Mercati emergenti: la Fed colomba aiuta, a marzo boom di capitali in entrata

Livio Spadaro

30 Marzo 2016 - 11:23

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Marzo è stato un mese d’oro per le economie emergenti: questo mese è stato registrato il più alto afflusso di capitali dal giugno 2014. Sarà un caso o potrà ripetersi?

Mercati emergenti: la Fed colomba aiuta, a marzo boom di capitali in entrata

La Federal Reserve sembra prendere tempo sul rialzo dei tassi, come sottolineato ieri dalle dichiarazioni del presidente Janet Yellen in occasione del discorso tenuto all’Economic Club di New York.

La banca centrale statunitense è preoccupata dalla crescita dell’economia globale e dall’andamento del petrolio e sta così temporeggiando su ulteriori strette monetarie. Sembra che la cautela della Fed stia aiutando i Paesi emergenti, visto che nel mese di marzo si è registrato il più alto flusso di capitali in entrata, con l’Asia in prima fila, dal giugno 2014.

Secondo le stime dell’Institute of International Finance, in questo mese si è registrato un afflusso di $36,8 miliardi nei Paesi emergenti, il che rappresenta una grossa mano per quelle nazioni che hanno fatto da traino per l’economia globale nel periodo post-crisi.

Economie emergenti: a marzo record di afflusso di capitali

Arrivano buone notizie per le economie emergenti. Il continuo rinvio di nuove strette monetarie da parte della Federal Reserve e l’uscita di scena dalla guerra valutaria della BCE sembra che stiano una grossa mano ai Paesi emergenti.

Secondo le proiezioni dell’Institute of International Finance (IIF), nel mese di marzo si è registrato il più alto afflusso di capitali dal giugno del 2014.

Questo mese infatti, le economie emergenti hanno potuto contare sull’ingresso di $36,8 miliardi con i Paesi asiatici in prima fila. Lo stesso istituto, ha specificato che le politiche accomodanti delle banche centrali hanno aiutato il robusto ingresso di capitali di questo mese che si è riversato principalmente sull’equity e sui bond delle economie emergenti.

Nel particolare, nel report dell’IIF, si legge che:

"In assenza di significativi miglioramenti dei fondamentali delle economie emergenti, sembra che l’afflusso di capitali di marzo sia dovuto alla minore avversione al rischio degli investitori causata dai bassi tassi di interesse in queste economie supportati dai segnali sorprendentemente “dovish” del FOMC."

Economie emergenti: afflusso di capitali di marzo è il più alto da quasi 2 anni

In effetti, l’afflusso di capitali di marzo ha battuto decisamente quello da $5,2 miliardi di febbraio ed è risultato ben al di sopra della media mensile di $22 miliardi del periodo 2010-2014.

La stima dell’IIF, terminata il 24 marzo, ha registrato il secondo caso con il più alto afflusso di capitali nelle economie emergenti da quando l’istituto ha iniziato a pubblicare le proprie stime.

Economie emergenti: Asia e Sud America i continenti più «attraenti»

L’Asia è il continente che ha beneficiato di più delle politiche monetarie accomodanti delle varie banche centrali, visto che i Paesi orientiali hanno attratto $20,6 miliardi del totale della proiezione IIF.

La Corea in particolare è il Paese asiatico che ha beneficiato di più di questa ondata di capitali. Il Paese ha attratto il maggior numero di capitali sia nell’equity, pesantemente colpita dalle vendite di inizio anno e sia nei bond.

Nel mese di marzo infatti, nella regione asiatica si è verificato un numero piuttosto elevato di emissioni obbligazionarie, spiega il report dell’IIF.

Anche l’America Latina sembra che abbia beneficiato dell’attendismo della Fed. In questo mese infatti, il Sud America ha generato un afflusso di $13,4 miliardi aiutato anche dal taglio dei tassi in Brasile.

Proprio il Brasile ha “catturato” $2 miliardi di investimenti esteri, principalmente nel mercato azionario, grazie al ritorno di valutazioni attraenti e alle speranze di un cambiamento politico.

Economie emergenti: il futuro non sarà facile - IIF

Tuttavia, nonostante l’ottima performance di questo mese, può essere che l’afflusso di capitali di questo mese nelle economie emergenti sia stato un caso, avverte l’IIF.

Guardando avanti, la strada sembra essere più impervia per i mercati emergenti. Le recenti dichiarazioni di alcuni membri del FOMC, decisamente meno “dovish” rispetto a prima e le valutazioni ora meno attraenti, potrebbero fare in modo che gli afflussi di capitale nei prossimi mesi siano molto meno di quanto visto a marzo.

Economie emergenti: rischi di shock esterni - FMI

Questa previsione coincide in parte con quella effettuata dal Fondo Monetario Internazionale qualche settimana fa la quale avvertiva dei pericoli finanziari insiti in alcune economie emergenti che potrebbero venire fuori in tempi di crisi.

Inoltre, la mancanza di accesso ad accordi bilaterali sugli swap, che hanno aiutato le economie sviluppate nel periodo post-crisi finanziaria, rende i mercati emergenti a forte rischio di shock esterni.

Fonte: Cnbc.com

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