Veneto Banca: Atlante pronto a sottoscrivere, ecco le prossime tappe

Livio Spadaro

28/06/2016

28/06/2016 - 17:23

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Dopo il flop dell’aumento di capitale da €1 mld che ha sancito il veto di quotazione in Borsa, ecco quali saranno i prossimi passi dell’istituto veneto.

Veneto Banca: Atlante pronto a sottoscrivere, ecco le prossime tappe

Dopo l’aumento di capitale flop di Veneto Banca, che ha visto la sottoscrizione dell’operazione per un solo 2,22% della ricapitalizzazione totale, il fondo Atlante si appresta ad inserirsi alla guida dell’istituto veneto.

Giovedì 30 giugno infatti, il veicolo finanziario creato ad hoc dal governo sottoscriverà il 97% dell’aumento di capitale inoptato dando così effetto al contratto di sub-garanzia stipulato con il consorzio guidato da banca Imi. Il cda dell’istituto quest’oggi dovrebbe annunciare le dimissioni in vista della prossima assemblea.

Assemblea che invece dovrebbe procedere con l’azione di responsabilità verso la vecchia gestione di Flavio Trinca e Vincenzo Consoli. Il prossimo passo quindi dovrebbe essere quello di convocare un’assemblea per il mese di settembre dalla quale emergeranno nuovi sviluppi. Resta in piedi la possibilità futura di fondere Veneto Banca con Popolare di Vicenza mentre Pierfrancesco Saviotti, ad di Banco Popolare, per il momento smentisce un interessamento del futuro terzo polo bancario italiano.

Veneto Banca: giovedì 30 fondo Atlante sottoscriverà inoptato

Il fondo Atlante si prepara a sottoscrivere la parte inoptata dell’aumento di capitale da €1 miliardo di Veneto Banca rivelatosi un autentico flop. Di tutta l’operazione sono un 2,22% è stato sottoscritto dagli investitori che hanno evidentemente perso appetito per questo tipo di operazioni visto anche lo sfavorevole contesto di mercato.

Questo giovedì, Atlante procederà perciò a dare effetto al contratto di sub-garanzia stipulato con il consorzio garante guidato da banca Imi e sottoscriverà quindi il restante 97%. Questo ha fatto in modo che la Borsa Italiana ponesse il veto per la quotazione in borsa prevista, in via eventuale, solo dopo l’aumento di capitale.

Borsa Italiana ha infatti spiegato attraverso una nota che lo squilibrio dell’assetto proprietario, che sarebbe appunto detenuto per quasi tutto dal fondo gestito da Quaestio SGR, fa in modo che Veneto Banca non può essere ammessa in borsa.

Veneto Banca: cda pronto alle dimissioni per le prossime assemblee

Nella giornata di domani, mercoledì 29 giugno, l’istituto veneto renderà note tutte le cifre dell’Offerta Globale di sottoscrizione. Intanto questa mattina il cda dell’istituto veneto si è riunito e, stando a fonti di stampa, avrebbe preso atto del ribaltone della governance che scaturirà dalla sottoscrizione del 97% dell’adc da parte del fondo Atlante.

Il presidente Stefano Ambrosini avrebbe così proposto al consiglio di presentarsi dimissionario alla prossima assemblea che dovrebbe tenersi per metà settembre. L’assemblea invece, dovrebbe avviare un’azione di responsabilità verso la vecchia gestione di Flavio Trinca e Vincenzo Consoli.

Veneto Banca: Saviotti (Bpop) smentisce interesse

Il prossimo passo sarà dunque quello di convocare l’assemblea straordinaria e ordinaria a settembre mentre continuano a tenere banco le voci di una possibile fusione di Veneto Banca con Popolare di Vicenza.

Sul merito si è espresso anche l’amministratore delegato di Banco Popolare, Pierfrancesco Saviotti, il quale per il momento ha declinato l’ipotesi di un possibile interessamento da parte del futuro terzo polo bancario italiano.

Saviotti ha infatti riferito che per il momento sia Banco Popolare che BPM stanno concentrando le rispettive forze per la prossima fusione in autunno, pertanto per il momento non reputa che ci possa essere un eventuale interessamento per un entità combinata tra Veneto Banca e Popolare di Vicenza.

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