Mps super in Borsa. Il confronto tra il piano Passera e quello di Jp Morgan

Antonio Atte

18/10/2016

18/10/2016 - 13:15

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Azioni Mps volano a Piazza Affari sulla scia delle indiscrezioni che riguardano il piano Passera. Il confronto tra la proposta elaborata dall’ex ministro e lo schema Jp Morgan.

Mps super in Borsa. Il confronto tra il piano Passera e quello di Jp Morgan

Azioni Mps in fortissimo rialzo a Piazza Affari sulla scia delle indiscrezioni che riguardano il piano Passera, al vaglio dei vertici dell’istituto. Il titolo Mps al momento viaggia a +7% a quota 0,18 euro per azione.

Il 13 ottobre il cda di Rocca Salimbeni aveva ricevuto una lettera da parte di Corrado Passera in cui veniva illustrata una proposta non vincolante sul salvataggio della banca. Oggi i consiglieri d’amministrazione dell’istituto senese visioneranno l’informativa del CEO Marco Morelli sullo schema presentato dall’ex ad di Intesa Sanpaolo.

Ma cosa prevede il piano Passera? E in cosa differisce dal piano Jp Morgan/Mediobanca approvato a luglio?

Mps: il confronto tra il piano Passera e quello targato Jp Morgan

Nel nuovo schema elaborato dall’ex ministro dello Sviluppo economico del governo Monti, il totale dei crediti deteriorati da cartolarizzare ammonterebbe a 32 miliardi di euro, rispetto ai 27,7 previsti dal piano redatto dalla banca d’affari americana. L’entità della capitalizzazione a questo punto scenderebbe da 5 a 3,5 miliardi. Ecco riportati in maniera schematica i contenuti delle due ipotesi di salvataggio:

Piano Jp Morgan/Mediobanca

  • Cartolarizzazione Non performing loans da 27,7 miliardi
  • Capitalizzazione da 5 miliardi, di cui: 3 miliardi dall’aumento di capitale e 2 miliardi dalla conversione in azioni dei bond

Piano Passera

  • Cartolarizzazione Non performing loans da 32 miliardi
  • Capitalizzazione da 3,5 miliardi, di cui: 1 miliardo dall’aumento in opzione

Mps: Passera si candida alla presidenza

Tra i private equity contattati da Passera ci sarebbero Warburg Pincus e Atlas Merchant Capital, il fondo dell’ex numero uno di Barclays Bob Diamond. L’ex ministro, inoltre, avrebbe chiesto come contropartita la presidenza di Mps (attualmente vacante, dopo le dimissioni di Massimo Tononi) e non più un ruolo da amministratore delegato, come nella proposta bocciata a luglio.

Intanto cresce l’attesa del mercato per la presentazione del piano industriale di Mps, fissata per il prossimo 24 ottobre. A quanto si apprende, gli esuberi previsti sarebbero tremila, metà dei quali “residui” del vecchio piano.

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