Materie prime ai minimi da record: conviene investire? - Goldman Sachs

Lorenzo Monti

19/11/2015

19/11/2015 - 17:57

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Goldman Sachs analizza il mercato delle materie prime: è il momento giusto per comprare commodities o il prezzo scenderà ancora?

Materie prime ai minimi da record: conviene investire? - Goldman Sachs

l comparto delle materie prime è stato tra i peggiori nel 2015, colpito dalla crisi dei mercati emergenti, il super dollaro e la scarsa domanda globale. Nonostante questo, Goldman Sachs spiega che non è ancora giunto il momento di andare a caccia di affari e acquistare materie prime, perché il mercato è ancora instabile e i prezzi potrebbero scendere ulteriormente.

Vediamo il perché non conviene ancora investire nel mercato delle materie prime secondo Goldman Sachs.

Goldman Sachs: c’è il rischio di un ulteriore ribasso dei prezzi

La banca d’affari pensa che la pressione ribassista sui prezzi delle commodities non sia destinata a finire qui e che possa persistere per i prossimi 12 mesi.

"Prevediamo rendimenti deboli delle materie prime in futuro come avevamo fatto prima dell’inizio dell’autunno, anche se la portata di questa debolezza ha di gran lunga superato le nostre aspettative iniziali."

La lentezza della ripresa dei prezzi all’interno del mercato delle materie prime supera le aspettative della banca d’investimento, portandola a modificare la view sul mercato commodities e ad affermare come non sia ancora il momento propizio per investire su un rimbalzo dei prezzi.

"Non crediamo che i prezzi correnti presentino un punto di ingresso interessante per posizionarsi alla ricerca di rendimento nel comparto delle materie prime.

Secondo le nostre previsioni i rischi al ribasso non sono trascurabili, in particolare a breve termine nel mercato del petrolio, con le scorte che continuano ad aumentare.

Per Goldman Sachs il West Texas Intermediate (WTI) ha un target price a fine anno di 45$ (attualmente quota 41,50$) e il Brent è atteso per fine anno a 50$ (ora 44$).

Altra commodities fortemente sotto pressione è il rame (-27% da inizio anno) che gli analisti vedono in ulteriore ribasso a 4.800$ per tonnellata a fine anno e sotto i 4.600$ entro fine 2016.

L’oro (XAUUSD), che attualmente è scambiato a 1.070 dollari per oncia, è visto mantenersi sotto quota 1.100 nei prossimi tre mesi, sotto 1.050 dollari l’oncia a sei mesi e addirittura sotto i 1.000$ da qui a 12 mesi.

La view ribassista sulle materie prime non toglie comunque dall’asset allocation strategica a lungo termine della banca il comparto materie prime, che a lungo termine può presentare un rapporto rischio - rendimento in base ai prezzi attuali molto interessante.

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