Orari malattia INPS 2015: tabella visite e fasce orarie

Emma Mele

20 Giugno 2015 - 15:07

condividi

Tutti gli orari delle visite per malattia dell’INPS del 2015, le fasce di reperibilità, le eccezioni e cosa si rischia a non farsi trovare a casa.

Orari malattia INPS 2015: tabella visite e fasce orarie

La malattia è un’indennità riconosciuta dall’INPS a tutti i lavoratori dipendenti che per motivi relativi ad eventi morbosi (la «malattia») non possono recarsi al lavoro.

Differisce dall’infortunio e prevede casistiche particolari che variano dalla tipologia di contratto (a tempo determinato o indeterminato) al settore del lavoro, in base al quale i giorni di malattia spettanti possono variare.

Orari Malattia INPS 2015

Quando un lavoratore è in malattia deve ovviamente rimanere a casa e dare la propria reperibilità. Deve quindi essere a casa negli orari di malattia dell’Inps.
Nel 2015 questi orari di malattia prevedono 2 fasce orarie in cui la visita medica di controllo può essere effettuata presso il domicilio del dipendente in malattia.

Gli orari di malattia differiscono se si tratta di dipendenti privati oppure pubblici.

Per i dipendenti privati:

  • la fascia oraria di malattia dell’INPS per il 2015 mattutina è 10:00 / 12:00
  • la fascia oraria di malattia dell’INPS per il 2015 pomeridiana è 17:00 / 19:00

Per i dipendenti pubblici:

  • la fascia oraria di malattia dell’INPS per il 2015 mattutina è 09:00 / 13:00
  • la fascia oraria di malattia dell’INPS per il 2015 pomeridiana è 15:00 / 18:00

Per dipendenti pubblici si intendono tutti i lavoratori statali, tra cui vengono inclusi tutti i dipendenti della Pubblica Amministrazione, i dipendenti degli Enti Locali, i Militari, gli insegnanti e il personale delle ASL.

Quali sono i giorni in cui bisogna essere a casa in negli orari di malattia?

Per i dipendenti pubblici la reperibilità deve essere da lunedì a domenica, inclusi i festivi ed i prefestivi, ponti e giorni non lavorativi. Anche per i lavoratori privati l’obbligo permane per tutti e 7 i giorni della settimana.

Cosa si rischia?

Se non si viene trovati a casa durante gli orari di visita del controllo fiscale per la malattia si perde in automatico il 100% dell’indennizzo per i primi 10 giorni della malattia, dopodiché si passa al 50% per i giorni successivi, se si è verificata un’ulteriore assenza alla visita di controllo. Si perde il 100% dalla data della terza assenza non giustificata.

In ogni caso, esistono delle eccezioni sulla reperibilità:
- come specificato, non si necessita la presenza durante gli orari di malattia in caso di assenza per infortuni
- non si necessita la presenza durante gli orari di malattia in caso di assenza per malattie di una certa entità (cancro ecc)
- non si necessita la presenza durante gli orari di malattia in caso di assenza per gravidanza a rischio
- tutti i casi in cui per il periodo diagnosticato è già stata effettuata la visita.

Vi possono essere dei casi in cui durante la prognosi si renda necessario il cambio di domicilio o, in ogni caso, il cambio di indirizzo ove si è data la disponibilità per gli orari del controllo per la malattia.
In questi casi particolari, la legge impone il dipendente ad avvisare con congruo anticipo il datore di lavoro e in linea con le disposizioni riportate nel messaggio dell’Istituto numero 1290 del 22/01/2013.

- mezzo mail: inviando una e-mail indirizzata all’indirizzo
micolegale.NOMESEDE@inps.it
- mezzo fax: inviando un fax con comunicazione della variazione al numero di fax indicato dalla Struttura territoriale competente
- mezzo telefono: contattando il numero verde 803.164.

Quando spetta la malattia?
L’indennizzo per malattia scatta dal quarto giorno incluso. I primi tre giorni sono a carico dell’azienda, dal quarto in poi scatta il diritto all’indennità.
Non spetta a tutte le categorie.

L’indennità di malattia a carico dell’INPS, secondo le indicazioni di dettaglio di seguito riportate, spetta a:

  • operai del settore industriale, terziario e dei servizi
  • lavoratori del settore agricolo
  • apprendisti
  • disoccupati
  • lavoratori sospesi dal lavoro
  • lavoratori del settore dello spettacolo
  • lavoratori marittimi
  • lavoratori iscritti alla gestione separata di cui all’art. 2 comma 26. Legge 335/95.

Non spetta invece ad alcune categorie, tra cui citiamo, a titolo di esempio;

  • COLF e Badanti;
  • impiegati del settore industriale
  • impiegati quadri del settore industriale e dell’artigianato;
  • dirigenti;
  • portieri;
  • lavoratori autonomi.

In tutti i casi, se il dipendente - pubblico o privato che sia - non è presente presso l’indirizzo indicato durante la visita avvenuta negli orari di malattia, avrà 15 giorni di tempo per giustificare la propria assenza presso le appropriate sedi.

E’ possibile che, nel corso degli anni, possa avvenire una variazione delle fasce orarie.

Gli orari specificati sono quelli relativi il 2015.

Iscriviti a Money.it

SONDAGGIO