e Livorno in una botta sola conquista al ballottaggio delle Amministrative 2016 sia Torino che soprattutto Roma, con tutti i riflettori che da subito si spostano su Virginia Raggi.

La nuova sindaca non ha sicuramente un lavoro semplice: Roma è una città in ginocchio, spolpata dal malaffare dilagante degli ultimi anni e affetta da alcune problematiche croniche che hanno reso la vita dei cittadini quasi un inferno oltre che allontanare molti turisti.

Per Virginia Raggi e il Movimento 5 Stelle si è trattato di un autentico plebiscito quello delle urne dello scorso giugno: i cittadini romani esasperati hanno riposto in lei e nei grillini tutte le loro speranze per un reale cambiamento, come promesso dai pentastellati in campagna elettorale.

Ma dopo più di 200 giorni cosa è stato fatto dalla giunta Raggi nel concreto? Nonostante Beppe Grillo abbia elencato i 43 successi del Campidoglio in questi primi mesi, ecco i 10 grandi problemi che ancora non sono stati risolti.

Virginia Raggi: tra successi sbandierati e problemi irrisolti

Come detto in precedenza, il compito di Virginia Raggi non è certamente dei più semplici visto lo stato in cui versa Roma. Al tempo stesso nessuno pretende che la sindaca possa avere la bacchetta magica e che in un baleno risolva tutti i problemi della capitale.

I romani l’hanno votata in massa, andando per la prima volta nella loro storia contro le logiche di partito e quelle clientelari. Si è trattato non di un voto di protesta dettato dalla pancia, ma dal convincimento che la Raggi e il Movimento 5 Stelle potessero veramente cambiare le cose.

Ora sono passati più di sette mesi che non sono tanti ma neanche pochi. La speranza naturalmente è che la Raggi e la sua giunta alla fine riescano a far rialzare Roma. A mancare però sono stati i segnali forti per far capire che qualcosa stesse cambiando.

Giusti o sbagliati che siano, i provvedimenti presi da Donald Trump appena insediato alla Casa Bianca sono stati di grande impatto e in linea con le promesse fatte in campagna elettorale.

Una cosa simile si aspettava che venisse fatta anche dalla Raggi a Roma, invece la giunta finora è andata avanti quasi nel binario dell’ordinaria amministrazione, facendo parlare di sé più per le beghe personali e giudiziarie che per i risultati raggiunti.

Sicuramente parte della stampa non è molto tenera nei confronti della Raggi e del Movimento 5 Stelle, ma è innegabile che i grandi cambiamenti promessi al momento sono solo un pallido miraggio.

Virginia Raggi: i 10 problemi di Roma ancora non risolti

Ecco quali sono al momento i 10 problemi di Roma che ancora non sono stati risolti dalla giunta Raggi.

  • 1) STABILITA’ - Non è mai stata una novità per Roma cambiare assessori di continuo, ma la giunta Raggi finora è stata molto tormentata. Dal caso Lo Cicero per lo Sport a quello per l’assessore al Bilancio, con gli addii di Minenna e De Dominicis, fino alla Muraro che si è dimessa a seguito di un’inchiesta nei suoi confronti e a Paolo Berdini, assessore all’Urbanistica ormai praticamente commissariato. In mezzo tanti addii anche per il gabinetto e nelle partecipate.
  • 2) TRASPARENZA - Quello che si chiedeva a Virginia Raggi era finalmente una giunta cristallina e lontana dai soliti intrallazzi. Invece al momento abbiamo una sindaca indagata con tre capi di accusa così come Romeo suo braccio destro, una ex assessore che si è dimessa per essere anche lei indagata ed un dirigente fortemente voluto dal primo cittadino come Marra arrestato. Non è sicuramente il migliore degli inizi.
  • 3) BUCHE - Questa era la grande priorità della giunta pentastellata, con il no alle Olimpiadi anche giustificato in parte con la motivazione che fosse più importante mettere in sesto le strade della capitale. Il Comune ha dichiarato di aver ricoperto al momento 400 buche, i fondi stanziati per il 2017 sono gli stessi però del 2016 e girando per Roma si ha la netta sensazione che il lavoro da fare sia ancora parecchio.
  • 4) RIFIUTI - Altro cavallo di battaglia elettorale del Movimento 5 Stelle. L’assessore alle Partecipate Colomban ha detto però che il piano rifiuti non sarà pronto prima di tre mesi, a causa anche delle dimissione dell’assessore all’Ambiente Muraro. Intanto la città è ancora fortemente indietro nella raccolta differenziata, anche se il provvedimento della tracciabilità dei rifiuti edili è stato un atto molto importante.
  • 5) TURISMO - Roma deve essere fortemente rilanciata per quanto riguarda il turismo, da sempre il polmone finanziario della città. Nonostante il Giubileo appena concluso i dati però sono in costante calo, con nessuna novità in merito che al momento pare esserci all’orizzonte così come nessun grande evento capace di richiamare un gran numero di visitatori.
  • 6) CAPODANNO - In quest’ottica va letto il mancato consueto concertone di Capodanno. Va bene l’allerta terrorismo e il cercare di fare economia, ma i grandi eventi da sempre sono un gran ritorno, oltre a quello economico, anche di immagine per una città dove i turisti sono sempre meno.
  • 7) TOPI - Roma continua ad essere invasi dai topi e i fondi stanziati in occasione del Giubileo al momento sembrerebbero essere fermi. La cartolina della capitale nel mondo deve essere quella delle sue bellezze storiche e artistiche, non quella di roditori che assiepano cassonetti dell’immondizia stracolmi.
  • 8) TRAFFICO - Qualcosa in tema di mobilità e trasporti pubblici si sta muovendo, ma la situazione a Roma al momento è caotica come sempre mentre urgono scelte forti oltre che tempi certi per le opere in costruzioni da anni e non ancora terminate come la Metro C.
  • 9) ACCOGLIENZA - Molti dei migranti che arrivano nella città al momento dormono all’aperto o in ripari di fortuna all’ex Baobab, vicino la stazione Tiburtina. In questo ambito il comportamento del Comune è di sostanziale immobilismo.
  • 10) STADIO - C’è tempo solo fino al 3 marzo per trovare un accordo con il club giallorosso oppure il progetto sarà definitivamente accantonato. Tutto dipenderà qui dalle modifiche che la giunta riuscirà ad imporre, ma la sensazione è che il Campidoglio sia disposto a cedere per non creare altro malumore in città.

Dieci problemi non risolti che sono dieci grandi sfide su cui la giunta Raggi sarà chiamata a misurarsi. Con la speranza naturalmente per tutti, che a breve si debba scrivere di come queste criticità siano state superate e di come Roma sia tornata ad essere una città vivibile.

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