Terza guerra mondiale: Trump e Putin spaventano il mondo

Chiara Ridolfi

09/11/2016

09/11/2016 - 22:30

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Il nuovo presidente degli Stati Uniti spaventa il mondo e lo spettro di una nuova guerra torna a far paura. Vediamo i rapporti tra Putin e Trump e per quale ragione la Russia è così felice.

Terza guerra mondiale: Trump e Putin spaventano il mondo

Il termine terza guerra mondiale è stato creato dai mass media molti anni fa, quando i rapporti tra Russia e U.S.A. sembravano sul punto di una crisi. L’ipotesi storica di un conflitto tra le grandi potenze è tornato a far parlare di sé con le elezioni americane.

A spaventare il presidente russo era soprattutto la possibile elezione di Hillary Clinton, che aveva in più occasioni mostrato la sua linea dura nei rapporti con Putin.
Ben diversa è invece l’idea del nuovo presidente degli Stati Uniti, Donald Trump.

Il repubblicano, come ha ribadito anche nel suo discorso, non vuole dei rapporti conflittuali con gli altri Stati. Putin e Trump potrebbero quindi trovare un terreno comune e provare ad avere un interesse per entrambe le parti.

A preoccupare con Trump presidente sono infatti gli stretti rapporti di amicizia che i due sembrerebbero avere. Il presidente russo in più occasioni ha inoltre dichiarato di preferire di gran lunga la vittoria di Trump a quella della Clinton, dal momento che ha idee ben diverse per la politica estera.

Vediamo quali potrebbero essere i rapporti tra Trump e Putin e quali i rischi della politica estera del 45° presidente degli Stati Uniti.

Terza guerra mondiale: la politica estera di Trump

Donald Trump diventa il nuovo presidente americano sotto gli occhi stupiti di mezzo mondo. Il candidato repubblicano ha sempre fatto paura all’economia, ai mercati e anche ai comuni cittadini, non solo per le sue idee radicali e conservatrici, ma anche per il poco appoggio che potrebbe avere dal Consiglio.

Gli stessi che prima si chiedevano “chi è Donald Trump?”, adesso cercano di capire quali sono le sue idee per la politica estera.
Nel primo discorso fatto alla nazione Trump ha parlato di rendere grande l’America, di riportarla ai livelli del passato.

A spaventare maggiormente è la proposta di Trump di creare una barriera al confine con il Messico, un’eventualità che potrebbe portare non poche conseguenze.
Come anche la guerra commerciale alla Cina. Difatti a preoccupare è proprio la politica di Trump verso questa potenza.

Il programma elettorale del repubblicano si basava proprio su questi punti, oltre che sulla lotta all’immigrazione. L’America con il voto di ieri notte ha quindi deciso di cambiare rotta e di provare a puntare su un esponente che non ha paura di dire ciò che pensa.

I timori di molti riguardano però le possibili ripercussioni che si avrebbero con una guerra commerciale alla Cina, soprattutto se si avesse un’alleanza con la Russia di Putin.
Nel frattempo i mercati reagiscono e la Borsa di Tokyo perde punti.

Terza guerra mondiale: e se Putin diventasse l’alleato?

In uno scenario di un conflitto che coinvolga diverse potenze si è sempre ipotizzato che la Russia e gli Stati Uniti potessero parteggiare per diversi schieramenti.
I rapporti che Trump e Putin sembrano avere potrebbero però portare ad un’alleanza tra le due potenze.

Alleanza che potrebbe trasformarsi in rapporti commerciali o altro, ma che porterebbe il mondo ad avere serio timore di un conflitto. Trump ha in più occasioni sostenuto la politica di Putin adottata in Siria e potrebbe con lui aumentare la lotta al terrorismo.

Le idee di Trump nei confronti della Russia sono chiare: allentare le tensioni. Le due potenze devono infatti trovare un punto in comune, un interesse che li faccia essere alleati.
Di certo l’economia potrebbe non essere un punto d’incontro, date le ipotesi di Trump.

L’idea del 45° presidente degli Stati Uniti è infatti quella di attuare il piano protezionistico, semplice, queste le dichiarazioni di Trump: L’America ha bisogno di un piano audace, semplice e realizzabile in base a principi economici conservatori.

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