Salva-banche, Nicastro: a Febbraio istituti all’asta. Cosa cambia per i risparmiatori?

Livio Spadaro

04/12/2015

04/12/2015 - 10:36

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Il presidente delle nuove 4 banche, Roberto Nicastro, ha annunciato la vendita all’asta degli istituti. Poche speranze per i risparmiatori. Adusbef: pronta denuncia penale.

Salva-banche, Nicastro: a Febbraio istituti all’asta. Cosa cambia per i risparmiatori?

Il presidente delle 4 nuove banche, Roberto Nicastro, ha annunciato che i 4 nuovi istituti verranno messi all’asta a Febbraio. Il presidente ha aggiunto che c’è la possibilità di vendere le banche in blocco viste le numerose manifestazioni di interesse giunte sia dall’Italia che dall’estero. Al momento, le speranze per gli obbligazionisti subordinati di recuperare parte dei risparmi sono ancora molto basse.

Salva-banche, Nicastro: a Febbraio 4 banche all’asta. Interesse da Italia e estero

I 4 istituti di credito interessati dal decreto salva-banche finiranno all’asta il prossimo Febbraio. Questo è ciò che ha affermato il presidente delle 4 banche salvate dal decreto Roberto Nicastro. Secondo il presidente, ci sarebbero già diverse manifestazioni di interesse sia dall’Italia che dall’estero.

Nicastro ha inoltre affermato che c’è la possibilità di vendere le 4 banche in blocco per permettere una risoluzione più veloce delle cessioni. A Gennaio verrà lanciato un sondaggio per decidere se vendere Carife, Banca Etruria, Banca Marche e Carichieti in blocco o singolarmente.

In parte questa decisione dipenderà dal tempo che verrà concesso dall’Unione Europea. Il presidente delle nuove 4 banche, sgravate dalle perdite grazie al fondo interbancario e all’intervento forzato degli azionisti e degli obbligazionisti subordinati, ha spiegato che le 4 banche adesso sono completamente “good bank” con una forte radicazione sul territorio.

Grazie a questa caratteristica, banche e fondi di private equity si stanno facendo avanti per acquisire le 4 nuove banche.

Salva-banche: qualche speranza per obbligazionisti. Adusbef farà denuncia penale

Interrogato su quel che riguarda i piccoli azionisti e gli obbligazionisti subordinati, il presidente Nicastro ha spiegato che l’UE ha imposto vincoli molto rigidi all’Italia che non permettono il rimborso degli obbligazionisti subordinati. In tal senso, Nicastro ha aggiunto che ci sono attori che stanno mettendo in campo tutte le energie possibili per trovare delle soluzioni.

Il Governo infatti, starebbe cercando di trovare delle soluzioni per gli obbligazionisti subordinati che hanno dovuto pagare il fallimento delle 4 banche. Nel particolare, si starebbe pensando attraverso un emendamento al ddl Stabilità, con relativi subemendamenti, a trovare una soluzione al caso.

Quello che è certo è che i piccoli azionisti probabilmente non vedranno mai un rimborso per i risparmi perduti. Gli obbligazionisti subordinati, invece, potrebbero nutrire ancora qualche speranza di rivedere parte dei soldi perduti con il decreto salva-banche.

La situazione sembra essere ancora piuttosto caotica, con le associazioni dei consumatori pronte a fare ricorso in ogni sede per salvaguardare gli interessi delle famiglie coinvolte dal decreto.

Adusbef ha annunciato che avvierà una denuncia penale per truffa e omessa vigilanza. Secondo l’associazione dei consumatori, c’è una vera e propria emergenza tra le piccole banche vista anche la situazione di Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza. Molti risparmiatori stanno pagando, o dovranno pagare, per situazioni di cui non hanno colpe.

Per Adusbef, molti piccoli azionisti hanno acquistato spontaneamente titoli senza aver la minima idea del rischio che stavano correndo. Infatti, secondo l’associazione, le banche avrebbero venduto ai propri clienti strumenti finanziari con forme di dissuasione quali ricatti su prestiti e mutui e un informazione poco trasparente violando le regole di Mifid e Tuf.

Inoltre, se il decreto salva-banche verrà approvato senza modifiche, Adusbef e Federconsumatori faranno ricorso al Tar del Lazio. Il Codacons invece sta preparando una class action contro vertici delle banche, Bankitalia e forse revisori.

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